Giù il cappello e ben tornata alla difesa di Attilio Caja! A farne le spese, del ritorno in grande stile del marchio di fabbrica dell’allenatore pavese, La Briosa Barcellona che forse non aveva molto da opporre all’Acea di questo periodo, ma che anche quel poco se lo è visto rifiutare con molta forza. Il punteggio 66 ad 80, è piuttosto eloquente di una partita nella quale Roma è stata in difficoltà per 12/13 minuti, cioè l’intero secondo quarto e l’inizio del terzo periodo.
Ma quello che aveva prodotto nei primi dieci minuti di gioco era stato davvero notevole: 23 punti a 12, con una voglia di chiudere tutte le linee di passaggio e di tiro ai siciliani, tale da rendere difficile anche pensare ad un tiro per i padroni di casa.
Forti di questa serenità i ragazzi guidati da Meini, questa volta metronomo perfetto dell’attacco senza neanche mettersi in proprio, (salvo che per un canestro fondamentale di cui dirò più in là) hanno trovato in attacco tutte le soluzioni possibili: le penetrazioni di Maresca, il tiro da fuori, le imbeccate sotto canestro a Callahan ed Olasewere.
Giunti sul massimo vantaggio di questo momento della gara con la tripla del capitano giallorosso, Maresca, all’inizio del secondo periodo di gioco, 12 a 26, la squadra romana si è fermata a pensare che forse la gara poteva andare come a Reggio Calabria e quindi si poteva mollare un po’. Un po’ troppo per i miei gusti perché accortisi del rilassamento romano, quelli di Barcellona hanno accelerato, chiuso qualcosa meglio in difesa e trovato lungo la loro difficile strade qualche buon canestro ed una striscia importante che dal 19 a 31 (schiacciata di Benetti), li ha portati al 29 a 31 con meno di un minuto e mezzo all’intervallo lungo. E qui Guido Meini ha tirato fuori un canestro incredibile: chiuso in un angolo con un piede al di qua ed un al di là della linea dei tre punti ha messo una preghiera come direbbero quelli della tv, che ha spento la rincorsa siciliana e ridato gambe a Roma.
Anche se l’inizio del terzo periodo è stato uno shock: pronti via dal 34 a 35 al 40 a 35 per Barcellona. Troppo seria la volontà dei ragazzi di coach Bartocci per essere presa sottogamba ed allora prima Maresca, poi Callahan hanno riattaccato la spina per il pareggio ed il controsorpasso firmato da Voskuil ed infine Olasewere ha piazzato 9 punti consecutivi da sotto che hanno devastato il PalaAlberti di Barcellona Pozzo di Gotto. A chiudere la gara, nel senso della vittoria di Roma, ci ha pensato il danese, Alain Voskuil sin lì mite ed attento osservatore della partita. Tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo 12 punti: tre canestri da tre e tre liberi per un fallo subito mentre cercava il quarto. Punteggio stampato sul 50 a 66 e giochi chiusi appunto, con gli ultimi minuti utili solo a far divario per l’eventuale arrivo a pari punti.
Insomma la cura funziona, la squadra ha trovato sé stessa e soprattutto avendo trovato la difesa, riesce a concentrarsi meglio su cosa fare e con chi in attacco: il 60% nel tiro dal campo ed il 47% nel tiro da 3 sono i segnali più chiari di una squadra che ora sa come si gioca a pallacanestro e come si gioca insieme. Reggio Calabria e Barcellona erano trasferte temute, giustamente, ma sono state superate a pieni voti. Ora non bisogna lasciar punti per strada in casa.
Queste le parole di coach Attilio Caja in sala stampa:
«Oggi abbiamo fatto una grande partita. Mi sono sembrate ingenerose le critiche verso un avversario che secondo me ha disputando una gara coraggiosa, combattendo e provandoci sempre. Noi abbiamo fatto una super partita soprattutto a livello difensivo, mettendo in campo una prestazione importante. Migliori ha trovato il canestro con delle prodezze individuali perché è un ottimo giocatore, stessa cosa per Lobeau, gli altri siamo riusciti a marcarli bene grazie a una difesa eccellente per 40 minuti, nei quali abbiamo mantenuto sempre un gran ritmo. Ho visto quanto abbiamo lavorato duramente in queste quattro settimane da quando sono arrivato, sapevamo di poter resistere nel giocare queste due partite ravvicinate data l’ottima qualità del lavoro quotidiano. Quella di oggi è stata un’ottima gara dal punto di vista tecnico, quando Barcellona è passata avanti con due bombe consecutive all’inizio della ripresa non ci siamo disuniti, ma siamo andati avanti nel nostro piano partita, abbiamo fatto un parziale di 10-0 e da lì abbiamo ripreso il controllo».
La Briosa Barcellona – Acea Roma 66-80 (12-23; 22-12; 16-25; 16-20)
La Briosa Barcellona (tiri da due 21/36, tiri da tre 6/23, tiri liberi 6/7) : Centanni 12, Fallucca 4, Loubeau 26, Smith 4, Migliori 17, Capitanelli, Bianconi 3, Pettineo ne, Ceffarelli ne, Maccaferri.
Acea Roma ( tiri da due 15/25, tiri da tre 12/26, tiri liberi 14/17) : Olasewere 11, Meini 2, Maresca 17, Callahan 21, Voskuil 24, Leonzio, Benetti 2, Casagrande ne, Bonfiglio 3, Zambon.
Eduardo Lubrano
@edulubrano