OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA
Ultima spiaggia per la Virtus Bologna. E questa volta non è la classica espressione abusata in situazioni simili, ma la realtà effettiva delle cose per la squadra di Giorgio Valli. Dopo l’imbarazzante prestazione di Capo D’Orlando e i risultati del fine settimana i bianconeri sono ultimi in classifica, hanno lo 0-2 con i siciliani e hanno perso all’andata sia con Torino che con la Vuelle. La partita di domani, dunque, è l’ultima (penultima, a volere proprio essere ottimisti) opportunità per tirarsi fuori, un minimo, dalle secche di una situazione che, al contrario, risulterebbe quasi irrecuperabile. L’ultimo posto con scontro diretto a sfavore con tutte le dirette concorrenti alla salvezza sarebbe una situazione rimediabile, da qui alla fine del campionato, solo con un ruolino di vittorie di tutt’altro tono rispetto a quello tenuto fino a adesso, scenario che appare alquanto improbabile. Con Pesaro, pertanto, servirà vincere, e anche con almeno sei punti di scarto per ribaltare il -5 dell’andata. Che fu anche l’ultima partita (25 ottobre 2015) disputata da Allan Ray, che esattamente un girone dopo tornerà in campo, mandando in tribuna il deleterio Courtney Fells. Il recupero del capitano bianconero è visto come la manna dal cielo che dovrebbe risolvere buona parte dei problemi virtussini anche se, a parte la dose di leadership, è lecito non attendersi miracoli da un giocatore che non calca i parquet da oltre tre mesi. Lo scrimmage in settimana contro Imola è stato positivo, ma da lì a tornare ad essere un fattore determinante in gare vere ne passa. Certo, rispetto all’andata Bologna potrà contare sulla presenza di Dexter Pittman (assente nella gara d’andata), che dovrà essere il faro della squadra, andando a fare a sportellate sotto canestro contro un reparto avversario che potrà opporgli il solo Lydeka. Ma tutt’attorno ci vorrà una squadra che mostri un volto totalmente diverso rispetto a quello di lunedì scorso. La contestazione dei tifosi è stata pesante (striscioni fuori dal campo di allenamento, confronto a quattr’occhi con i giocatori e dimostrazioni vibranti anche durante lo stesso allenamento con Imola), ora serve che, una volta tanto, siano i giocatori a dare una risposta sul rettangolo di gioco.
VUELLE PESARO
Situazione leggermente migliore, ma non certo idilliaca anche per i pesaresi, che devono cercare di vincere per mettere in cassaforte lo scontro diretto con la Virtus, da accoppiare alla vittoria esterna dell’andata a Capo D’Orlando (unica vittoria esterna delle truppa marchigiana), a fare da contraltare alla sconfitta casalinga con Torino, giunta subito dopo Natale. Certo, le premesse non sembrano le migliori per la Vuelle, che di base sembra una squadra che renda al meglio quando non è obbligata a ottenere il risultato, vedi le vittorie con Venezia e Milano e l’ottima prestazione con Pistoia, e che a Bologna, in tutta la sua storia, ha vinto solo otto volte. Ma Pesaro arriva pur sempre forte della presenza a roster del miglior giocatore del campionato, quell’Austin Daye che da solo, praticamente, sta tenendo in corsa i biancorossi, non solo con i numeri sul campo (primo di squadra in sei categorie statistiche), ma anche con una leadership inattesa, volta a tenere sempre sulla corda tutti i suoi compagni di squadra. La partita degli uomini di Paolini girerà chiaramente su di lui, che è un match up difensivo da incubo per chiunque, figurarsi per una squadra in crisi come la Virtus Bologna. Dovesse accednersi lui, allora spetterà ai compagni ben supportarlo, dandogli quell’apporto che, troppo spesso, è mancato, magari vedendo anche qualche minuto extra da ragazzi italiani come Gazzotti (fondamentale nella gara d’andata) e Candussi che ultimamente sono un po’ finiti nel dimenticatoio. Soprattutto saranno vietati i black out patiti in altre partite, come l’ultima con Varese, dove solo una rimonta clamorosa nell’ultimo quarto ha portato alla vittoria. Serviranno nervi saldi per 40’, per stare sempre incollati alla partita e non infilarsi in buchi difficilmente scalabili una volta che si gioca in trasferta. E proprio parlando di trasferte, questa di Bologna sembra l’ultima su cui veramente la Vuelle possa avanzare pretese di vittoria, visto che, prima dell’ultima di campionato a Torino, si andrà sui campi di Brindisi, Cremona, Venezia e Milano. Vincere subito, dunque. Per garantirsi un futuro più sereno e lasciare altri nel dramma sportivo di evitare la retrocessione.
Nicolò Fiumi