Roma, 20 dicembre 2015 – Davanti ad un pubblico non certo delle grandi occasioni, causa la domenica pre-natalizia con pacchi e pacchettini da inseguire per le vie del centro, la Virtus Roma inanella la seconda L consecutiva dopo il fragoroso tonfo di Trapani e cede al cospetto della Benacquista Latina in un derby laziale inedito e dal sapore acre.
Una gara brutta da parte di questa Virtus che questa sera ha dato la netta sensazione di essere tornata la squadra involuta e quasi abulica prima dell’avvento di Attilio Caja, quella vista all’opera con Guido Saibene tanto per capirci: svogliata; decisa ma non quanto basta per portare a casa una gara ampiamente alla propria portata; arruffonna in attacco al punto tale da non riuscire quasi mai a leggere correttamente i vantaggi che la difesa pontina concedeva, spesso centralmente; fragile di testa al punto tale da non reggere l’urto di una squadra come Latina con la “S” maiuscola, massiccia come il granito e, soprattutto, con un disegno di gioco anche abbastanza facile da leggere per ribaltarne gli effetti negativi.
Eppure dopo il 16-14 del primo periodo e dopo aver subito il primo sorpasso e relativo allungo del team allenato bene, benissimo da Franco Gramenzi (uno di quegli allenatori poco “strombazzati” ma tanto, tanto concreti e bravo a far dar il massimo ai suoi), con una delle tante triple andate a segno, l’ACEA non è più riuscita a mettere il naso avanti agli avversari. Riuscita a pareggiare il -15 del 30′ grazie ad un vero e proprio Giuliano Maresca’s Show (da 56-71 al 71-71 del 34′), in preda quasi ad una possessione demoniaca che lo spingeva a metter canestri da ognidove, l’Urbe a quel punto non riusciva a superare Latina che trovava nuovo vigore e slancio grazie all’ennesima tripla da parte di uno dei suoi componenti della pattuglia dei guastatori scelti, in questo caso un Andrea Pastore che interrompeva l’incubo in chiave nerazzurra sancendo di fatto la fine del sogno di W da parte dell’ACEA.
Un Natale amaro dunque per l’Urbe che è parsa aver già esaurito la carica emotiva dell’arrivo di coach Caja. E’ vero che l’assenza di Guido Meini in fase di regia limita, e parecchio, le opzioni offensive del team ma questa sera l’approccio alla gara è stato esattamente il contrario di come doveva essere. La Benacquista è una squadra tosta, solidissima, guidata con una sagacia ed un sano realismo da parte di chi sa perfettamente cosa vuole ma non è una macchina da guerra. In tutto il campionato sino a questa sera il Basket Latina aveva vinto in trasferta solo a Reggio Calabria e contro la Viola, battuta a domicilio anche da questa ACEA, non certo un fulmine di guerra, palesando anche limiti diciamo caratteriali fuori dal PalaBianchini. Era quindi evidente che i ragazzi di Caja avrebbero dovuto questa sera “attaccare” gli avversari, saltargli quasi addosso sportivamente parlando sin dal primo possesso per far sì che i nerazzurri non si procurassero quelle triple che invece si sono ben costruiti: bravi loro a metterle dentro, male Roma ad avergliele concesse con troppa faciloneria. La lotta ai rimbalzi non ha avuto storia, Roma ha vinto nettamente 39-26 ma se questo non consente di vincere allora qualcosa va rivisto. Urge un playmaker al posto dell’infortunato Meini?
A nostro avviso sì, troppa confusione nei momenti topici e comunque come ammetterà poi a fine gara anche Attilio Caja, quando vedi il canestro così grande ed ampio (46,4% da tre alla fine per i pontini), tutto diventa facile mentre l’avversario si sgonfia ed invece centra spesso il ferro (solo 24% per l’Urbe dalla lunga…deludente è dire poco), cresce l’ansia e la lucidità viene meno. Restano comunque i 48 punti presi a metà gara e gli 86 finali, troppi per cercare di portare a casa una W per un team come questa Virtus non certo costruita per superare con frequenza quota 100 p.ti all’attivo!!
Comunque questa Benacquista dei miracoli, perché comunque esegue dei giochi semplici ma li fa molto bene, si sapeva che avrebbe giocato così. E bravo Gramenzi a togliere aria e luce a Voskuil (14 p.ti per lui), e soprattutto a Craig Callahan, prova incolore per lui questa sera (5 p.ti però con 9 rimbalzi), con una Virtus che ha invece avuto un gigantesco Maresca (27 p.ti ma solo 17 di valutazione), ed un Olasewere interlocutorio ma sempre tendente al così-così che al “bello stabile” (12 p.ti, 6 rimbalzi e 12 di valutazione). Bonfiglio ok nella distribuizione della palla, male al tiro da te (0/5). Segnali di vita da parte di Casagrande, sostanza e 16 di valutazione anche se con soli 7 p.ti. Male Benetti.
