Crocevia della stagione in un momento non certo idilliaco, la sfida del Palaruffini delle 18,15 tra la Manital Torino e la Pasta Reggia JuveCaserta può segnare davvero il destino di entrambe. I campani a quota 12 in classifica cercano di risollevarsi dopo due stop consecutivi che hanno segnato forse più il morale che il gioco in sè, Torino invece ha cambiato in panchina, sostituendo Bechi con Vitucci, inserendo giocatori importanti come DJ White, che con 18 punti di media è il lungo più dominante della Serie A, nonché il campione d’Italia con Sassari Dyson che ha deciso da solo non poche gare.
La Manital ha vinto 3 delle ultime 5 gare, cedendo solo in trasferta a Reggio Emilia al termine di una sfida tirata, il che dice che la salute è buona e il progetto sta andando avanti, e che quei 10 punti in classifica, in vista della gara con la Juve possono significare sorpasso (e 2-0 nello scontro diretto) e allontanare gli spettri della lotta retrocessione. Vitucci ha saputo prendere per mano un gruppo in crisi e dargli una nuova identità anche e soprattutto sul piano fisico, sfruttando bene il tonnellaggio a disposizione e aprendo il campo per i tre frombolieri Dawkins, Miller e Dyson che possono creare sia per se stessi ma anche e soprattutto per i compagni.
La costanza del pacchetto italiani con Rosselli, Mancinelli e Giachetti che portano sempre e comunque tanta legna in cascina, nonché l’esperienza di una vecchia volpe come Ebi rappresentano un bel rompicapo per coach Dell’Agnello, che deve far i conti con una squadra più corta del solito. Cinciarini è in forte dubbio per la gara, reduce dai soliti fastidi alla schiena, Giuri e Metreveli si sono allenati poco per tanti fastidi in settimana, neanche Hunt è al top e col morale basso la scarsa condizione fisica incide.
La prima carta da giocarsi sarà preparare la partita al meglio difensivamente, giacché si dovranno studiare situazioni anche con maggiore protezione interna, cosa che all’andata senza White (ma con Ivanov) fece e non poco la differente per quel 73-75 che pesa e non poco ai termini della classifica e può rappresentare uno dei rimpianti della stagione bianconera. All’andata mancava Siva che è in crescita nelle ultime gare ma, come dimostra la gara di Varese non può fare pentole e coperchi da solo, ed ha bisogno di punti che arrivino da Downs sugli esterni e da Jones ed Hunt ne pitturato. Fondamentale potrà e dovrà essere Gaddefors, uno capace di spostare in difesa e di fare quel lavoro sporco che di solito decide le gare.
Appuntamento quindi per una gara da non sbagliare in cui la posta in palio è superiore ai due punti.
Domenico “Nico” Landolfo