Se potesse giocare sempre tra le mura amiche chissà oggi dove sarebbe la Virtus Bologna. Venezia, Sassari, Avellino e adesso Pistoia, le teste che cadono alla Unipol Arena, per le uniche quattro vittorie in campionato della truppa bianconera. Che in trasferta non vince da tempo immemore, ma davanti al suo pubblico è un’altra squadra. O meglio, è sempre quella, con limiti di talento enormi che però si riesce a colmare con la voglia di fare più spesso. E anche oggi è stato così, in una partita che a tratti è stata un tragico spettacolo di anti pallacanestro, ma che alla fine porta alla causa due punti pesantissimi nella corsa playoff, viste le vittorie di Pesaro (che con l’arrivo di Daye potrebbe togliersi dal pantano del fondo classifica) e Torino col miracolo di Dyson.
Da applausi gli uomini di Valli, che arrivano senza Ray e Williams, corti nelle rotazioni, con diversi giocatori in crisi di rendimento, tutta la pressione sulle spalle, ma giocano comunque il proprio piano partita, anche nei momenti in cui non ne va dritta una. Certo, c’è da dire che anche la Giorgio Tesi ci ha messo del suo per collaborare al piano. Tipo ad inizio gara, quando gli uomini di Esposito ci hanno messo 6’ minuti per segnare il primo canestro dal campo, finendo sotto 10-1.
Ma poi, tra errori ed orrori, è stata partita vera, con gli ospiti, supportati da un fantastico pubblico, che hanno provato a mantenere il primo posto meritatamente conquistato, mentre Bologna faceva la sua solita partita di impegno sudore e pressione difensiva. E’ stata, finalmente, la serata di Courtney Fells, che ha fatto vedere al pubblico felsineo il suo volto migliore, soprattutto perché ha messo buona parte dei suoi 17 punti nei momenti decisivi della partita, ritrovando anche quel tiro che fino a qua era sembrato un mistero. Al contrario di Fontecchio, eccellente nel primo tempo con 13 punti, ma poi decisamente calato nella ripresa. Mentre Gaddy conferma la sua crescita, giocando ancora una partita solida e risultando nuovamente un terminale offensivo credibile per i compagni.
Il momento decisivo, però, dopo che Pistoia aveva recuperato lo svantaggio iniziale con un 17-2 di parziale, rintuzzato dall’Obiettivo Lavoro prima dell’intervallo, è stato negli ultimi giri di lancette dell’orologio. Bologna a +5 (67-62), Antonutti prima fa -3 e poi non pareggia solo perché il suo tiro è da due punti per una questione di centimetri (e serve l’instant replay per accorgersene). Fells, Blackshear, Odom e Moore tengono la gara sul 71-70 Virtus, prima che a 34” dalla fine Odom peschi la tripla che, nella pratica, decide l’incontro dopo un ottimo attacco virtussino. Kirk, infatti, mette subito il -2, ma poi da lì in avanti si ricorre al fallo sistematico e i padroni di casa non si fanno sfuggire il successo.
Peccato per Pistoia che si può mangiare le mani per una partita giocata non certo al meglio (Knowles e Antonutti non al 100%), ma che si poteva di sicuro portare a casa. Sono state confermate le difficoltà delle ultime partite e, ancora, come contro Varese, la partenza è stata a handicap. Più in generale è mancata pericolosità offensiva. Con Knowles lontano dalla migliore condizione fisica e un Kirk che ha giocato la solita solida partita (doppia doppia da 12+15 rimbalzi) senza però mai riuscire a trovare quel tiro da fuori che avrebbe messo in crisi la difesa bolognese. Discorso simile per Czyz (0/6 da tre in due, 5/25 di squadra), mentre anche Blackshear è stato lontano dalla condizione delle sue serate migliori.
Così, nel momento in cui il break iniziale è stato recuperato con un ulteriore, e ancor più pesante, parziale che sembrava poter cambiare direzione alla gara, Pistoia non ha avuto le frecce al suo arco per spaccare la partita, finendo per trascinarsi in un finale punto a punto che è sempre pericoloso, sul campo di Bologna in particolare. E infatti hanno dettato la differenza un paio di dettagli, anche sfortunati: il tiro di Antonutti che poteva valere il 67 pari scagliato con la punta del piede sull’arco, e Rod Odom (tiratore da tre punti da 34%) che, al contrario, indovina il tiro pesante che ammazza l’incontro.
Dettagli su cui lavorare, anche perché mercoledì al PalaCarrara arriva Venezia, che con la vittoria di oggi è a sole due lunghezze dai toscani e sembrerebbe aver ritrovato un po’ di forma di non sempre ha avuto in questa prima parte di stagione.
OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA – GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 76-72
Parziali: 12-12; 22-22; 17-15; 25-23;
Progressione: 12-12; 34-34; 51-49; 76-72;
MVP: Courtney Fells;
WVP: Wayne Blackshear;
Nicolò Fiumi