Un grande primo tempo difensivo, orgoglioso, duro non basta all’Olimpia ridotta a una rotazione di otto giocatori. L’Olimpia ha tenuto l’Olympiacos (una sola sconfitta in Eurolega, dopo un supplementare a Vitoria) a 25 nel primo tempo ed era ancora pari all’inizio del quarto. Ma 48 punti concessi nel secondo tempo, in cui falli e fatica sono emersi prepotentemente, sono stati troppi per una squadra con un potenziale offensivo limitato dall’assenza del capocannoniete Gentile e di Milan Macvan. Probabilmente il miglior momento è coinciso con la sfuriata di Oliver Lafayette, due triple consecutive, all’inizio del terzo che sembrava poter generare un vantaggio consistente ma l’Olympiacos ha preso ritmo con il suo gioco dentro-fuori e ha vinto 73-63.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia gioca quattro minuti difensivamente sensazionali, forza l’Olympiacos a prendere cattivi tiri e genera due infrazioni di 24 secondi consecutive. Non capitalizza inizialmente, ma poi arrivano due triple, di Cinciarini e Jenkins, portano l’EA7 avanti 8-2 e Coach Sfairopoulos chiama time-out. L’Olympiacos sempre arroccato alla sua difesa rientra a quota otto dopo una disattenzione che costa la schiacciata di Milutinov. La reazione dell’Olimpia è forte, con una penetrazione di Cinciarini e una tripla di Jenkins. E’ di nuovo più cinque sul 13-8 poi Strawberry segna un tiro libero, Printezis il suo classico tirino ravvicinato mentre ad Hummel esce una tripla solitaria dall’angolo. Sulla sirena Printezis segna da tre il primo sorpasso Olympiacos proprio alla fine del primo periodo, 14-13. La partita è una battaglia difensiva. L’Olympiacos prende tre punti di vantaggio sul settimo punto consecutivo, senza errori, di Printezis. L’Olimpia tiene in difesa e poi si sblocca in attacco. Cinciarini in entrata, Jenkins dalla linea per il pareggio. Jenkins gioca un grande primo tempo, segna 12 punti, mette un’altra tripla. Quando segnano in sequenza Simon e Cinciarini da tre l’EA7 costruisce un vantaggio massimo di otto punti sul 29-21, anche quando si accende con una tripla da fermo Lojeski. Un errore difensivo e due tiri liberi di Hackett permettono all’Olympiacos di avvicinarsi alla fine del primo tempo sul 29-25 per l’Olimpia.
IL SECONDO TEMPO – Oliver Lafayette va in quintetto e segna subito due volte da tre. Il vantaggio torna a sette punti ma dura poco perché l’Olympiacos (2/10 da tre nel primo tempo) segna subito dall’arco con Athinaiou e Mantzaris, forza l’Olimpia in bonus, usa l’esperienza di Printezis e con 16 punti in cinque minuti vola via 41-37 (gioco da tre di Mantzaris). Ma l’Olimpia gradualmente cresce anche in attacco, torna a difendere forte. Con un’entrata di Simon e un contropiede chiuso da Hummel torna avanti. McLean gioca un grande quarto da sette punti, tanti in una gara così. Sul più tre l’Olimpia però non chiude un contropiede e l’Olympiacos impatta con una tripla di Strawberry. 48-48 alla fine del terzo. Il quarto periodo è ancora una battaglia. L’Olympiacos prova a scappare, l’Olimpia stanca e con problemi di falli (tre Jenkins e quattro Lafayette quando Coach Repesa chiama time-out a 7’38 dalla sirena, sotto di due). Sul meno due, Hummel sbaglia una tripla in solitudine dall’angolo mentre Athinaiou sul possesso seguente la mette e apre cinque punti tra le due squadre. Kruno Simon con un grande giro e tiro accorcia a tre ma poi Strawberry, con difesa e attacco, produce il parziale che lancia l’Olympiacos sul più nove, 60-51. L’Olimpia prova a restare aggrappata alla gara, ci sono una tripla sfortunata di Simon, poi un lungo due di Hummel e un jumper di Barac ma la difesa che aveva giocato un primo tempo irreale alla lunga paga la stanchezza e le rotazioni corte. Il margine finale è penalizzante ma non cambia la sostanza.
COSA PUO’ SUCCEDERE – L’Olimpia è due vittorie dietro Cedevita ed Efes. Ha bisogno di vincere tutte e due le gare rimanenti per restare viva, ma quella di venerdì prossimo a Zagabria va vinta ribaltando lo scarto di nove punti della partita di andata. Ci riuscisse l’Olimpia si qualificherebbe battendo Limoges e in coincidenza della sconfitta del Cedevita nell’ultimo turno.