Una gara che non aveva nulla da dire sancisce alla fine la sconfitta dell’Olimpia a Salonicco vs l’Aris che ha un calo di tensione dopo un avvio di ripresa promettente.
Infatti, lavorando bene in attacco con coach Repesa a far scendere in campo tutti i suoi disponibili (tranne Kalnietis e Gentile, rimasti a Milano a curare i rispettivi acciacchi), l’EA7 aveva costruito un vantaggio di sette punti giocando con ottimo cipiglio, quasi da padrona nel catino infuocato di Salonicco nonostante la classifica dell’Aris.
Ma l’atmosfera a Salonicco si faceva improvvisamente incandescente, giungeva quindi un break violento, un parziale di 16-0 con il quale i giallo-neri di casa s’impadronivano dell’inerzia del match, entrando in ritmo e giocando davvero con tanta energia.
Alla fine la sirena il punteggio era inclemente per Milano, sottotono in difesa, meglio in attacco per 25 minuti, crollata poi sul 83-68. Nulla di cambiato però in classifica perché Milano chiude comunque al primo posto e si prepara alla sfida degli ottavi con il Banvit con la seconda in casa.
La gara (dal sito ufficiale Olimpia Milano)
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia apre con una tripla di Cerella, comanda i primi minuti eseguendo bene in attacco, sfruttando il post basso sia di Macvan che di Sanders (sette punti in otto minuti). Ma una certa sofferenza a rimbalzo (sette palloni rubati sotto il canestro di Milano dall’Aris nel primo periodo) e due palle perse che generano canestri facili in contropiede dell’Aris impediscono l’allungo e non appena un paio di possessi offensivi si rivelano infruttuosi, l’Aris allunga a più cinque complici due triple consecutive di Cupkovic. Alla fine del primo quarto è 26-21 Aris. L’Olimpia inizia meglio in difesa e copre i rimbalzi quando torna in campo. Lafayette segna da tre, Sanders giocando adesso da quattro al posto di Macvan attacca l’area e segna poi Jenkins mette la tripla e il parziale di 8-2 produce il sorpasso sul 29-28. Qui la partita diventa punto a punto, a Sanders fischiano il secondo fallo, Simon si procura quattro tiri liberi e li mette tutti. A metà del periodo una tripla dall’angolo di Cinciarini determina la parità a quota 36 ma l’Aris risponde con un 5-0 prodotto da un jump dalla media di Waters e una tripla di Mourtos su grande scarico dello stesso Waters. A 3’15″ dalla fine del tempo, Coach Repesa spende un time-out. Il resto è un parziale di 11-5 con una tripla di Simon, una schiacciata in contropiede di Macvan e infine il buzzer-beating “runner” di Simon nel cuore dell’area per il 47-46 dell’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – Parte forte l’Olimpia con un canestro di McLean e una tripla di Sanders che la spingono a più sei, poi sette dopo un tiro libero di Jenkins. Sul 53-46, Okaro White segna due volte da tre e piazza da solo il 6-0 Aris. Qui l’Olimpia spreca qualcosa, ad esempio due opportunità in contropiede con Sanders che poi commette il terzo fallo. Quando Coach Repesa chiama time-out il parziale è 10-0, diventa 16-0 e improvvisamente l’Aris ribalta la partita e tenta la fuga sul più otto, con un’entrata di Cinciarini che spezza il lungo momento negativo in entrata dopo il secondo time-out di Repesa. L’Olimpia trova un libero su due di Macvan, poi un gioco da tre di Cinciarini che la riporta a meno tre. Ma è solo un attimo: a Jenkins fischiano un tecnico ignorando il gomito alto di Symitsak su un blocco. L’Aris produce un possesso da cinque punti trovando anche la tripla sulla sirena di Cupkovic (68-59). Ma a quel punto il livello di energia dell’Aris è superiore, il pubblico si scalda, l’ambiente diventa complicato, i falli aumentano i problemi difensivi. A metà del quarto, l’Aris è avanti 74-61 e può controllare senza problemi chiudendo 83-68.