A fine partita la gioia e l’emozione sono quelle di chi si gode un altro momento storico, ma non dimentica i sacrifici compiuti in questi anni e l’indispensabile aiuto di chi gli è stato di prezioso sostegno in un mondo abbastanza nuovo. Il primo abbraccio, infatti, è per Loredana Valentini “che ha insegnato ogni aspetto gestionale ed organizzativo a me che venivo dal calcio” e poi al resto di una famiglia ormai totalmente dedita alla causa Eurobasket: “le riunioni le facciamo dentro casa, ma è una soddisfazione doppia poter condividere tutto con loro”, e poi alla sua squadra, capace di confermare sul campo, spingendosi anche un po’ oltre, i grandi sforzi compiuti durante il mercato estivo.
E’ legittimamente soddisfatto il presidente Armando Buonamici, al termine di un weekend che ha premiato la felice intuizione dell’All Star Game di Serie B organizzato dalla LNP di cui presiede l’ente LNP Servizi, e gli ha regalato la prima storica qualificazione alla Final Four di Coppa Italia, l’ennesimo capitolo di una favola bellissima, partita da lontano:
“Sono veramente contento perché abbiamo raggiunto il nostro primo traguardo – è il suo primo commento a fine gara– che dimostra che stiamo andando bene e vogliamo andare avanti, ma soprattutto è la nostra prima volta nella storia”.
Una storia partita dalla Serie D e da un cammino che sembrava aver già ampiamente soddisfatto con i risultati raggiunti in campo giovanile, il vero orgoglioso fiore all’occhiello di tutta la famiglia Eurobasket: “Eravamo già contenti di quello che avevamo ottenuto, con due terzi e due quinti posti nazionali quattro anni fa, all’interno di un percorso che ogni anno ci vede arrivare in fondo pur con squadre interamente composte da romani, ma compiendo sempre e solo un passo alla volta siamo arrivati fin qui”.
Il nastro, però, va riavvolto e ritorna ad un doppio salto compiuto dalla D alla C1 con una formazione interamente composta da Under 19 (c’erano già Fanti e Tomasello) ed allenata da Max Briscese, apice di un’organizzazione che ha sempre avuto lo stesso approccio nei confronti di ogni squadra giovanile ed è da sempre attentissima soprattutto alla cura del minibasket: “Con orgoglio posso dire che abbiamo lavorato tanto per creare una solida base che conta ben 13 centri minibasket ed un torneo interno di 40 società collegati e distribuiti su tutto il territorio romano e nei dintorni”, accomunati dalla quotidiana gestione e supervisione dei soci che hanno accettato questa sfida: “Senza il sostegno e la loro esperienza, penso a Fabio Cantoni per la disponibilità della struttura della polisportiva Città Futura dove giochiamo ed il minibasket insieme a Flavio Finozzi e Nando Bonessio, che curano anche i progetti scuola, non saremmo mai arrivati a questo livello”, bruciando in pochi mesi tappe che di solito si compiono in un ciclo pluriennale.
Ma sarebbe sbagliato credere che questi risultati siano frutto del caso, perché dopo una C vinta al secondo tentativo sotto la guida di Luciano Bongiorno ed un gruppo, neanche a dirlo, tutto di “indigeni”, c’è voluto lo stesso tempo per conquistare una storica finale di B, grazie all’arrivo di nuove figure ed all’insostituibile lavoro di altri due professionisti che hanno abbracciato questo progetto fin dalla sue origini: “Già quando abbiamo contattato due personalità di prestigio come Davide Bonora ed Alex Righetti (soci di un Paddle Club nello stesso complesso di Via dell’Arcadia), abbiamo capito che avremmo potuto compiere un importante passo in avanti, perché Davide, anche se non aveva praticamente esperienza in panchina, ha subito dato l’impressione di essere una persona con cui si sarebbe potuto lavorare bene ed Alex si è calato alla perfezione in un campionato completamente nuovo come la Serie B”. Al loro fianco, come detto, Federica Tonni, preparatrice fisica, e Davide Pacor, massofisioterapista, figure già ampiamente a lavoro anche col Settore Squadre Nazionali, che tra le mura del PalAvenali lavorano più di chiunque altro: “Sono risorse insostituibili che hanno deciso di sposare appieno il nostro progetto e quando uno dei due manca perché parte con la Nazionale, ne sentiamo immediatamente la mancanza”, ammette un presidente che, al contrario di molti altri, alla visibilità ed alla ribalta di microfoni e telecamere preferisce la concretezza dei fatti.