Perciò veramente tanti applausi a questa Latina dove segnano tutti quelli che vedono il campo, proprio vs Ferentino sabato scorso, addirittura ben 5 in doppia cifra con un Tavernelli che da spettacolo (23 p.ti), guidando il gioco e non solo ed uno Stanback che ha dato la prima scossa ai suoi compagni segnando i primi 12 dei 14 punti iniziali della gara. Il resto è stato un tripudio di triple, alcune anche forzate da parte di Mei soprattutto (13 p.ti), ma le spaziature in campo erano buone, quindi triple sì ma non cercate a tutti i costi: costruite, volute, preparate anche con pazienza e sfruttando anche l’insipienza dell’Urbe.
Ora si pensa alle prossime gare in casa ACEA ma è limpido come il sole che qualcosa dunque non stia funzionando più come dopo il bel match vinto vs Siena, l’assenza di Meini pesa ma in questo campionato di A2 serve grinta, cattiveria e decisione forse anche prima dei giochi da eseguire in campo. Il fioretto serve ma non è indispensabile, non ci sono squadre imbattibili ed occorre sempre dare il massimo, Latina questa sera lo ha dimostrato: umiltà, grinta e dedizione, ecco cosa serve per far bene in questo campionato.
Ed ora in casa ACEA il futuro è complesso con davanti ben quattro gare abbastanza dure: domenica a Scafati contro la Givova, poi nell’anno nuovo in casa contro Casale Monferrato a chiudere il girone d’andata per poi andare a Tortona per cominciare il girone di ritorno, infine Ferentino al Pala Tiziano, un ciclo niente affatto morbido che però ci darà la reale dimensione di questo team che questa sera avrebbe dovuto vincere anche per questo motivo, invece la clamorosa L che sconcerta nelle modalità. Come sconcerta la lite molto evidente tra Caja e Voskuil durante un timeout nel convulso quarto periodo, quando Roma stava cercando di rientrare in scia dopo aver perso nuovamente il contatto con Latina svanito l’effetto del Maresca’s Show. Bisogna azzerare e ripartire altrimenti il cammino rischia di farsi di nuovo arduo e complicato.
La cronaca
Primo periodo, quintetti classici per le due squadre. Latina parte con Tavernelli, Mei, Ihedioha, Stanback e Mosley mentre Caja schiera ovviamente Bonfiglio (Meini ancora ai box), Voskuil, Callahan, Olasewere e Maresca. Inizio non certo a 100 all’ora, difende un po’ sonnacchiose visti anche gli spalti poco gremiti. Latina è essenzialmente Stanback mentre Roma fa segnare un po’ tutto il quintetto, salvo vedere una bella bimane di Mosley su assit di Mei. Al 4′ 10-6 per l’ACEA quando Mosley viene sanzionato del primo fallo del match, intensità belluina, vero? Sempre Stanback, risponde al ferro Bonfiglio, 12-8 ma di fatto il match non sembra essere cominciato, ritmi decisamente lenti, Mei scalda i suoi con la prima tripla e con la difesa di Roma a guardare…Maresca ribadisce al ferro, la difesa nerazzurra si buca facilmente perché Mosley non presidia come dovrebbe il pitturato, 14-11 e con il Capitano che si becca anche un fallo contro. Latina ribadisce la sua pericolosità dalla lunga, sempre Stanback ed è 14-14, Caja lo panchina per eccesso di relax proprio sull’ala pontina che ha tirato con tutto il tempo del mondo. Maresca al vetro, 16-14 ma la sensazione è che Roma stia un po’ giocando con il fuoco, se Latina s’infuoca…Altra tripla dei pontini (cvd), primo vantaggio degli ospiti 16-17 all’8′. Ancora Pastore da fuori per i pontini, buon per Roma che è un long-two ma la Benacquista quando ha spazio tira, evidente e risaputo. Tagliabue per Mosley, Benetti per Olasewere ed è proprio l’ex-V Nere che raccatta dalla spazzatura una palla vagante, si chiude con Tagliabue che la mette dentro e si chidue sul 18-21 per gli ospiti che stanno giocando il loro basket, essenziale e senza fronzoli. Roma pare addormentata, pare..
