Era stata annunciata come una partita difficile e complicata da portare a casa e così è stato. La vittoria dell’Acea Roma sulla Bermè Reggio Calabria per 80 a 73 è stato il frutto di un importante lavoro di squadra da parte di Roma che ha lavorato ai fianchi gli avversari prima di assestargli il colpo finale.
Perché la partenza di Roma è stata subito buona, di chi vuol correre e segnare a ripetizione per far capire come stanno le cose, ed allora 7 a 2 in un amen, ma poi…Poi accade che le lunghe braccia di Brackins stoppino tre palloni diretti verso il canestro calabrese e la Viola ne tragga immediato beneficio per un parziale di 0-9 che con 3 minuti e 20 da giocare segna 9 ad 11 sul tabellone. E da qui comincia un’altra partita.
Perché nessuno più di quelli di Roma si azzarda ad entrare nell’area difesa dai nero arancioni senza essersi assicurati che il centrone sia ben lontano e l’unico che ha la potenza e la sfrontatezza di affrontarlo, Olasewere, si è ripreso dalle nefandezze del primo quarto e segna con regolarità. Ma anche Reggio Calabria trova spesso e volentieri la via del canestro aperta, ed in due occasioni anche con l’aggiunta di un tiro libero dopo un canestro segnato.
Così all’intervallo lungo (34-33) la sensazione è che la Virtus debba lavorare ancora un po’ per abbattere le ultime resistenze dei ragazzi di coach Frates. La partenza di Roma è ancora super, 39 a 33 ma di nuovo la reazione calabrese è furente e porta al nuovo sorpasso, 39 a 41 prima e poi anche al 43 a 47 con circa cinque minuti da giocare. Allora coach Caja attinge dalla panchina, dentro Bonfiglio e Leonzio con Benetti a turno chiamati a dare il cambio ai rispettivi titolari. Voskuil segna quello che sarà il suo ultimo canestro a meno 4 dal termine del terzo periodo, ma la tripla che cambia tutto la mette Craig Callahan in transizione: 55 a 50 a 2’06”.
Coach Frates capisce che la spia del carburante dei suoi è al limite e chiama time out ma serve a poco: la Virtus continua nel break che sale progressivamente, 61 a 53 alla fine del periodo poi 67-56 dopo due minuti e mezzo del quarto. Reggio non molla soprattutto con le triple di Brackins e l’intraprendenza di Adegboye, ma le energie non ci sono più e Roma può dormire sonni tranquilli con Maresca che segna un paio di perle, Olasewere che completa una serata da 28 punti ed il pubblico che comincia a pensare che forse il peggio è passato.
SALA STAMPA
Fabrizio Frates
”Dire di essere contenti dop due sconfitte può sembrar strano, ma viste le condizioni in cui ci siamo presentati a Latina ed a Roma, non potevo chiedere di più ai miei ragazzi. E’ evidente che abbiamo avuto un calo tra la fine del terzo e l’inizio del quarto nel quale Roma ci ha assestato i pugni decisivi anche se non siamo mai andato KO. Non abbiamo mollato niente ma non ne avevamo più per risalire”.
Attilio Caja
”Sapevamo della difficoltà della partita, un po’ per il valore dell’avversario e perché noi dovevamo confermarci. Reggio Calabria ha dimostrato di essere una buona squadra, con un buon sistema, una solidità difensiva che sapevo che il nuovo allenatore avrebbe portato. Noi siamo stati bravi nel secondo tempo ad accelerare il ritmo difensivo e la velocità dei tiri in transizione. Grande merito ai ragazzi che sono venuti dalla panchina perché hanno completato il lavoro che i titolari hanno iniziato nel primo, con la punta della ottima prestazione di Olasewere, che se non si distrae e non si accontenta, sotto canestro è devastante. Dopo le prossime due partite faremo il primo punto della situazione”.
ACEA Virtus Roma – Bermè Reggio Calabria 80-73
Eduardo Lubrano
@EduardoLubrano