SASSARI – Prima del match la Dinamo Sassari aveva davanti a se due obiettivi. La vittoria era l’obiettivo minimo, ribaltare la differenza punti era quello principale. Come ormai è prassi in casa sassarese, la vittoria sul Saragozza porta a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma i supporter biancoblu lasciano il PalaSerradimigni con la sensazione che i propri beniamini abbiano sprecato l’ennesima occasione di questa stagione. Ancora una volta impietoso il dato statistico inerente i rimbalzi: 41-24 a favore degli spagnoli, che oltre la prestanza fisica hanno gettato in campo una intensità maggiore nei momenti decisivi del match. In ottica passaggio del turno, la vittoria consente ai sassaresi di giocarsi ancora le proprie carte, ma la sciagurata sconfitta in terra magiara rischia di essere decisiva.
LA PARTITA
Marco Calvani schiera sul parquet il quintetto preannunciato. Con Haynes e Logan a dettare i ritmi del gioco ci sono Alexander e Jarvis Varnado sotto canestro. Completa il tutto Tony Mitchell con l’obiettivo di alzare i ritmi in fase offensiva. Gli andalusi rispondono con Bellas in cabina di regia supportato da Sastre, Norel e Fotu a presidiare le plance con Benzing in veste d’incursore nell’area avversaria. Haynes alza subito i ritmi di gioco e dopo due minuti la tripla di Mitchell porta i sassaresi al +5 (7-2). Il secondo fallo fischiato a Joe Alexander costringe Calvani a gettare nella mischia Brent Petway. L’ex Olympiacos sbaglia in rapida successione due triple con i piedi per terra e Saragozza a metà quarto è sul -2 (13-11). La terna arbitrale non concede ai sassaresi di alzare l’intensità difensiva, fischiando anche i sospiri ai padroni di casa. La Dinamo è subito in bonus e gli spagnoli riescono a restare in scia grazie ai viaggi in lunetta. La tripla sulla sirena di Rok Stipcevic regala ai biancoblu il + 5 (23-18).
Sassari sospinta dal pubblico cerca il break e alza ancora i ritmi del match. La schiacciata di Varnado vale il +7 (27-20) con gli andalusi che perdono sicurezze. Jelovac e Kravtsov tengono in linea di galleggiamento gli ospiti che vengono ancora aiutati da alcuni fischi arbitrali alquanto dubbi. A metà quarto Calvani chiama il time out dopo il canestro del –3 (29-26) di Jordan Swing. Sassari esce dal time out molto bene e riparte con rinnovata energia. Il pubblico cerca di divenire un fattore e la Dinamo vola fino al +16 (44-28) con cui si va all’intervallo lungo.
Si rientra sul parquet e come spesso è avvenuto in questa stagione, la Dinamo parte con il mal da terzo quarto. Parziale degli spagnoli di 8-0 (44-36) e coach Calvani che chiama l’inevitabile time out. L’inerzia sembra aver cambiato padrone e gli spagnoli volano sulla scia dell’entusiasmo. A metà quarto Sassari mantiene ancora un ottimale +10 (57-47) grazie alle giocate di Logan e Stipcevic. Jordan Swing diviene un rebus per la Dinamo che stenta su entrambi i lati del campo e non è capace di reagire. Il terzo periodo si chiude sul 59-49.
Quando si attende l’allungo decisivo da parte dei Campioni d’Italia, Saragozza si avvicina ancora sul -5 (65-60) e Calvani vuole ancora parlare con i suoi. Il pubblico cerca di trascinare la squadra ma gli ospiti non mollano la presa e cercano addirittura il colpaccio. Haynes e Mitchell perdono palloni sanguinosi e negli ultimi tre minuti Sassari non segna più ma riesce con sofferenza a portare a casa la vittoria per 75-72.
SALA STAMPA
Marco Calvani
Questa partita serviva non soltanto per mettere due punti in classifica e provare a ribaltare il risultato della gara di andata, come successo nei primi due quarti, ma anche per capire altre situazioni come la solidità mentale e la fiducia della squadra. Nei primi due quarti siamo riusciti a non mettere l’avversario in ritmo nei tiri da tre punti. Peccato per l’avvio del secondo tempo, quando abbiamo perso quell’inerzia che avevamo conquistato nel primo tempo. Sapevamo di non poterci opporre alla loro superiorità fisica e proprio giocando su questo sono riusciti ad aprirsi qualche tiro da fuori. Nel complesso la squadra ha disputato una partita eccellente, non può essere un caso che si costringa l’avversario a perdere 21 palle, se non con un buon atteggiamento e dimostrando di aver lavorato sulle criticità che avevano caratterizzato la gara di andata. Questa vittoria ci mantiene in corsa, e questa è già una componente importante, ma ci aiuta anche nel dare un po’ più di solidità mentale per capire che possiamo fare bene. Sicuramente la sconfitta in Ungheria ci resta ancora indigesta ma devo sottolineare che essa è arrivata per una serie di fattori negativi per noi e positivi per loro.
Andreu Casadevall
Abbiamo iniziato malissimo in difesa e con una pessima circolazione di palla. Sassari invece è partita in modo molto fisico ma quest’aspetto era stato previsto. Nel secondo tempo abbiamo giocato molto meglio dal punto di vista difensivo facendo girare meglio la palla sia dentro sia fuori dal perimetro. Il match è stato influenzato da molte decisioni arbitrali non sempre corrette.
Jarvis Varnado
Abbiamo fatto una buona partita ma non abbiamo ottenuto quella differenza canestri necessaria per ribaltare l’andata. E’ stato comunque importante portare a casa la vittoria. Saragozza è una squadra di grande livello, abbiamo fatto di tutto per vincere e l’obiettivo della differenza canestri non è stato centrato anche per merito dell’avversario, indubbiamente molto forte, sia in difesa sia in attacco. Ora abbiamo davanti una grande sfida, nelle prossime due partite dovremo dare il massimo. Ho fiducia nella mia squadra e andremo fino in fondo. Sono molto soddisfatto anche della mia prestazione. Non era facile giocare contro una difesa molto fisica.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI CAI SARAGOZZA 75-72.
Parziali: 23-18; 21-10; 15-21; 16-23.
Progressione: 23-18; 44-28; 59-49; 75-72.
Mvp: Jordan Swing. I suoi 13 punti sono stati decisivi per contenere la sconfitta non solo come puro dato statistico. Prende per mano la squadra nel momento decisivo del match e la trascina in acque tranquille.
Marco Portas
Foto tratta dal sito ufficiale del CAI Saragozza.