Le protagoniste del secondo match dei quarti di finale delle Final Eight della Coppa Italia 2016, sono la Dinamo Banco di Sardegna Sassari e la Vanoli Cremona. Il percorso delle due squadre inizia esattamente come nella passata edizione dove i sardi, battendo i lombardi per 83-74, iniziarono la cavalcata verso la conquista della loro seconda Coppa Italia consecutiva. Le due squadre si incontrano per la terza volta dall’inizio della stagione e il bilancio è in parità avendo entrambe vinto il match giocato tra le mura amiche.
SASSARI
I sassaresi si presentano a Milano in condizioni psicofisiche ottimali dopo l’importantissima vittoria conquistata in campionato al Taliercio contro Venezia. I frutti del lavoro di Matteo Boccolini sono evidenti e come per tutti gli appuntamenti importanti di queste ultime stagioni, i biancoblu arrivano al Forum tirati a lucido da punto di vista fisico. Gli ultimi movimenti di mercato hanno portato indubbi benefici al gioco dei Campioni d’Italia, soprattutto in fase difensiva. I concetti di gioco tanto cari a Marco Calvani appaiono finalmente applicati dal roster a sua disposizione.
Nella conferenza stampa tenutasi nei locali della Club House societaria, prima della partenza per Milano, il coach sassarese è apparso molto sereno e ha rilasciato dichiarazioni molto interessanti.
Ecco le sue parole: Da quando sono arrivato qui, ogni settimana abbiamo avuto dei test. Come si è visto a Venezia stiamo lavorando sul campo duramente, cercando di mettere a posto ciò che non va e affrontando i cambiamenti in corso d’opera con la modifica dei nostri assetti tra arrivi e partenze. Le verifiche ci sono continuamente, per quello che è il mio ruolo cerco di alleggerire la pressione, come d’altronde fa il club, facendoci lavorare con serenità. Se dovessimo fare un confronto potremmo dire che Cremona è su una costante stagionale, mentre Sassari viaggia su alti e bassi. Se dovessimo analizzare però le ultime partite, e tra queste ci metto anche quella di Istanbul contro una squadra come il Galatasaray, potremmo tranquillamente dire che ci sono stati dei segnali di miglioramenti. Noi siamo stati una delle poche squadre che ha giocato punto a punto con Cremona sul loro campo, mentre l’unica che si è imposta con autorità sulla Vanoli è l’Olimpia Milano. Cremona ha dimostrato grande costanza nel rendimento. Questo è merito di un ottimo gruppo che può contare su giocatori validi. Penso a Mian, che a Trento ha spaccato la partita e fatto, insieme agli altri, quello che serviva per conquistare la partita. È una squadra tignosa, che non molla di un centimetro, con un allenatore preparato e competente e sicuramente sapranno metterci in difficoltà. Noi abbiamo le nostre idee e siamo abbastanza umili per riconoscere il valore del risultato della sfida a casa loro e questo ci dà consapevolezza sul potercela giocare. Ovviamente noi guardiamo ai nostri cambiamenti, dovuti alle partenze e agli arrivi: ovviamente molte squadre si sono rinforzate e questo significa la soglia attentiva deve restare alta e non bisogna mai pensare che ci sia una partita più semplice di un’altra. Se devo indicare una favorita banalmente dico Milano per tutta una serie di motivazioni. Perché sono vent’anni che non vince la Coppa Italia, perché gioca in casa e per la legge dei grandi numeri la tendenza non può essere sempre uguale”.
CREMONA
I ragazzi di coach Pancotto si sono qualificati per le Final Eight come terza classificata del girone di andata e rappresentano ormai una solida realtà del nostro basket. I lombardi dovranno fare a meno del play Luca Vitali, volato ieri in Olanda per un consulto ortopedico relativo a un problema al piede. Lo staff medico riuscirà probabilmente a rimettere in sesto Tyrus McGee, ma sul suo utilizzo si deciderà a poche ore dalla palla a due.
Cesare Pancotto nelle dichiarazioni rilasciate sul sito ufficiale della società cremonese parla di orgoglio e senso di continuità del lavoro: “La seconda storica partecipazione è un evento per famiglia Vanoli che ha il senso della continuità così come quella del nostro progetto e programma. E’ anche un riconoscimento al lavoro di tutti i giocatori che hanno voluto ardentemente nel corso di questa stagione arrivare a questo appuntamento conquistandolo con largo anticipo nel girone d’andata. La qualità del nostro gioco, la disponibilità dei giocatori nel mettersi a disposizione della squadra, la personalità con cui ognuno interpreta il ruolo all’interno del gruppo sono l’evidente forza con la quale ci avviciniamo al match con Sassari.
La Coppa Italia mi piace pensare che è una partita del non ritorno, e quindi un survival game, dove mi piace dire ai giocatori che potrebbero non esserci più partite come queste nella nostra carriera, e quindi bisogna avere l’intensità, la determinazione di giocare questa partita come se fosse l’ultima. Ma anche di essere felici di potervi partecipare, felici oltremodo perché se la sono conquistata con la qualità del gioco e il grande impegno che hanno profuso in questo campionato. Inoltre, l’orgoglio che portiamo dietro è quello legato ai tifosi che ci seguono ogni partita e che saranno presenti sugli spalti del Forum.
Questo impegno è una motivazione ulteriore a cercare di trasferire tutte le nostre forze, tutte le energie di cui disponiamo all’interno di questa partita. Sassari ha non solo vinto questa manifestazione due volte, lo Scudetto e la Supercoppa, ha fatto l’Eurolega e l’Eurocup, è una squadra abituata a questo tipo di partite e di impegni, per cui il primo ostacolo è cercare di riequilibrare emotivamente e mentalmente la partita.
Da un punto di vista prettamente tecnico dobbiamo colmare un gap di talento e lunghezza di squadra, dobbiamo dare una risposta difensiva di squadra alle grandi capacità individuali che i giocatori di Sassari hanno. E lo stesso ribaltando il concetto sarà quello di giocare di squadra contro le capacità della formazione sarda. Giocare di squadra significa personalizzare nel proprio ruolo la propria responsabilità. Non sarà importante la velocità con cui giocheremo, sarà fondamentale sceglierla noi: questo dev’essere l’impegno principale perché potrebbe permetterci di guidare la partita o di recuperarla. Ci aspettiamo tutte le difficoltà del caso ma siamo anche pronti a lottare per 40′ per garantirci lo spirito che abbiamo sempre profuso in queste prime 20 partite di stagione e per essere un elemento di orgoglio per i nostri tifosi e la nostra società”.
Arbitri: Luigi Lamonica, Enrico Sabetta e Beniamino Manuel Attard.
Si gioca al Mediolanum Forum di Milano, alle ore 15.15 di venerdì 18 febbraio 2016.
Diretta televisiva su RAISPORT HD
Marco Portas
Ciao Antonella!