Una vittoria “brigante” per la JuveCaserta che dopo i peggiori 25 minuti della stagione risorge dalle ceneri e si porta a casa i due punti. Una rimonta arrivata non solo dopo un passivo di 17 punti, ma che si concretizza con difesa solida e grande determinazione, le armi vere di questa squadra, che strappa un successo davvero da mettere nel libro dei ricordi. La vittoria bianconera ha un nome ben preciso, ovvero Viktor Gaddefors. Per la cronaca i suoi numeri parlano di 21 punti (solo due errori dal campo) 3 rimbalzi e 3 assist, con due buzzer beater, ma quello che la statistica non dice è che la sua difesa e il suo lavoro sporco da finto lungo annullano lo strapotere di White ed Ebi in vernice, dominante nel primo tempo, e propiziano molte palle perse che costano caro alla Manital.
Benissimo anche Downs con 21 punti (6/19) e 4 rimbalzi, mentre partita silenziosa di Siva che comunque scrive a referto 12 punti (3/10) e 10 assist. Hunt, dopo un primo tempo pessimo, si riscatta nella ripresa e chiude con 12 punti e 10 rimbalzi; Jones, limitato dai falli, ma comunque in crescita, ne mette altrettanti. Decisivo Giuri con due triple pesanti.
Torino, al netto dell’incredibile rimonta subita, resta avanti per 39’ ma alla fine cede il passo 83-87 nonché il doppio confronto ai bianconeri. Non basta un DJ White da 20 punti e 7 rimbalzi di pura classe, né i 26, quasi tutti nel primo tempo, di un indemoniato Dawkins che tira tutto quello che gli passa fra le mani. Vitucci allunga molto la rotazione, ricevendo molto anche dagli italiani (8 per Mancinelli e Rosselli) ma stavolta non basta, perché i suoi alzano troppo presto le mani dal manubrio e subiscono un ko che sul morale può pesare e non poco.
LA CRONACA: Pronti via ed ecco un 8-0 dei padroni di casa, con Dawkins che spara due triple in un amen e White che calamita rimbalzi offensivi e imbuca appoggiando al vetro. Caserta se con Varese aveva avuto un approccio pessimo, riesce anche a far peggio, adeguandosi alla run and gun dei piemontesi, e sbloccandosi solo con due schiacciate in campo aperto di Hunt e Downs dopo qualche persa di troppo. Ci pensano l’energia di Gaddefors e il talento di Jones a riportare i bianconeri a contatto (10-7 al 3’), ma ancora Dawkins e 5 punti in fila di Rosselli ricacciano la Juve a -8, costringendo Dell’Agnello al timeout. Non che cambi molto, con tripla dal parcheggio di Mancinelli e giro mancino di White che valgono il doppiaggio (22-11). Torino affonda il colpo e con altre due conclusioni pesanti di Dawkins ed un altro jumper di White tocca il +12, ma i secondi finali sono tutti per Jones e Downs che confezionano il 30-22 del primo mini riposo.
Dell’Agnello prova Hunt e Metreveli in coppia per fermare White che invece continua a predicare col piede perno e jumper. Vitucci pesca dalla panchina i punti di Miller e Ebi per il +15 (39-24 al 14’) e non basta un Cinciarini tanto coraggioso quanto incerottato a scuotere i suoi con la classifica bomba in uscita dai blocchi. Dopo qualche passaggio a vuoto è Jones a prendersi l’inerzia nervosa della squadra sulle spalle, segnando dalla corta distanza e subendo fallo, nonché coinvolgendo anche Hunt che mette il lay up del 45-33. Qui però altro passaggio a vuoto dei bianconeri con Dawkins che prima spara l’ennesima tripla della sua serata, poi forza il terzo fallo di Jones realizzando tre liberi che valgono il massimo vantaggio sul +18. L’ultimo minuto però arride ai bianconeri che con Gaddefors imbucano prima una tripla ben costruita, poi un canestro da metà campo per il 51-40 alla pausa lunga che è anche benevolo per quanto visto.
Ripresa che si apre con Torino che domina, ancora, con Kloof che si sblocca, Mancinelli che regala spettacolo e White che inchioda la bimane del 57-40 che costringe Dell’Agnello al timeout. Non si sa cosa dica ai suoi, ma la mossa funziona: Downs si carica il peso dell’attacco con 5 punti in fila, Hunt inizia a diventare un fattore facendo valere il suo atletismo su White e mantenendo un notevole (per le sue corde) 50% dalla lunetta, propiziando il -12 ancora firmato dal solito Downs. Jones, che si sbatte nervosamente, finisce in panca con 4 falli a carico, Dawkins griffa con un feed away il 67-50 che sembra chiudere i giochi, ma dalla panchina entra Viktor Gaddefors che cambia le carte in difesa e oscura la luce ai gialloblu. Hunt segna due canestri in fila, Vitucci prova a fermare l’inerzia, ma lo svedese prima va ad appoggiare al vetro su un cambio ottimamente sfruttato, poi dopo un 2/2 dalla linea di Siva, inchioda la tripla sulla sirena, la seconda di serata per lui, per il 70-61 all’ultima pausa.
Caserta è on fire: Gaddefors ancora imbuca dall’angolo, Siva ruba palla e deposita, altra rubata e stavolta Downs schiaccia alla grande. Vitucci al 33’ chiama timeout sul 70-68. Siva pareggia nel traffico a quota 70 (0-12 di break) ma Rosselli spegne ogni velleità con una tripla pesante ed Ebi in vernice firma anche il +6. Giuri mette una tripla di puro ossigeno, Gaddefors manda al bar White prima di inchiodare e Caserta è ad un punto. Finale concitato. Giachetti fa 2/2, White firma il +5, ma sempre Gaddefors e poi Jones nel traffico combinano punti importanti prima che la tripla di Giuri a 28” dal termine scriva il primo vantaggio bianconero della gara. Torino perde la testa e non segna più, Downs prima schiaccia in contropiede e poi mette i liberi del +4 finale, firmando l’83-87 finale.
MANITAL TORINO – PASTA REGGIA JUVECASERTA 83-87
Parziali: 30-22; 21-18; 19-21; 13-26
Progressione: 30-22; 51-40; 70-61; 83-87
Tabellino
MVP: Viktor Gaddefors, che ha dominato la gara con energia in difesa e con punti pesantissimi
WVP: gli ultimi 15 minuti di Torino che butta la vento una grande opprotunità