Nel gruppo A, rimane in compagnia di Trento, in vetta al girone, Bilbao, che liquida agevolmente tra le mura amiche Bonn. Gli spagnoli di Sito Alonso giocano con tranquillità sfoderando una sontuosa prova offensiva: 95 punti col 50% dal campo, con Clevin Hannah miglior realizzatore a quota 23 punti, seguito da Alex Ruoff a 15 e Alex Suarez a 14 punti. Vantaggi in doppia cifra già dal secondo quarto per Bilbao, mantenuti poi per tutta la gara, in cui Bonn non è mai riuscita ad essere veramente pericolosa. Per i tedeschi miglior realizzatore Eugene Lawrence, in doppia doppia con 16 punti e 10 assists. Anche l’Olimpia Lubiana vince ancora, agganciandosi al treno delle terze. Gli sloveni, dopo una pessima partenza (15-28 a fine primo quarto), recuperando il bandolo della matassa e travolgono Nanterre (63-37 il parziale dal secondo quarto in poi). Partita a tutto tondo per Miha Lapornik nell’Olimpia, che chiude con 16 punti, 7 rimbalzi, 3 assists e altrettanti recuperi, mentre nei francesi il migliore è Mykal Riley, che chiude con 24 punti e 10 rimbalzi.
Olimpia Lubiana (6) – JSF Nanterre (6) 78-65
EWE Oldenburg (6) – Dolomiti Energia Trento (10) 80-93
Dominion Bilbao (10) – Telekom Bonn (4) 95-80
Nel gruppo B, gran colpo di Ludwigsbrug che vince in casa contro Gran Canaria dopo un tempo supplementare. I tedeschi non riescono a ribaltare il -20 dell’andata, ma sono ora in testa al gruppo insieme proprio agli spagnoli (qualificati matematicamente alla seconda fase). La squadra di John Patrick ha dimostrato di nuovo di essere un avversario ostico per chiunque, a maggior ragione tra le proprie mura. Gran Canaria è riuscita a mandare la gara al supplementare, dopo aver inseguito per tutti i 40’, grazie a una tripla di Bran Newley. Ma nel prolungamento è ripreso il copione favorevole a Ludwigsburg, che è subito partita con un 7-0 di parziale indirizzando definitivamente l’incontro. Tekele Cotton (20 punti) e il solito Mustapha Shakur (19) sono stati i trascinatori, mentre per l’Herbalife grande prova di Kevin Pangos con 31 punti e 6 assists. Abbandona, invece, la competizione l’Enel Brindisi, che ancora non è matematicamente eliminata, ma con la sconfitta di Le Mans (arrivata con tante assenze e molti minuti per Cardillo e Marzaioli) ha mandato il chiaro segnale di aver riposto ogni sogno di gloria. Gli uomini di Bucchi in Francia hanno perso senza poter opporre grande resistenza, nella gara tra le ultime due del girone, che cercavano i punti per provare a rimanere in corsa nel tentativo di agganciare il quarto posto. I padroni di casa si sono staccati negli ultimi 5’ dove la panchina corta di Brindisi ha fatto emergere la stanchezza dei pugliesi, con Le Mans che ha potuto dilagare comodamente. Doppia doppia da 16+15 per Mouphtaou Yarou per i francesi, 11 di Cournooh e Kadji per l’Enel ferma a 45 punti complessivi.
