Maccabi Tel Aviv si aggiudica il match tra le cenerentole del girone D dell’Eurolega e rilancia le sue ambizioni per il passaggio alle Top16. Sassari, come nel match contro il CSKA gioca un ottimo primo tempo ma poi si scioglie come neve al sole nel corso del secondo. I padroni di casa hanno sfruttato al meglio l’esperienza di Devin Smith e Taylor Rochestie, riuscendo a scacciare i fantasmi di questo inizio di stagione.
Ora per i Campioni d’Italia le ambizioni di passaggio alle Top16 si sono ridotte al lumicino, ma ciò che preoccupa tutto l’ambiente sono le pessime prestazioni di Petway ed Haynes, arrivati a Sassari per fare la differenza ma a tutt’oggi risultati non pervenuti.
LA PARTITA
Meo Sacchetti recupera Varnado e schiera il quintetto iniziale già visto a Varese. Già dalla palla a due il pubblico della Menora Mivtachim Arena cerca di diventare un fattore. I Campioni d’Italia non subiscono le difficoltà ambientali e partono molto forte. I primi tre minuti del match vengono giocati in maniera discretamente confusionaria dalle due squadre. Sassari, grazie ai rimbalzi offensivi tenta di scappare via e a metà quarto è avanti (7-13). Varnado molto positivo sotto canestro ben coadiuvato da Alexander. I padroni di casa si affidano all’esperienza di Smith che realizza due triple importantissime. Si arriva alla sirena del primo quarto con Sassari ancora avanti di due (15-17). Da segnalare ancora il negativo approccio al match di Brent Petway che perde subito un sanguinoso pallone.
Il secondo periodo si apre con la tripla di Rok Stipcevic per il +5 (15-20). Il Maccabi aumenta l’intensità difensiva e ricuce lo strappo grazie a 5 punti ancora di Smith. Meo Sacchetti è costretto al time out dopo il sorpasso dei gialli padroni di casa (22-20). Randle sale in cattedra e propizia un break importante. A poco più di metà quarto Maccabi avanti sul +7 (29-22). Quando Sassari sembra sull’orlo del precipizio ecco le giocate di Logan, Varnado e Eyenga. Sulla sirena che porta le squadre negli spogliatoi, il tabellone regala una sola verità: il match è tutto da giocare (35-33).
Al rientro sul parquet, Sassari impatta subito sul 35 pari e sembra poter dire la sua. Il match viaggia sui binari dell’equilibrio fino al quarto minuto. L’esperienza di Rochestie, Smith e Randle ha la meglio sulle giocate individuali dei sassaresi. Il Maccabi scava ancora il solco e si porta sul +7 (50-43). Il terzo quarto si chiude con il pubblico di Tel Aviv che trascina i suoi beniamini al vantaggio in doppia cifra. Si va all’ultimo periodo con il Maccabi sul +10 (57-47).
Il Maccabi spinge ancora e in un attimo trova il +14 (63-49) dopo una poderosa schiacciata dell’ex Virtus Roma Trevor Mbakwe. Sassari sembra un pugile suonato e certamente non aiuta l’ingresso di Petway, che imperterrito continua a collezionare imbarazzanti errori. Per due lunghi minuti non si segna e il cronometro diventa amico dei padroni di casa. Alla Dinamo non si accende la scintilla e il Maccabi conquista agevolmente il primo successo stagionale in Eurolega. Sulla sirena il punteggio indica un 78-63 che forse punisce troppo severamente i Campioni d’Italia.
MACCABI TEL AVIV – DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI 78-63.
Parziali: 15-17; 20-16; 22-14; 22-16.
Progressione: 15-17; 35-33; 57-47; 79-63.
Mvp: Devin Smith. La sua esperienza consente al Maccabi di non crollare nel primo tempo e di uccidere la partita nell’ultimo quarto. Bellissimo il duello con Christian Eyenga. Chiude con 22 punti, 7 rimbalzi e un 3/4 dalla lunga distanza.
Wvp: Sassari continua ad avere due problemi. Si chiamano Brent Petway e MarQuez Haynes. Il primo continua a trascinarsi sul parquet e commettere gravissime ingenuità. Il secondo non riesce ancora a dirigere i ritmi di gioco della Dinamo. Meo Sacchetti ha davanti a se molto lavoro.
Marco Portas