L’anticipo del giovedì porta una comoda vittoria per la Tezenis Verona, con la Bondi Ferrara che viene travolta 75-55 senza mai impensierire i padroni di casa. Troppo poco pericolosi in attacco gli ospiti, ben lontani da quanto visto contro Treviglio, che tirano 1/21 da 3 e perdono nettamente anche la sfida a rimbalzo. Per mettere le mani sulla partita a Verona basta un’accelerazione nemmeno troppo devastante nel terzo periodo. Incoraggianti segnali di ripresa da Boscagin e da Chikoko, in doppia doppia a 13 punti e 12 rimbalzi, si vede meno un Rice che gioca comunque una partita ordinata.
Cornice di pubblico non indimenticabili vista l’infelice collocazione settimanale, Boscagin ancora in quintetto al posto di Cortese, Morea schiera Ibarra, Rush, Bucci, Henderson e Brkic. La partenza mostra subito le grosse difficoltà offensive per Ferrara, che va a canestro solo con Rush nei primi 4 minuti. Non fa comunque molto di più Verona se non per un Boscagin alla sua miglior uscita, navigando dal 10-4 di metà periodo al 18-8 firmato Rice da fuori. Accorcia Lestini ma si vedrà praticamente solo lì, finisce 18-11 la prima frazione.
Gialloblù che riprendono il consueto tiro al bersaglio da lontano, risultati alterni ma si va comunque a 27-14 non appena Rice e Cortese trovano la mira. Punteggio che resta basso, Brkic produce con la consueta abilità in attacco nonostante Ferrara trovi tardivamente il modo di servirlo rientrando in partita sul 30-23. La trama rimane costante così, con la Bondi che prova a spaventare senza riuscirci fino in fondo, fine primo tempo è 36-29.
Verona sembra invece più decisa in avvio di ripresa, alza ancora di più il ritmo difensivo ed apre con un 8-0 che vale il primo vero allungo sul 44-29. Qualche persa di troppo in attacco, non ne approfitta Ferrara che fatica a segnare pure in contropiede con Ibarra in grande difficoltà in regia e Losi che non riesce ad aiutarlo. Rice fa +18 da tre punti sul 57-39, gli ospiti invece da fuori non segnano mai ed in attacco hanno qualcosa solo da Rush e Brkic. Cortese chiude il quarto con il 62-43.
La sfida va in archivio così, l’ultimo periodo diventa una specie di scrimmage di dieci minuti con le due squadre ad attendere solo la sirena finale, che arriva sul 77-57.
TEZENIS VERONA – BONDI FERRARA 77-57 (18-11;18-18;26-14;13-12)
Tabellino
MVP: buoni segnali da Chikoko, efficace sui due lati del campo e convincente a rimbalzo offensivo (5 dei 12 totali). Anche 13 punti con 5/6 dal campo, fa quel che può in difesa contro un cliente scomodissimo come Brkic.
Il peggiore: disastroso Ibarra, mai in partita ed in difficoltà costante nelle scelte.
AREA STAMPA
Crespi: voglio dire bravi a tutti i miei giocatori, perché hanno giocato una partita con una capacità di stare vicini, di essere aggressivi sulla palla e di parlare. In attacco nel momento in cui avevamo la carica nervosa abbiamo scelto sempre bene come muovere la palla e dove muoverla, devo proprio dire bravi a tutti. Per la difesa mi ripeto un po’, lo faccio con molta soddisfazione, vale lo stesso a livello di scelte e per come abbiamo reagito agli errori.
Le percentuali di tiro da fuori non è una cosa che puoi controllare totalmente, però dei 21 tiri da 3 che han preso gli avversari solo poche volte lo han fatto con lo spazio giusto. Brkic? E’ bravo, un talento, c’è stato un momento in cui ha fatto qualche canestro di fila ma anche perché siamo stati pigri noi in difesa, poi abbiamo aggiustato.
Boscagin mi sembra ora pronto a ridare la solita energia, le statistiche di Chikoko sono molto importanti in una partita finita 75-55 e avrebbero potuto esserlo ancora di più
Morea: a livello numerico siamo lì con la distribuzione dei tiri, è inutile dire che balza all’occhio la percentuale da 3 punti. Ne abbiamo sentito la mancanza, ci ha penalizzato dal punto di vista delle esecuzioni e abbiamo subito anche a livello di rimbalzi. Alcuni di questi erano tiri costruiti, altri no, la mia responsabilità è lavorare sempre di più in quest’ottica: è una squadra che ha dei tiratori e deve sfruttarli. Non pretendo di fare la partita perfetta, mi interessa che ci sia una costruzione offensiva e difensiva.
Solo nel secondo quarto eravamo stati bravi a costruirci un po’ di fiducia, poi abbiamo sprecato un po’ nei possessi conclusivi rovinando un po’ quanto costruito fino a quel momento.