MHP Ludwigsburg (10) – Herbalife Gran Canaria (10) 92-89
Le Mans Sarthe (4) – Enel Brindisi (2) 66-45
Grissin Bon Reggio Emilia (8) – Alba Berlino (8) 74-71
Nel girone C, chiude i conti Valencia, che continua a rimanere imbattuta (non solo in Eurocup, ma anche nella propria stagione: 14 partite, altrettante vittorie) violando con una prestazione sontuosa il campo insidioso del CAI Saragoza, reduce dal cambio di allenatore in settimana. I valenciani stanno davvero giocando grande pallacanestro, sinuosa in attacco e aggressiva al punto giusto in difesa. La punta di diamante è stata ancora Justin Hamilton che ha chiuso con 20 punti e 9 rimbalzi, ma attorno a lui ha girato alla perfezione tutta la squadra, con in particolare la coppia di esterni Diot (15 punti)- Rafa Martinez (13). Saragoza non ha demeritato, ma, finita sotto di 10 all’intervallo, non è riuscita a reagire per tentare la rimonta. 13 i punti di Henk Norel e Halil Kanacevic. Continua, invece, la rimonta dello Spirou Charleroi, che vince 77-76 in Germania contro Ulm, che ora dista solo 2 punti (anche se ha il vantaggio dello scontro diretto avendo vinto in Belgio di 6). Charleroi ha sempre comandata la partita, trascinata da un’altra grande serata di Billy Baron, che chiuderà con 31 punti, 9/16 dal campo e 6 assists per i compagni. Inutile per il Ratiopharm l’altrettanto ottima prova di Augustine Rubit: 28 punti e 11 rimbalzi con 12/16 dal campo.
CAI Saragoza (8) – Valencia Basket (14) 76-84
Ratiopharm Ulm (6) – Spirou Charleroi (4) 76-77
SLUC Nancy (2) – Reyer Venezia (8) 62-71
Resta fluida la situazione nel girone D, con Kazan che torna in testa dopo la vittoria casalinga col Banvit Bandirma. Buona prestazione della squadra russa che domina il primo tempo, prendendo 15 punti di vantaggio e poi gestendo con tranquillità il secondo tempo. Protagonista Quino Colom, che chiude con 23 punti, 5 rimbalzi e 5 assists per 35 di valutazione, così da far passare in secondo piano una delle prime serate storte nella competizione di Keith Langford (9 punti con 3/12 dal campo). Per il Banvit si salva Courtney Fortson, con 14 punti, 7 rimbalzi e 7 assists (ma 4/15 al tiro). Rimane in scia il Trabzonspor, che vince in casa contro lo Steaua Bucarest, allargando da subito il divario in doppia cifra abbondante con una buona prova offensiva. La difesa ha tenuto a bada un attacco rumeno spuntato (24/60 complessivo al tiro), e gestito così con comodità il secondo tempo. 16 i punti di Andrija Stipanovic in un attacco che produce 21 assists su 30 canestri complessivi. Nello Steaua 15 di Gerald Lee. Si stacca, invece, proprio dall’Unics l’Aris di Salonicco, travolto a Podgorica dal Budcnost, che parte con primo quarto da 24-6 che segna l’incontro e manda, praticamente, sotto la doccia con 30’ d’anticipo i greci che non riescono mai a reagire. Protagonista in positivo Suad Sehovic con 17 punti e 8 rimbalzi, in negativo Okaro White per l’Aris: per l’ex Virtus Bologna 0/11 al tiro e -10 di valutazione.
