Pesaro – Difficile spiegare ad un tifoso dell’Openjobmetis come la sua squadra possa avere perso questa partita; certo, c’è un ultimo quarto da incubo in cui la squadra di Moretti ha segnato solo 4 punti e che ha permesso alla Consultinvest di operare la clamorosa rimonta dopo essere stata anche a -18, ma non basta a giustificare fino in fondo un clamoroso rovescio in cui fino all’inizio dell’ultimo quarto nessuno poteva pronosticare una cosa del genere.
La Consultinvest, dopo un primo quarto di studio per entrambe le squadre ed i due quarti di mezzo in cui i pesaresi avevano messo in mostra ogni sorta di nefandezza offensiva e difensiva, ha il merito di non essersi data per vinta fino all’ultimo e così, con una difesa finalmente all’altezza e una Varese che improvvisamente non è più riuscita a mettere i tiri che fino a pochi minuti entravano ad occhi chiusi, coglie una clamorosa vittoria che di fatto salva la panchina a Paolini e le permette di interrompere una sconfitta di 4 sconfitte consecutive.
Per Varese l’unica magra consolazione, dopo avere accarezzato una vittoria che sarebbe stata importantissima per il discorso salvezza, deriva dall’avere salvato la differenza canestri nello scontro diretto, ma è difficile gioire per una cosa del genere dopo avere visto come è maturata la sconfitta.
Avvio scoppiettante della Consultinvest, mentre l’Openjobmetis fatica a calarsi nel clima partita. Subito 6 punti di Daye operano il primo break, cui contribuisce anche un Lydeka clamorosamente presente a livello offensivo e che a fine primo quarto sarà incredibilmente in doppia cifra (10 punti).
Si arriva così sull’8-2 e poi, dopo una tripla di Galloway che rompe il digiuno varesino, sul 12-5, sempre con Lydeka sugli scudi, bravo a farsi trovare pronto sugli scarichi ma importante anche a rimbalzo e in difesa.
L’Openjobmetis però comincia ad ingranare e ad ogni allungo dei padroni di casa reagisce puntualmente, anche grazie ad una certa precisione al tiro da tre; ancora Galloway e Wayns riportano gli ospiti a -2 e poi, ancora dopo un allungo che porta i padroni di casa sul 20-12, sono le triple di Wayns e Kuksiks a riportare il match in parità.
Mancano meno di due minuti alla fine del quarto e, dopo il time out chiamato inevitabilmente da Paolini, la Consultinvest si scuote e riesce a concludere i primi dieci minuti sul 24-20, con i punti dei soliti Daye e Lydeka (18 i loro punti totali fino a quel momento).
In apertura di seconda frazione ancora una tripla di Daye sembra poter essere l’inizio di un nuovo allungo dei padroni di casa, ma invece a quel punto arriva la tremenda reazione dell’Openjobmetis, incoraggiata a dir la verità da una difesa pesarese che lascia vere praterie alle scorribande ospiti.
I ragazzi di Paolini, fin lì comunque non proprio dei mastini nella loro metà campo, non riescono ad arginare alcuna penetrazione dei varesini, i quali o arrivano al ferro con disarmante facilità o riescono a tirare dall’arco con i piedi per terra.
Il parziale è di quelli tremendi perché dal 28-20 si passa al 30-38 con Wayns e Galloway a crivellare la retina da tre punti, mentre i ragazzi di casa subiscono evidentemente il contraccolpo non riuscendo ad organizzare più un attacco decente, ma al contrario sprecando scelleratamente alcuni contropiedi ed incaponendosi in soluzioni illogiche contro la difesa schierata.
Nonostante il time out chiamato da Paolini Varese ha gioco facile ad allungare ancora; si sveglia anche Kangur, su cui la non difesa di Daye è imbarazzante, e con 5 punti dell’estone e l’ennesima tripla di Kuksiks (saranno 6/11 le trple per i varesini in totale nel secondo quarto) l’Openjobmetis raggiunge il massimo vantaggio sul 32-48 a due minuti dalla fine.
A quel punto la Consultinvest riesce a fermare l’emorragia ma comunque ritorna negli spogliatoi tra i fischi dei suoi tifosi e con un pesante fardello di 13 punti (35-48) da recuperare nei secondi venti minuti.
La Consultinvest non riesce a scuotersi nemmeno nel terzo quarto con una difesa che fa acqua da tutte le parti e senza la quale è difficile costruire un seppur minimo accenno di rimonta; due triple di Daye e Lacey provano a riaccendere gli animi, ma si tratta di due fuochi di paglia perché Wayns continua ad entrare con irrisoria facilità nella difesa avversaria e l’Openjobmetis continua a trovare facili soluzioni di tiro, vista l’apatia avversaria.
