- Al silenzio fragoroso dopo la sirena finale. La denominazione di origine controllata “pseudo tifoso” ha anestetizzato tutti i possibili fischiatori. BROMURO
- A tutti gli spettatori che pensavano che Andrea Pompianu fosse il nuovo lungo grande e grosso di nazionalità rumena. COTONOU
- La sfida tra Rok e Roko è vinta dall’MVP del match. Il Roko canturino dirige la sua banda con sinfonia collaudata. BANDA DEL BUCO
- Alla solita indisponente terna arbitrale. Citazione d’obbligo per Paolo Taurino. A dispetto del cognome ogni fischio è per lui orgasmo puro. Gestualità da NBA, capigliatura alla Collina ha le palle per fischiare il tecnico a Varnado ma si spaventa e non fa altrettanto con Fesenko. Chiede al collega Sabetta di fischiare per lui. AMBO
- Come le triple riuscite a Brad Heslip. L’impiegato canadese si toglie la camicia e ferma i sogni di rimonta biancoblu. Il pubblico si zittisce così, non con l’indice alla bocca, e poi magari ti applaude pure. CECCHINO
- Come le schiacciate regalate al pubblico da Kyrylo Fesenko. Alla seconda lancia anche l’urlo “ti spiezzo in due”. Le prime due file del settore D rispondono in coro “Adrianaaaaa”. STALLONE
- Al presidente canturino Gerasimenko. Si dimena con incredibile vitalità nel parterre, consentendo la visione della partita alle super tifose alle sue spalle solo per qualche minuto. Quello del tecnico a Varnado. CAZZUDIALU
- Alla citazione del giorno di un tifoso del settore D: “Ma Pellegrino e Marconato si sono fatti male giocando a scacchi?”. KASPAVOV
- Come i punti realizzati da Christian Eyenga. Come mettere nei casini coach Calvani dopo una prestazione da brividi. Ora alla prossima partita di campionato dovrà scegliere tra lui, Petway e Alexander chi dover mandare in tribuna. INGRATO
- Come il quasi minuto giocato da Capitan Jack Devecchi. Sarò ripetitivo ma così non si fa. Con il miglior difensore del roster in tribuna non si può lasciare il Ministro della Difesa a guardare Ukic, Hodge e Abass che abusavano del nostro canestro. #NONESISTEUNCASODEVECCHI
S.V. Ai ragazzi che con orgoglio e passione hanno organizzato la coreografia prima della partita.
MARCO PORTAS