Secondo periodo, Caja lancia Leonzio come play e Casagrande, l’ala stessa si procura due liberi ed è 2/2 ma Roma dorme ancora sonni profondi dietro, Mei ne approfitta con tripla e fallo (Leonzio smemorello in fase difensiva), 20-25 al 11′ per poi divenire 20-27 perché Leonzio fa una mezza schifezza sul perimetro, ringrazia Tavernelli che vola in contropiede servendo poi Pastore, Caja chiama tempo, i suoi dormono e non poco, -7 e non sembra che Latina abbia dovuto fare una gran gara per avere questo meritato vantaggio. Casagrande la mette da fuori al rientro in campo, 22-27 ma la stessa ala poi commette una grossa ingenuità, Mei lo supera in entrata e lui decide di abbatterlo, antisportivo che la guardia pontina concretizza con i due liberi, nel possesso successivo (c’è Veccia in campo per Gramenzi), Latina sciupa il possesso. L’ACEA però non va, Voskuil da quasi un cioccolatino a Benetti sotto canestro ma la palla scivola dalle mani del giocatore romano, intanto Pastore ne mette un’altra da tre, 22-32. Voskuil lenisce il distacco a modo suo, 24-32 ma serve cambiare marcia, soprattutto in difesa dove la Virtus non riesce proprio ad arginare il buon giro-palla degli avversari. Olasewere si guadagna due liberi, poi segnali di vita in difesa, Casagrande ruba una palla e vola a canestro ma viene fermato da Tagliabue, solo uno su due ed è 27-32. Ora che l’ACEA difende meglio Latina tira peggio, Tagliabue però va ancora da due nel cuore dell’area. Voskuil si scuote: prima una tripla e dopo una rubata con canetro su Tavernelli, 32-34 e stavolta è Gramenzi che deve chiamare tempo, Roma sta prendendo le misure in difesa e Tavernelli con Veccia e Pastore faticano a vedere la luce. Al rientro in campo Caja ordina zone-press, Pastore sgancia un airball, Roma parte in contropiede e sull’errore (l’ennesimo…), da tre di Voskuil, Olasewere converte a canestro, parità e gap colmato. Tavernelli fa una tripla delle sue, bravissimo perché senza ritmo, dall’altra parte del campo invece c’è Olasewere che questa sera sembra aver capito il senso della sostanza, due liberi ancora per lui. Stanback continua il bombardamento dalla lunga, tripla ed è 36-40. Bonfiglio si procura due liberi, solo uno su due ma c’è uno Stanback monumentale, Voskuil non lo tiene affatto al tiro e Latina riguadagna due possessi di vantaggio, 37-42. Liberi per Voskuil che fa 2/2. Ultimi possessi, Mei fa una sorta di miracolo tirando ad una mano da tre e la mette dentro…Olasewere si porta a casa anche il ferro, 41-45 ma all’ultima frazione del possesso finale ancora tripla con Mei, 41-48. Niente da dire, Latina sta giocando bene ma non sta facendo nulla di particolarmente eccellente se non una grande percentuale da tre che gratifica la fase offensiva di tutto il team. Roma paga un approccio difensivo ai limiti del dormiente e l’assenza in attacco di Callahan che sta ancora al palo come punti realizzati.
Terzo periodo, identici startin’ five per le due squadre al rientro ma ci si aspetta un approccio difensivo differente da parte di Roma rispetto all’avvio. Ihedioha, assente come Callahan alla voce “punti” spara una tripla sul ferro, Olasewere lanciato però vede proprio il recupero del connazionale di origine e perde palla e due punti fatti…Poi ne combina una delle sue, Benetti per lui subito in campo. Tavernelli si “beve” letteralmente Voskuil, fallo anche del danese e sono di nuovo +10 per Latina. Callahan si sblocca dalla lunga, 44-51 con Roma che pressa tutto campo. Mosley aleyoop ad una mano, risponde Benetti, solo…46-53 al 23′. Anche Ihedioha la mette da fuori da due, troppo spazio lasciatogli. Voskuil dal rimbalzo ma Mei buca la difesa di Roma in penetrazione però poi s’accascia per crampi, entra Veccia per lui, appare dolorante quando rientra. C’è ora Pastore per per Tavernelli ed Ihedioha mette anche la tripla, max vantaggio che diventa ancora più pingue con l’ennesima tripla stavolta di Stanback, 48-62 con Caja che deve chiamare tempo ma la sua Virtus è decisamente spenta in attacco. Al rientro Leonzio mette una tripla che fa respirare Roma ma la rimette anche Ihedioha dalla lunga, pigro recupero di Olasewere. Al 26′ la Benacquista è in controllo totale del match, il nigeriano di Roma commette anche un fallo in attacco. Per fortuna della Virtus Mosley manda sul ferro un rimbalzo, Leonzio si procura due liberi e la Virtus risale a -12. Ma l’attacco di Roma non da la sensazione di poter produrre quello sforzo che servirebbe per ribaltare la gara, in difesa ora si ringhia di più ma ad esempio Maresca non si accorge che i 24” per tirare son scaduti…Tavernelli al ferro nel deserto della difesa romana schierata. Sempre il play nerazzurro ora dalla lunetta, 56-69 al 28′. Latina sogna il colpaccio, Pastore fa due su due ai liberi grazie ad una ingenuità di Casagrande che lo spinge però con l’ACEA in attacco e con la guardia pontina in possesso di palla. Non va, Roma questa sera si sta spegnendo, Maresca cerca di scuotere anche un Pala Tiziano soporifero con una tripla ed un canestro su rubata di Casagrande ma siamo sempre a +10 Latina, si chiude il periodo sul 61-71.
