I numeri, ma solo quelli per adesso, dicono che l’Acea a Voghera potrebbe anche farcela contro la Derthona Basket. A Voghera perché la squadra piemontese (di Tortona in provincia di Alessandria per l’esattezza) gioca le sue partite interne al palazzetto dello sport della cittadina lombarda.
Condizionale d’obbligo perché se le statistiche dicono una cosa, il calendario della squadra di casa ne dice un’altra. Cominciamo da quest’ultima: sette partite giocate nel girone di andata sul parquet amico sei vittorie ed una sconfitta. Contro Casale Monferrato il 1 novembre scorso. Poi quattro vittorie consecutive.
Ed eccoci alle cifre. Nelle partite casalinghe la Derthona Basket segna 75 punti di media e ne subisce 65. Mentre l’Acea (che in trasferta ha giocato sette partite vincendone tre, subisce sì 76,1 punti di media ma ne segna 76. Insomma un equilibrio numerico che va preso solo per quello che è, appunto numeri freddi che inquadrano solo parzialmente la situazione.
Che invece è più complessa. Perché i piemontesi pur senza essere una di quelle squadre che fanno brillare gli occhi sono arrivati ad un passo dai primi quattro posti della classifica (sfiorando le Final Eight di Coppa Italia) ed hanno vinto nove partite su quindici. Una delle quali fu la prima della stagione proprio a Roma. Un 57 a 64 che fu il risultato di una brutta partita, non solo per l’Acea ma in assoluto. Era quella romana, una squadra ancora senza né capo né coda mentre oggi ha una identità, difensiva, fortissima, ed un gioco offensivo che se non sempre fluido ha diverse certezze e soluzioni.
Tortona come Casale, battuta domenica scorsa, non ha nel tiro da tre (37%) il suo santo protettore ma è una squadra piuttosto quadrata, con due americani che hanno le stesse cifre di quelli dell’Acea, Brooks 16 punti come Voskuil e Marks 14,4 come Callahan ed un allenatore, Demis Cavina di lungo corso che certo sarà più difficile che cada nelle trappole di Attilio Caja. Il quale dice :

Olasewere in azione vs Marks nel mtach dell’andata a Roma
”Tortona arriva dall’ottima vittoria di Agropoli, in termini di punti fatti ha chiuso il girone di andata al terzo posto in coabitazione proprio con Agropoli, Casale e Trapani. Questo dato dimostra la pericolosità della squadra, soprattutto nel momento attuale. Tra le mura del PalaOltrepò la Orsi riesce a trarre sempre energia dal pubblico, per questo ci aspetta gara difficile.
Noi arriviamo da un periodo positivo e ci piacerebbe continuare su questa strada, siamo molto stimolati dal dover giocare contro quella che per condizione è un po’ “la squadra del momento”, vogliamo confrontarci con loro per provare ad attestarci a un buon livello e capire le nostre potenzialità. I bianconeri hanno un organico con responsabilità ben distribuite, un quintetto con punti e opzioni per tutti, per questo dovremo difendere ed attaccare di squadra”.
E nei primi giorni di quest’anno Derthona ha aggiunto al suo roster un pivot di provata esperienza, Andrea Iannilli, romano, classe ’84 per 207 centimetri, che completa la coppia di lunghi ex della Virtus Roma con Luca Garri.
L’ultima trasferta di Roma, a Scafati, fu un capolavoro con una vittoria nettissima alla quale ha contribuito, come spesso capita, la vena realizzativa e continua di Voskuil. Come domenica scorsa contro Casale. Certo serviranno anche i punti di Maresca a zero contro gli altri piemontesi ma superbo nel lavoro difensivo contro i più pericolosi tiratori della Novopiù. Se poi Olasewere ha definitivamente capito che lui è nato per puntare il canestro senza prendere scorciatoie e Meini ogni tanto tira verso il canestro almeno per distogliere l’attenzione della difesa dai suoi compagni ed evitare troppi raddoppi, ecco che il quintetto romano ha tante soluzioni di qualità dando per scontato il mestiere e la bravura di Callahan. Anche perché adesso la panchina di Attilio Caja ha cominciato ad ingranare e chi entra fa il suo dovere appieno, compreso l’ultimo arrivato, Flamini, che ha tanta di quell’esperienza da mettere in campo che appena la condizione atletica lo sorreggerà, potrà essere un valore aggiunto nel campionato in corso. Certo la conditio sine qua non è che la difesa continui a costringere gli attacchi avversari a punteggi inferiori alle loro potenzialità come accaduto con Scafati e Casale per esempio. Forse l’Acea non è ancora pronta per una gara al corri e tira.
Eduardo Lubrano
@eduardolubrano