Pistoia, 29 novembre 2015 – Tre minuti al termine, Pistoia è in rimonta e sotto di due. Palla contesa tra Stefano Gentile e Ronald Moore, mentre tutti si aspettano il fischio di palla contesa, con conseguente possesso per Pistoia, il play ospite rifila un evidente colpo proibito allo USA. Ne segue un piccolo parapiglia ed è necessario ricorrere all’instant replay, al termine del quale la terna, incredibilmente, decide di espellere due giocatori della panchina di casa, Lombardi e Knowles, colpevoli di essere entrati in campo a sedare gli animi, mentre non prende alcun provvedimento nei confronti di Gentile junior, a cui evidentemente vanno fatti i complimenti ed a cui andrà assegnato il premio sportivo dell’anno. Evidentemente nel replay il colpo proibito è magicamente sparito. Si passa dunque da un chiaro possesso per Pistoia ad una situazione di tiro libero e rimessa per Reggio, che prende definitivamente il largo e non viene ripresa più.
Un vero peccato, sarebbe stato bello scrivere di una Pistoia quasi eroica che, perso Czyz durante il riscaldamento per un risentimento alla schiena, nonostante le precarie condizioni di Kirk e Knowles, quest’ultimo in particolare in campo solo per onor di firma, è uscita sconfitta a testa alta dopo aver dato tutto.
Di più, il bravo cronista, quello serio e professionale, dovrebbe essere effettivamente capace di parlare del cuore di Pistoia, del debutto del giovane Di Pizzo che non sfigura nel duello impari con Lavrinovic, dei minuti di qualità di Severini e Lombardi, degli attributi infiniti del gruppo pistoiese che non molla mai nonostante tutto.
Sarebbe bello tessere le lodi di Kaukenas, fuoriclasse infinito ed immortale, che mezzo palazzo ha voluto applaudire tutte le innumerevoli volte in cui ha fatto male alla squadra di casa, almeno fino a quando le continue ed indecifrabili chiamate arbitrali non hanno esacerbato gli animi.
Sarebbe bello, ma non è possibile proprio in nome di quell’onestà intellettuale che solitamente viene messa a rischio quando ci si lamenta del metro arbitrale. Per una forma di rispetto verso chi legge, quello stesso rispetto che è stato fatto mancare ai 4mila del PalaCarrara, non si può fingere di non aver visto, per dirne una tra le tante, Veremeenko e Lavrinovic picchiare come fabbri Alex Kirk per non permettetgli di giocare come sa. In particolare Veremeenko, raggiunto il quarto fallo personale, ha continuare a fare ciò che ha voluto senza che nessuno si sia permesso di sanzionarlo col quinto personale.
Ma la lista del piangina, come si chiama in Toscana quello che non accetta la sconfitta e si lamenta, potrebbe essere davvero molto lunga ed allora è meglio finirla qui e passare alla sala stampa.
SALA STAMPA
Esposito
“Purtroppo durante il riscaldamento si è bloccato Czyz, ha avuto il colpo della strega, il ragazzo ha dato anche disponibilità a provare ma non riusciva nemmeno a stare seduto. I ragazzi tuttavia non si sono demoralizzati e dagli under 19 a chi ha dovuto giocare fuori ruolo hanno dimostrato voglia e intelligenza. Se abbiamo 12 punti è perchè i ragazzi se la sono sudata in palestra, oggi però alcune situazioni si sono verificate grazie ad eventi non cestistici. Avevamo una barca che faceva acqua per via delle rotazioni scarsa, ci è stata tolta anche qualche gomma da masticare nei buchi che eravamo riusciti a trovare ed è diventato troppo complicato. Sull’episodio finale, Knowles è entrato in campo e Lombardi è andato a spiegargli che non si poteva protestare; il regolamento andrebbe applicato sempre, ma siamo in Italia e quindi succede anche questo. Dispiace perchè fai sacrifici e vedi tutto svanire per situazioni quantomeno dubbie. Vorrei che lo scriveste chiaro, noi vogliamo salvarci e non vogliamo dare fastidio a nessun, lassù in vetta, ma l’importante è che non li creino a noi. Non voglio attaccare nessuno, ma vogliamo essere rispettati per i sacrifici che facciamo. Noi corriamo al riparo quando commettiamo errori, spero che gli altri facciano altrettanto. Reggio Emilia ha giocato una buona partita, in alcuni momenti ci ha messo in difficoltà, ma ovviamente è una squadra costruita a vincere anche a Pistoia; siamo riusciti a metterli in difficoltà fino all’ultimo secondo, peccato e da martedi si lavorerà per cercare di vincere a Torino”
Menetti
” Il metro arbitrale non voglio giudicarlo perchè secondo me non hanno inciso le decisioni arbitrali.”
La conferenza stampa del coach di Reggio Emilia va avanti in un’analisi approfondita dei motivi tecnici e tattici che hanno permesso agli ospiti di espugnare Pistoia, ma il sottoscritto si alza e se ne va. Se da un lato è legittimo che Menetti pensi ciò che preferisce sulla partita, dall’altro è un mio diritto risparmiarmi la sensazione di esser preso per i fondelli.
Giorgio Tesi Group Pistoia – Grissin Bon Reggio Emilia: 77-80
Parzlali (25-16: 20-27; 15-21; 17-16)
Progressione (25-16; 45-43; 60-64; 77-80)
MVP: Kaukenas: superata la tentazione di scrivere Paternicò, Rimantas Kaukenas resta un giocatore immortale, un fuoriclasse infinito ed una goduria per gli occhi di tutti noi appassionati
Luca Cipriani