Una vittoria tranquilla, una serata senza eccessivi patemi, due punti in classifica: ne aveva un bisogno disperato l’Obiettivo Lavoro Bologna a poche ore dalla drammatica (sportivamente parlando) notizia dell’assenza di Allan Ray che si prolungherà per altri due mesi, in seguito all’operazione di pulizia del menisco a cui si sottoporrà lunedì. Una vittoria anche più agevole del previsto, contro una Avellino, però, anche più incerottata della Virtus.
Gli uomini di Valli hanno fatto corsa di testa da subito, montando in sella alla partita e non scendendoci più, toccando il +21 e poi rilassandosi e non facendosi mancare un momento di tensione, con i Lupi avellinesi tornati a -5. Lì, però, è tornata la presenza dominante di Dexter Pittman che ha risolto i giochi. Il centro bolognese è stato nettamente il migliore dell’incontro, in ombra nei primi 20 minuti, ma poi assolutamente incontenibile nel finale: 11 punti nell’ultimo quarto, 16 nel secondo tempo. Coach Sacripanti non ha mai trovato armi per limitarlo, ne alchimie tattiche per almeno contenerlo e lui ha sguazzato, finalmente cercato con continuità per i compagni, che fino a quel punto lo avevano un pò dimenticato, avendo trovato con costanza la via del canestro battendo altre strade.
Altre notizie positive da Rod Odom, che in casa sta cominciando ad avere un impatto costante e un rendimento importante, mentre in trasferta ancora stenta. Per lui partita opposta a quella di Pittman, con 11 dei suoi 14 punti nel secondo e poi un pò trascinato dall’inerzia della gara da lì in poi, ma comunque una presenza positiva per Valli e lo staff bianconero. Così come ha risposto presente Penny Williams, che continua a giocare con la spada di Damocle del taglio che pende sulla sua testa, anche se ora la sua “data di scadenza” è stata spostata avanti di due mesi, proprio per i problemi di Ray. Per l’ex Agrigento cose discrete in attacco senza strafare e buona presenza generale all’interno del match, cosa non scontata, viste le premesse.
Più difficoltoso il secondo match in casacca bianconera, invece, per Courtney Fells, dopo l’ottimo esordio di Varese. Partita iniziata male con un tentativo di schiacciata malamente sbagliato e da lì sempre più in salita, anche forse per un pò di voglia di strafare e deliziare il pubblico dopo le ottime cose dell’esordio. Bene i soliti volenterosi Mazzola (10 punti e 9 rimbalzi) e Vitali, che non hanno risparmiato come sempre una stilla d’energia.
Avellino, dal canto suo, ha pagato a caro prezzo l’assenza di playmaker a roster. Questo ha portato a un semi anarchia offensiva che ha generato miriadi di palle perse (21 di cui 9 nel solo primo quarto) e cattive scelte di tiro. Sacripanti ha provato a inventarsi Acker come portatore di palla, ma i risultati sono stati da subito deleteri con 4 palle perse in sequenza e da lì il solo James Nunnaly è riuscito a salvare la pellaccia, giocando un’ottima gara offensiva.
Buone cose anche da Benas Veikalas, che è stato una spina nel fianco nella arcigna difesa virtussina. Il lituano ha colpito con frequenza da tre, rimanendo ben presente anche nelle altre fasi di gioco (5 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assists), ma questo non ha smosso troppo l’ago di una squadra che stasera è davvero difficile da giudicare (rotazione a 7 più qualche scampolo di campo per Severini).
La gara, come detto, si è messa subito in discesa per Bologna, partita 12-4 con buone cose di Williams. Le difficoltà di Acker hanno ampliato la sensazione di superiorità bolognese che, passata qualche difficoltà in attacco, in apertura di secondo quarto hanno messo la sesta, fuggendo addirittura sul +20 (34-14), trascinati da un eccellente Odom, autore anche della tripla sulla sirena che teneva il tabellone sul 45-31 V Nere al 20°.
Nuovo allungo e massimo vantaggio Virtus in apertura di ripresa (52-31) e classico errore di alzare il piede dal gas troppo presto. Nunnaly e Veikalas fanno andare nei matti Giorgio Valli, che vede lentamente gli ospiti rientrare in gara. -15, -12, -9 al 30° (60-51), con la grazia di uno 0/2 dalla lunetta di Blums.
Rimonta irpina spinta fino al -5 (60-55), quando un pò per spia rossa sull’indicatore dell’energia della Sidigas, e molto per il rientro in campo di Dexter Pittman in versione dominatore dell’area, Bologna riesce a risolvere i suoi problemi e le proprie insicurezze con la palla in cassaforte al proprio pivot. Appoggi al tabellone, schiacciate, quanto basta per tornare a vedere a tabellone tra se e gli avversari quella doppia cifra di vantaggio che fa giocare tutti più sereni. Da lì al +15 finale è tutto anche troppo facile. Bologna aggancia Avellino a quota, e abbandona quello scomodo ultimo posto.
OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA – SIDIGAS AVELLINO 81-66
Parziali: 19-11; 26-20; 15-20; 21-15;
Progressione: 19-11; 45-31; 60-51; 81-66;
MVP: Dexter Pittman, risolve i problemi della Virtus nel momento più difficile. L’unica cosa che riesce a limitarlo sono i falli. Doppia doppia per lui: 20+10 rimbalzi.
WVP: Assente ingiustificato in casa Scandone, Ivan Buva toppa la partita in cui Avellino avrebbe avuto bisogno di tutti al 100% di rendimento (3/10 al tiro, 3 palle perse).
Nicolò Fiumi