Penultimo impegno del 2015 in vista per la Roma Gas & Power Eurobasket, che, distanziate di quattro giorni l’una dall’altra, riceverà al PalAvenali prima Maddaloni e poi Fondi, nell’anticipo dell’ultima di andata. Entrambe le prossime avversarie sul cammino della capolista hanno appena quattro punti a testa in classifica, da questo punto di vista l’ostacolo mentale peggiore sul cammino di una squadra che, pur avendo profuso un grande sforzo in questi primi tre mesi di stagione, non può ancora permettersi rilassamenti:
“Il rischio più grosso è potenzialmente quello di sottovalutare le nostre avversarie guardando la classifica, – conferma Duilio Birindelli – ma sappiamo che non ce lo possiamo permettere anche perché, soprattutto Maddaloni, è un quintetto che sulla carta ha delle qualità superiori alle sole due vittorie finora conquistate”.
In effetti, almeno nel suo quintetto, il roster a disposizione di Giovanni Monda avrebbe tutte le carte in regola per tirarsi fuori dalla difficile situazione di classifica, ma siamo quasi alla fine del girone d’andata e questa reazione, almeno nei risultati, i kalatini ancora non l’hanno avuta:
“Dal canto nostro dobbiamo continuare ad insistere tanto sulla difesa, che è stato il nostro punto di forza in queste prime dodici partite – prosegue il trentunenne nato a Rufino – ed avere lo stesso atteggiamento umile che abbiamo mostrato ogni qualvolta ci siamo trovati di fronte ai favori del pronostico”. E’ quanto accaduto anche domenica scorsa sul difficile parquet di Viterbo, dove la Roma Gas & Power ha concesso appena 50 punti e letteralmente “rimbalzato” fin da subito, anche fisicamente, l’avversario.
“Siamo scesi in campo con la giusta concentrazione ormai consapevoli quasi tutti di quel che dobbiamo fare per renderci utili – conferma l’ex Agropoli – alla causa, sapendo che la squadra è lunga e non per forza l’azione giusta può significare mettere a segno due punti, ma anche un assist o un recupero difensivo che dia la carica a tutta la squadra”.
L’ala che ha già vinto il campionato con Massafra ed Agrigento e perso di appena un punto la prima finale per la A2 lo scorso anno con la canotta dell’Agropoli è, da questo punto di vista, l’emblema del giocatore cui le statistiche, almeno nei punti segnati, (6.8 pti in poco più di 21 minuti di utilizzo medio) non esprimono assolutamente appieno l’impatto sul campo, finchè non si analizzano anche le altre cifre, che parlano di 5.7 rimbalzi e ben 2.3 assist per gara, non pochi per un giocatore di due metri, ma con le mani e la testa di un playmaker “aggiunto”:
“Sapevo che avendo davanti nello stesso ruolo, pur con caratteristiche diverse, giocatori importanti come ad esempio Righetti – prosegue Birindelli – dovevo ricavarmi spazio anche attraverso altre giocate che magari non finiscono sul tabellino, ma è una situazione (da sesto uomo, ndr) che ho già vissuto in passato e di cui capisco l’importanza, soprattutto se serve spingere la squadra il più lontano possibile”:
Da questo punto di vista l’ostacolo maggiore potrebbe essere la necessità di mantenersi sempre lucidi e freddi, non abbassando mai la guardia e ritrovando ogni partita gli stimoli contro avversari pronti a moltiplicare gli sforzi per battere la capolista:” Non dobbiamo mai perdere la “fame” di vittorie, provando ad alzare ulteriormente i nostri standard – conclude il numero 20 dell’Eurobasket – perché sappiamo che confermarsi ad alti livelli è ancor più complicato rispetto ad averli raggiunti, ma pur avendo ancora enormi margini di miglioramento, questo gruppo ha l’umiltà e lo spirito di sacrificio per poter arrivare lontano”.
Parola di un guerriero abituato a giocare sempre le fasi più calde e decisive di ogni stagione.