Pesaro – Consultinvest e Sidigas danno vita ad un bel confronto nel posticipo del lunedì sera, sfidandosi a viso aperto per quasi tutti i quaranta minuti e tenendo il risultato in discussione fino all’ultimo.
La spuntano i lupi di coach Sacripanti, che sanciscono il loro buon momento di forma con la terza vittoria consecutiva ed una partita che, seppure in bilico fino alla fine, è stata portata a casa apparentemente con poco più del minimo sforzo, ovvero con dieci minuti scarsi di vera intensità difensiva che hanno mandato fuori giri una Consultinvest fin lì più che degna avversaria.
I pesaresi lamentano quindi la terza sconfitta consecutiva che li ricaccia amaramente nei bassifondi della classifica; in particolare si tratta della seconda sconfitta interna consecutiva dopo quella dell’ultima di andata contro Torino.
Si è trattata in effetti di un rovescio che per certi versi ha ricordato quello contro i piemontesi, visto che è maturato dopo un primo tempo condotto a larghi tratti e con una certa sicurezza e dopo un secondo tempo in cui invece la difesa avversaria ha fatto vedere i sorci verdi ai ragazzi di Paolini; tuttavia sarebbe ingiusto non riconoscere alla Consultinvest, in questo caso, di avere messo in mostra tutt’altra dedizione offensiva e di avere ceduto alla fine nonostante una reazione quasi eroica contro l’allungo irpino che pareva decisivo.
La differenza l’ha fatta senza dubbio il notevole tasso di esperienza in più in possesso della Sidigas ed una panchina che, mentre per Pesaro è stata latitante, per i campani è stata assai importante.
La Consultinvest approccia la partita nel modo giusto, mostrandosi concentrata e determinata fin dalle prime azioni del primo quarto; lo stesso Daye rimane sotto traccia ma si rende utile con rimbalzi ed assist al bacio che esaltano in particolar modo Lydeka.
Proprio 6 punti del centro lituano propiziano il primo tentativo di allungo pesarese, cui la Sidigas però risponde con Cervi in quello che è un vero e proprio scontro tra pivottoni.
A metà della frazione i padroni di casa raggiungono il massimo vantaggio sul +9 (18-9) con un break di 5 punti di Shepherd; a quel punto la Consultinvest smarrisce un po’ di concentrazione e la partita diventa un corri e tira anni 80 che esalta le individualità di Ragland e Nunnally.
Proprio l’ala biancoverde, fin lì praticamente nulla, piazza 5 punti che, inframezzati da una tripla di Ragland, permettono alla Sidigas di ritornare a – 1 (20-19); la partita a quel punto prosegue su ritmi vorticosi in cui, tra le triple segnate da Daye, Acker e Ceron, porta al risultato di 26-24 sulla sirena.
Nel secondo quarto, pur con le medie al tiro che calano inevitabilmente (la Consultinvest viaggiava fin lì con il 69% totale al tiro), è ancora assai gradevole; le difese non brillano ma c’è da dire che entrambi gli attacchi si mostrano lucidi e attenti.
La Consultinvest mantiene un costante vantaggio che però non va mai oltre le 5 lunghezze di vantaggio, mentre la Sidigas risponde sempre colpo su colpo; tra i padroni di casa, con Daye poco preciso al tiro ma molto utile sotto tutti gli altri profili, le cose migliori vengono da Lacey, mentre tra gli ospiti sono Acker e Cervi (peraltro gli unici in doppia cifra a metà frazione) ad essere quelli più continui.
Le squadre vanno così sul riposo sul 44-41 per i padroni di casa, ma con un risultato finale che appare ancora più impronosticabile che mai.
Il terzo quarto parte sulla falsariga dei precedenti, con la Consultinvest a menare le danze, ma con la Sidigas a non perdere mai la distanza di sicurezza; in apertura infatti i padroni di casa tornano ancora a +6 (50-44) con Christon e Lacey sugli scudi, ma gli ospiti ancora una volta si rifanno sotto.
La partita prosegue su questo tran tran fino a quando non mancano poco più di due minuti al termine della frazione; lì improvvisamente la difesa di Avellino si fa più aggressiva sul perimetro e la Consultinvest, complice un po’ di stanchezza, si sfalda.