Un presidente “operaio”, che ha seguito in prima persona, ad esempio, la realizzazione della tribuna ospiti, l’ampliamento della sala stampa e la creazione di un parterre che, ormai, settimanalmente ospita personaggi di spicco della pallacanestro italiana, ma che non ha mai perso la voglia di provare a migliorarsi: “La finale persa lo scorso anno ci ha “imposto” di cercare di fare ancora meglio, che in questo caso vuol dire vincere, nonostante la concorrenza sia aumentata e confermarsi sia ben più difficile che raggiungere i vertici”.
Ma le qualità tecniche e soprattutto morali di un gruppo solido e professionale hanno stupito un po’ tutti, ricambiando la grande attenzione ed il clima di estrema familiarità che si respira tra le mura del PalAvenali: “La forza di questa squadra è l’armonia e la spensieratezza nello stare insieme fuori, ma soprattutto dentro il campo – commenta orgoglioso Buonamici – dove l’allenamento è sempre un divertimento da parte di gente che lavora con impegno e collaborazione, trasportando anche in prima squadra il tipico clima del settore giovanile”, da cui, oltre a Fanti e Tomasello, proviene anche Gabriele Romeo e con il quale ha reso ancor più solido il legame attraverso la figura del “testimonial”, un giocatore della prima squadra al seguito durante la settimana di ogni singolo gruppo giovanile: “un modo per tenere tutti uniti e coinvolti nella nostra attività”.
Un’attenzione premiata anche dall’organizzazione di prestigiose manifestazioni di caratura nazionale in virtù degli ottimi rapporti con i vertici federali, quali il “Trofeo delle Regioni”, il ritiro natalizio della Nazionale Under 16, i settimanali appuntamenti del “Progetto Azzurrina” e la “Nba Schools Cup”, il torneo che porta la pallacanestro nelle scuole medie di tutta Roma. Ma il suo coinvolgimento a 360° si estende anche a tutto ciò che avviene dietro le quinte: “Abbiamo potenziato e professionalizzato l’Ufficio Stampa, in modo che possa seguire a tempo pieno tutte le nostre attività, il Direttore Operativo Giacomo Esposito segue e coordina tutti i progetti in ambito sociale (tra i quali “Un libro a canestro” e il “Teddy Bear Toss”) e più in generale c’è dietro di me uno staff che lavora tutti i giorni e ci fornisce un apporto continuo e fondamentale”.
A cui, in estate, oltre al breve passaggio di Attilio Caja nelle vesti di DG, “a cui abbiamo permesso di tornare ad allenare, rinunciando al suo apporto non indifferente”, ricorda il presidente, si è aggiunto Valerio Bianchini, fresco reduce dall’All Star Game di Serie A contro l’amico-rivale Dan Peterson, fautore di una importante collaborazione con la Roma Calcio ed instancabile ed energico catalizzatore di un’immagine che ha ricevuto una notevole impennata ed attirato l’attenzione di importanti sponsor già pronti a sostenere l’Eurobasket anche in futuro: “L’apporto morale ed economico della catena di supermercati Simply, nella persona di Francesco Argenti, entrato in società dalla seconda parte della scorsa stagione, ci ha permesso di investire non solo sul roster, ma anche sulle risorse che lavorano attorno – prosegue il presidente di LNP Servizi – oltre ad essere un binomio fortunato perché porteremo ben due squadre di Roma (l’altra è l’imbattuto Vis Nova in C Gold, di cui Argenti è presidente e giocatore) alle Final di Coppa Italia a Rimini, un evento che piace a tutti perché concentra tutta la pallacanestro italiana nello stesso posto, anche chi non gioca, grazie ai tanti eventi organizzati, e dà lo stesso spazio tanto alla A2 quanto alla C, la vera base del nostro movimento”.
Con loro Spalding nelle vesti di sponsor tecnico e soprattutto Roma Gas & Power, main sponsor ormai contagiato dal crescente entusiasmo che si respira attorno all’Eurobasket, pronti a sposarne anche in futuro un’ascesa che ne fa una della realtà emergenti e più interessanti del panorama nazionale: “Gli imprenditori che ci seguono e sostengono aumentano mese dopo mese, evidentemente attratti dall’ulteriore visibilità che ci darebbe un campionato di A2, ma il nostro scopo è la creazione di un pool di aziende secondo un modello già sperimentato in Italia”.
Un concetto di cooperazione e collaborazione da sempre alla base di questi risultati. Che non hanno snaturato l’animo curioso e spensierato di una piccola società di quartiere, che ha ancora voglia di crescere e stupire, per nulla spaventata dalle nuove sfide che la attendono.