Quarto periodo, ancora Maresca, mini parziale aperto di Roma timbrato da lui, 63-71 (7-0). Ancora il Capitano va a segno, Gramenzi teme il rientro dell’Urbe e chiama tempo sul 65-71 al 31′, almeno una reazione di orgoglio. Al rientro in campo Ihedioha spara la palla in tribuna cercando Mosley ed è sempre lui, Giuliano Maresca, che si carica la squadra, buono e libero che però non va, comunque adesso solo 4 punti separano le due squadre, 67-71 (11-0 di parziale aperto). Maresca è in trance, esagera con una tripla ma ora Latina è in difficoltà, recupero di Casagrande ed è 69-71 al 33′ e gara riaperta. Gramenzi ha il suo quintetto migliore in campo ma l’ACEA adesso è una furia, Ihedioha cerca un entrata ma subisce fallo, lunetta ed è 0/2 ma l’ACEA non ne approfitta, Bonfiglio buca la tripla. Adesso sul ferro di Roma sembra esserci un tappo, Mei non ripete il miracolo del primo tempo e Maresca, ancora e sempre lui, impatta dentro l’area, 71-71 e parziale da 15-0 di Roma ancora aperto. Franco Gramenzi richiama tempo, i suoi sembrano intimoriti da tanta veemenza ma al rientro Pastore centra l’ennesima tripla, 71-74 solo che non ha fatto i conti con Maresca, 74-74 e tripla pure per lui!!! Ma il Capitano, protagonista di questo incredibile recupero, commette il quarto fallo e deve uscire, entra Voskuil e siamo al 35′. Tavernelli buca la tripla, poi Bonfiglio perde palla, lancia Ihedioha che subisce fallo in entrata, ma solo uno su due, poi Callahan si fa stoppare al tiro e sempre l’italo-nigeriano la mette da tre, Caja chiama subito timeout con siparietto teso con Voskuil, rientra Maresca proprio per lui che però buca stavolta da dentro l’area. Leonzio buca l’ennesima tripla della gara ma Mosley non perdona da sotto, 74-80 e la montagna per Roma è di nuovo da scalare. Triplo cambio per Caja, riecco Olasewere, Voskuil e Bonfiglio per gli ultimi scarsi tre minuti ma Latina è di nuovo a +8, 74-82. Roma si è spenta di nuovo, Maresca perde palla nel tentativo di passare un assist ad Olasewere, per fortuna di Roma Mosley fa 0/2 dalla lunetta e Maresca si rimette in cattedra ma certo che se Voskuil si ricordasse di difendere, Veccia da solo lo fa fesso, 77-84 a 100” dal termine. E Tavernelli invece fa 2/2 dalla lunetta, gara finita? Callahan vuole crederci, 79-86 a 60” esatti dal termine ma la montagna è di nuovo alta, molto alta da scalare per la Virtus Roma, infatti l’impresa non riesce e Latina vince la sua prima, storica gara al Pala Tiziano e si regala un Natale da favola!!
Sala Stampa
https://soundcloud.com/fabrizio-noto-2/franco-gramenzi-acea-virtus-roma-benacquista-latina-79-86wav
https://soundcloud.com/fabrizio-noto-2/attilio-caja-acea-virtus-roma-benacquista-latina-79-86wav
ACEA Virtus Roma-Benacquista Latina 79-86
Parziali: 18-21; 23-27; 20-23; 28-15
Progressione: 18-21; 41-48, 61-71; 79-86
MVP: tutto il team nerazzurro merita un grosso elogio ma Riccardo Tavernelli ne fa 23, guida i suoi con 6 assist e dice 26 di valutazione. Dalla parte opposta Capitan Maresca commuove da solo, 27 p.ti ma non basta.
WVP: Gabriele Benetti questa sera delude, -3 di valutazone la dice tutta.
Fabrizio Noto/FRED