Unics Kazan (10) – Banvit Bandirma (6) 78-69
Buducnost (6) – Aris Salonicco (8) 75-56
Trabzonspor (8) – Steaua Bucarest (4) 82-67
Nel girone E conquista la qualificazione matematica alla seconda fase lo Zenit San Pietrbourgo, che vince largamente in Grecia contro il PAOK, dominando i quarti pari (53-25 il parziale di secondo e ultimo quarto) e mantenendo così la vetta solitaria della classifica. I russi comandano grazie alla super prestazione di Ryan Toolson, che spara 29 punti con 7/12 da tre punti, mentre, dall’altra parte, il PAOK di squadra si ferma a 4/19 da dietro e stecca pure dalla linea della carità, dove registra un tutt’altro che memorabile 14/27, con Schortsiantis protagonista al contrario con 3/10 dalla linea (17 punti per lui ma con 7/15 al tiro). In scia allo Zenit rimane Saratov, che batte in casa un Besiktas sempre più in caduta libera. I turchi continuano ad essere la peggior difesa del torneo e concedono 93 punti anche in questa occasione, rendendo nulli gli 83 punti realizzati. Dopo una buona partenza ospite, l’Avtodor ha preso poco per volta l’incontro in mano, conquistando infine un vantaggio comodo, quando, negli ultimi 10’, le resistenze del Besiktas si sono ridotte al minimo. 21 con 7 assists per Paul Stoll e 20 punti di Jeff Brooks per Saratov, 20 e 7 rimbalzi di Elonu per il Besiktas. Sorpresa, invece, in Lituania, a Rytas, dove il Lietuvos cade contro lo Szolnoki, alla seconda vittoria consecutiva che lo ripropone fortemente nella corsa per il passaggio del turno. Gli ungheresi partono fortissimi (10-0 per iniziare l’incontro) e da lì costringono gli uomini di Nicola a una gara di rincorsa che non riuscirà mai a concretizzarsi, con l’ultima chance sulla sirena fallita, non riuscendo nemmeno a scagliare il tiro. Strahinja Milosevic (22 punti) e David Vojvoda (20) sono i protagonisti principali della vittoria, mentre per il Lietuvos risultano inutili i 26 con 7 assists e 8/11 al tiro di Nicolas Laprovittola.
Avtodor Saratov (10) – Besiktas (6) 93-83
Lietuvos Ryats (4) – Szolnoki Olaj (6) 98-99
PAOK Salonicco (4) – Zenit San Pietroburgo (12) 70-89
Nel gruppo F stacca il biglietto per il secondo turno il Galatasaray, che esce vincitore dal campo dell’AEK Atene al termine di una gara sempre comandata grazie ad un maggior tasso tecnico offensivo e anche ad una buona applicazione difensiva, che ha messo i bastoni fra le ruote dell’attacco greco. I turchi di Ataman hanno subito messo in chiaro le cose partendo 9-0, e quando l’AEK si è riavvicinato, è stato Vlado Micov (18, 5 rimbalzi e altrettanti assists) a ricacciarlo indietro. Protagonista come sempre Errick McCollum con 24 punti, che ha battagliato contro l’altro grande protagonista di questa prima fase, Loukas Mavrokefalidis, che fino alla fine ha provato ad invertire il trend della gara ed ha chiuso con 26 punti e 11 rimbalzi. Rischia grossissimo, invece, il Neptunas, che comanda in lungo e in largo per 30’ contro l’Hapoel, ma poi si fa raggiungere nell’ultimo quarto ed evita un pericoloso supplementare solo perché il tap in finale (dopo un 1/2 dalla lunetta di Zavackas) di Josh Duncan arriva qualche centesimo dopo il suono della sirena. I lituani riescono così ad issarsi nel gruppone al secondo posto con AEK e Nizhny, grazie ad un’altra ottima prestazione di Daniel Ewing (20 punti) e ai 16 di Travis Bader, mentre per l’Hapoel, ormai con un piede fuori dalla competizione, non bastano i 26 di D’Or Fischer. Infine, lo stesso Nizhny vince contro il Krasny, che ha ufficialmente rilasciato tutti i suoi americani e finirà la stagione solo con i giocatori nazionali. Ciò nonostante è stata partita vera, con i padroni di casa in controllo nel primo tempo, salvo subire la rimonta furiosa del Krasny, pervenuto al pareggio nel terzo quarto, ma poi senza le energie per andare a prendersi i due punti nel finale. 18+10 per Kaspars Berzins nel Nizhny, 19 (ma 5/14 ai liberi) di Sokolov per il Krasny.
Neptunas Klaipeda (8) – Hapoel Gerusalemme (4) 87-85
Nizhny Novgorod (8) – Krasny Volgograd (2) 82-74
AEK Atene (8) – Galatasaray (12) 73-86
Nicolò Fiumi