Anche il marmoreo Kangur continua a trovare soluzioni facili sia vicino che lontano da canestro e così il vantaggio ospite continua a dilatarsi; a poco più di tre minuti dalla fine tre liberi di Wayns danno il + 15 (47-62) e poi, a meno di un minuto dalla fine, un Kangur lasciato inspiegabilmente libero dall’arco sigla il +18 (49-67).
Con due tiri liberi di Lacey si va così all’ultimo riposo sul 51-67, ma sembra che gli ultimi dieci minuti siano destinati ad essere garbage time.
Invece accade l’incredibile. Varese approccia l’ultimo quarto con una sufficienza che sembra un peccato veniale, visto l’enorme scarto a suo favore, ma che si rivela invece un suicidio perfetto.
Austin Daye si carica la squadra sulle spalle e, coadiuvato da un Lacey finalmente lucido nelle sue penetrazioni, opera il primo break che scalda l’ambiente; dopo poco più di tre minuti i padroni di casa rientrano così sul – 10 (61-71) ma poi un canestro del solito Wayns interrompe il digiuno degli ospiti.
Sono ancora in pochi tra il pubblico a credere nella rimonta, ma l’Openjobmetis continua ad essere una sciagura al tiro mentre i padroni di casa continuano a rosicchiare lo svantaggio; Varese ha Davies fuori per falli e Wayns che, dopo avere furoreggiato contro qualsiasi avversario diretto, patisce la difesa aggressiva di Ceron.
Così è ancora Daye a riavvicinare i suoi con altri 5 punti e, a 4 minuti dalla fine, la Consultinvest è clamorosamente rientrata in partita (67-71) con un parziale di 18-4; di lì in poi Varese non segnerà più, sbagliando anche tiri liberi e triple aperte che facevano rabbrividire il pubblico di casa, mentre Pesaro, pur con qualche errore dovuto alla stanchezza, opera il sorpasso.
Non è un caso che il ritorno in vantaggio sia sancito da una tripla di Daye che, aiutandosi con una fortunosa tabellata, a 1 minuto dalla fine porta i suoi sul 72-71; il pubblico è in delirio e la partita, anche se Varese ha ancora la sue possibilità per reagire, di fatto finisce lì.
Gli uomini di Moretti, infatti, continuano a litigare con il canestro, mentre Christon mette al sicuro la vittoria con 4 punti che, dopo tanta sofferenza, provocano la festosa invasione di campo sulla sirena finale.
Consultinvest Pesaro – Openjobmetis Varese 76-71
Parziali (24-20; 11-28; 16-19; 25-4)
Progressione: 24-20; 35-48; 51-67; 76-71
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66551.html
Mvp: il ritorno alla vittoria della Consultinvest coincide con la migliore prestazione in maglia biancorossa di Austin Daye, il solito trascinatore degli uomini di Paolini che mette a segno una doppia doppia fatta di 32 punti ed 11 rimbalzi, con eccellente 11/17 complessivo al tiro, falli subiti ed una valutazione complessiva che dice 41.
Wvp: nella buona prestazione collettiva dell’Openjobmetis, almeno fino all’ultimo quarto, l’unica nota completamente negativa viene dal centro Brandon Davies, che ha litigato per tutta la partita con i falli, finendo anzi tempo in panchina per avere raggiunto il limite delle penalità nell’ultimo quarto e lasciando al suo destino i varesini proprio quando servivano forze fresche per resistere alla rimonta pesarese
Spogliatoi
Paolini: probabilmente eravamo tesi e nervosi perché sapevamo quanto fosse importante questa partita: c’era grande attesa sia nella società che tra il pubblico e questo a senza dubbio influito negativamente sulla nostra prestazione in campo. Nel primo quarto avevamo avuto più di una volta la possibilità di allungare anche oltre i dieci punti di scarto ma, a causa della nostra eccessiva tensione, non siamo mai riusciti ad ammazzare la partita, come già ci è successo in altre occasioni. Ci è voluta poi anche un po’ di fortuna ma in ogni caso una grande merito va dato ai ragazzi ed alla loro voglia di non mollare mai.
Moretti: nell’ultimo quarto abbiamo mostrato il nostro lato oscuro; per trenta minuti abbiamo disputato una buona gara, resistendo egregiamente al loro inizio veemente e poi continuando in maniera molto lucida nel secondo e nel terzo quarto. Poi ci siamo improvvisamente disuniti senza riuscire ad eseguire più i nostri giochi e, quelle poche volte che ci siamo riusciti, sbagliando tiri aperti e relativamente facili; purtroppo in trasferta non ci si può permettere di rimettere in partita gli avversari perché poi i risultati che si ottengono sono quelli che abbiamo visto oggi. Un motivo del nostro crollo può essere la stanchezza per la partita di coppa giocata in settimana, ma non basta a giustificare la nostra sconfitta e come è maturata. Dire che sono arrabbiato è dire poco.
Giulio Pasolini