Il canestro avellinese diventa stregato, mentre dall’altra parte gli uomini di Sacripanti sembrano viaggiare finalmente a pieno regime, con Buva inarrestabile sotto i tabelloni; la Sidigas rimonta a suon di liberi e prima chiude la terza frazione in vantaggio sul 64-69 e poi, con un parziale complessivo di 19-3, si porta al massimo vantaggio sul 64-74.
Sembra finita per una Consultinvest dalle idee a dir poco annebbiate, ma invece la formazione di Paolini trova un sussulto, dettato più che altro dal cuore, con cui si riporta in maniera piuttosto inaspettata in partita.
Sono Christon e Daye a suonare la carica, mentre la Sidigas ha un rilassamento forse fisiologico dopo lo sforzo fatto per allungare; in particolare sono due triple di Daye a far entusiasmare l’Adriatic Arena e a riportare i suoi sul – 2 (75-77) quando mancano 4 minuti alla fine.
La partita vede addirittura tornare la Consultinvest in vantaggio quando nel prosieguo, mentre il solito prezioso Buva prova a turare la falla con due liberi, un bel cesto di Lacey ed un gioco da tre punti di Shepherd fanno sognare il pubblico di casa (80-79).
Mancano tre minuti alla fine e la partita è aperta più che mai, tuttavia la Sidigas si riporta immediatamente in vantaggio con una tripla di Ragland, mentre la Consultinvest paga lo sforzo profuso.
Infatti il canestro della Sidigas torna nuovamente ad essere stregato mentre gli avellinesi, pur faticando anch’essi a trovare il bersaglio, raccolgono tanti rimbalzi offensivi che si riveleranno preziosissimi.
Ancora due liberi di Nunnally, killer silenzioso, portano gli ospiti sul +4 (80-84) a 1:14 dalla fine e poi, nonostante un canestro di Shepherd dia ancora speranze a pochi secondi dalla fine, un paio di palle perse malamente da Daye consentono alla Sidigas di chiudere meritatamente sull’82-88.
Consultinvest Pesaro – Sidigas Avellino 82-88
Parziali (26-24; 18-17; 20-28;18-19)
Progressione 26-24; 44-41; 64-69
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66536.html
Mvp: la Sidigas ha portato ha casa la partita quando la difesa è salita di tono e, non a caso, quando Ivan Buva è diventato un fattore fondamentale sotto i tabelloni, guadagnandosi tanti tiri liberi e protando a casa tanti rimbalzi, come testimoniano le cifre (18 punti, 6 rimbalzi e 8 falli subiti)
Wvp: è forse un po’ ingiusto per Marco Ceron, ma tolto il quintetto base della Consultinvest (tutto ampiamente sopra la sufficienza) e considerati i i pochi minuti riservati a tutti gli altri, non rimane che la guardia veneta in lizza per il “titolo” del peggiore in campo. Ma forse sarebbe più giusto darlo a tutte le seconde linee di coach Paolini, che non sono riuscite a dare un contributo apprezzabile per tutta la partita.
Spogliatoi
Paolini: preferisco guardare al bicchiere mezzo pieno, anzi direi addirittura per tre quarti pieno: abbiamo giocato bene in attacco, su cui avevamo impostato buona parte del lavoro dopo l’ultima sconfitta di due settimane fa, ed abbiamo lottato per tutti i quaranta minuti, giocando bene per lunghi tratti. Gli aspetti negativi sono rappresentati da una difesa che non è stata all’altezza e dal mancato contributo dei ragazzi della panchina; dobbiamo assolutamente lavorare su questo, anche perchè è vero che con i nuovi arrivi alcuni minutaggi sono un po’ calati ma c’è bisogno del contributo di tutti. Infine sottolineo una nota numerica che mi ha lasciato un po’ perplesso, cioè i 22 tiri liberi tirati da Avellino contro i nostri soli 5.
Sacripanti: ho sempre ripetuto ai miei ragazzi nel corso della partita di stare lì con la testa e che questo match l’avremmo potuto vincere solo nei minuti finali. Siamo stati bravi a regere mentalmente nel primo tempo e per parte del terzo quarto, per poi approfittare di un po’ di tensione che nel finale ha attanagliato Pesaro; lo si è visto chiaramente da alcuni tiri che nel primo tempo sarebbero entrati ma che, invece, nel finale per la Consultinvest non sono andati a segno.
Giulio Pasolini