Siena, 19 novembre 2015 – Con 27 punti è stato il miglior realizzatore della Sovrana Pulizie nel trionfo sul parquet della Lorex Sport Valdisieve. 23 punti solo nei primi due quarti, con la percentuale record di 100% dal campo. Gianmarco Olleia, ala di 195 cm, è uno dei rossoblù più in forma in questo avvio di stagione della formazione di Braccagni, che veleggia al terzo posto del girone A di Serie C Silver, a soli 2 punti dalle capoliste Pino Dragons e Geonova Lucca.
“Quella con Valdisieve – fa sapere Olleia – è stata una partita che ci ha messo di fronte ai nostri obiettivi, una gara che ci ha permesso di capire meglio chi siamo. Dopo aver perso sia con Firenze che con Castelfiorentino, contro Valdisieve era un altro banco di prova importante per capire se possiamo competere per le prime 4 posizioni. La vittoria ha dimostrato che meritiamo di stare lassù”.
Adesso un mini tour de force per chiudere il girone d’andata: prima la Juve Pontedera, terzultima in classifica e reduce da un devastante 33-67 interno con Castelfiorentino, e poi un doppio scontro diretto contro Lucca e Olimpia Legnaia: “Il match con Pontedera deve servirci come biglietto da visita per le successive due partite, dobbiamo mantenere gli stessi atteggiamento e intensità avuti in casa di Valdisieve. Niente cali di concentrazione, come purtroppo può capitare in partite sulla carta facili”.
Guadagnarsi un posto nella top-4 al termine della regular season darebbe la certezza di giocare la C Gold fra un anno e alimenterebbe le speranze di accedere alla Serie B tramite gli spareggi:
“Credo che ogni anno si debba lottare per qualcosa. Questo club ha vissuto in passato palcoscenici molto più importanti dell’attuale Serie C, ma le condizioni in cui siamo oggi non ci permettono di fare voli pindarici. Un anno fa abbiamo mancato gli spareggi per la B solo per una questione di differenza punti, per questo cercheremo di fare più strada possibile nella stagione in corso. Senza accontentarci mai”.
Olleia ha parlato anche della chiamata ricevuta dalla Virtus, avvenuta 7 anni fa:
“Quando è arrivata la chiamata per giocare a Siena avevo solo 16 anni, per me è stato motivo di grande orgoglio ma anche di responsabilità, visto che arrivavo in una società con una foresteria e con giocatori di grande livello che oggi giocano in Serie A, A2 o B. Siena è una città che ama lo sport, per certi versi è un’eccezione visto che qui molti preferiscono il basket al calcio. È una sorta di isola felice, una città che inizialmente può sembrare chiusa verso i forestieri. Io col passare del tempo mi sono trovato molto bene a Siena, tanto che ho potuto proseguire anche per gli studi universitari che stanno per volgere al termine”.
Ufficio Stampa Virtus Siena