L’impatto con il livello più alto dell’Eurolega, l’Efes in trasferta, determina una sconfitta, alla fine anche ampia nel margine – 16 punti sono un distacco assurdo -, eppure è stata un’Olimpia promettente quella dell’Abdi Ipekci. Ha lottato punto a punto per 34 minuti quando era sotto di un punto e aveva resistito alla tremenda performance balistica dell’avversario (9/12 nel primo tempo poi le medie sono calate ma nei momenti decisivi le triple non sono mancate da parte di Diebler, Heurtel e poi anche Derrick Brown), difendendo bene, giocando forte a rimbalzo e attaccando con ordine. Sono mancati gli ultimi minuti, forse era inevitabile, e di sicuro i margini di miglioramento esistono. Gentile strepitoso, notevole Macvan, a tratti molto bene anche Jenkins e Lafayette. McLean ha sofferto la fisicità della coppia Dunston (contenuto nel primo tempo, è emerso nel finale) Tyus che si è procurato tanti liberi e li ha fatti fruttare.
IL PRIMO TEMPO – Coach Repesa ripropone Bruno Cerella in quintetto e alza la pressione difensiva. L’Olimpia sporca molti palloni, Macvan si fa sentire a rimbalzo d’attacco e Alessandro Gentile gioca un primo quarto sontuoso. Con i suoi nove punti e il lavoro di Macvan, nonostante l’Efes trovi 10 punti di Dario Saric, l’Olimpia scatta avanti anche se i margini sono minimi e il massimo sono tre punti anche se qui un contropiede chiuso da Macvan con stoppata apparentemente irregolare non è premiato dal fischio. Quando si ricorre ai cambi, l’Efes si affida ai passaggi illuminanti di Heurtel che mette in moto dopo Saric anche Korkmaz. E’ lui a pareggiare a quota 20 mentre è Tyus con un 3/4 dalla lunetta a firmare il vantaggio Efes alla fine del periodo, 21-20. Hummel, che aveva debuttato con un jump lungo, inaugura il secondo quarto con una tripla dall’angolo destro che cancella subito il vantaggio Efes. Lawal schiacciando un alley-oop di Lafayette porta l’Olimpia al massimo vantaggio di quattro punto. La risposta dell’Efes è tremenda: tripla lunghissima di Korkmaz, due liberi di Tyus e tripla di Heurtel. L’8-0 diventa poco dopo 11-0 e la prima fuga dell’Efes sul 32-25. Improvviso e spietato. Gentile forzando il secondo fallo di Heurtel frena l’emorragia. A 5’08″ dalla fine del secondo, è 35-28 Efes. L’Olimpia difende bene due possessi consecutivi e genera due triple conseutive in transizione di Jenkins. Il parziale diventa 7-0 per il meno uno che obbliga Coach Ivkovic al time-out. Un lungo jumper da due di Jenkins vale la parità a quota 40 con 54 secondi da giocare. Ivkovic chiama time-out e al rientro Jon Diebler segna da tre. La risposta di Simon in entrata permette all’Olimpia di chiudere il primo tempo sotto di uno, 43-42 a dispetto del 9/12 da tre dell’Efes.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia mette subito la testa avanti con Gentile. Il Capitano fabbrica due schiacciate, una tagliando lungolinea in reverse e un’altra chiudendo un contropiede spinto da Macvan. Segna otto punti in quattro minuti, l’Olimpia prova a fare la voce grossa. L’Efes risponde attaccando meglio l’area e ancora cavalcando i viaggi in lunetta di Alex Tyus. Dopo cinque minuti è ancora parità a quota 51 anche se a McLean fischiano un tecnico per proteste ed è il suo terzo. L’Olimpia con un 5-0 firmato da Lafayette e Barac schizza di nuovo a più tre sul 56-53 ma l’Efes piazza un 7-0 con cinque punti di Diebler. E’ il momento più difficile perché anche Granger segna da tre e Diebler addirittura in tap-in per il 69-63 di fine terzo quarto. Macvan, che commette qualche errore ma gioca una partita di grande urto, con una tripla ricuce a meno tre, poi Simon a meno due ma anche Derrick Brown si iscrive al club della tripla e riapre quattro punti di margine per l’Efes. Questo è il momento più complicato perché Heurtel fa girare la squadra ma segna anche in prima persona. Come nel primo tempo il break arriva violento, veloce e improssivo. Il vantaggio addirittura sale a 12 punti su un canestro ravvicinato di Dunston, scende di nuovo con punti di Simon e Gentile ma è solo un attimo perché alla lunga la fisicità dell’Efes stritola la partita e apre un distacco che non c’era in campo. 89-73 il finale.
Ufficio Stampa Olimpia Milano