Roma, 4 ottobre 2015 – La Tortona Orsi scrive la storia. Al debutto nella serie A2 di basket la squadra piemontese espugna il Pala Tiziano e consegna alle cronache una delle più belle pagine sportive del suo giovane percorso nella pallacanestro italiana, di contro la Virtus Roma perde come era nelle previsioni ma almeno mostra segnali di vita tangibili.
Ma restando al tema della squadra piemontese, applausi per come questa giovane cadetta ha tenuto il campo oggi. Poche rotazioni, assente Simoncelli per problemi fisici, coach Demis Cavina ha dovuto ruotare solo 7 giocatori e considerando che Bianchi era un debuttante assoluto nella categoria, la saldezza mentale dei bianconeri, il modo con cui han tenuto il campo, la lucidità con cui han colpito al cuore la squadra avversaria nei momenti topici ha di fatto sancito la gara quasi-perfetta di una vittoria che resterà negli annali.
Attacco equilibrato, nessuna sfasatura o forzatura se non generata da una buona Virtus Roma che in difesa s’è fatta sentire, Spissu con Garri han tenuto la squadra compatta con Reati che ha colpito quanto e quando ha dovuto, considerando che l’ottimo lavoro dell’ACEA sui due colored Marks e Brooks impediva loro la gara che probabilmente Cavina aveva disegnato per loro.
La Virtus dunque in fin dei conti s’è ben comportata in difesa numeri alla mano, certo. Del resto, 67 punti in casa è una buona base sulla quale edificare la potenziale vittoria. Peccato che le cose in attacco siano andate male, parecchio male per i ragazzi di Guido Saibene.
Beh, direte voi, magra consolazione fare una gran gara in difesa quando ne metti solo 57 nel canestro altrui, e per una squadra che doveva almeno vincere al debutto contro una squadra alla propria portata. Ok, forse sarà anche vero ma se si osserva oggettivamente come questa Virtus Roma edizione 2015-16, autoretrocessasi in A2, sia arrivata a questa gara (rivedere please la gara di 7 gg. fa vs Latina), allora il malessere è attenuato.
In questo momento questa Virtus Roma è una massa di lava incandescente che cerca di fermare la discesa verso terra dopo essere stata eruttata dal vulcano cercando di solidificarsi, inutile puntare l’indice su quello che non va in modo eccessivo, ad occhio nudo è ovvio poi che sia difficile vincere quando perdi 23 possessi nella gara e tiri 58 volte vs i 53 degli avversari e con il 47% da due vs il 61%!
Allora, come anche afferma coach Guido Saibene in modo leonino in sala stampa (Vi invito ad ascoltare attentamente la sua requisitoria, la sua prima davanti al fuoco potenziale nemico in sala stampa), cerchiamo di vedere se lo si vuole le cose poco belle di quest’ACEA balbettante ed ancora in crisi d’identità, dopo un primo quarto positivo speso nel cercare di costruire gioco e, soprattutto, nel provare a spegnere le potenziali bocche da fuoco avversarie come Marks e Brooks, le risorse mentali (e fisiche), per andare a far male sono state poche. Errori banali di possesso e, soprattutto, poche alternative palla in anno ad un Voskuil che non si capisce perché debba ancora giocare in A2.
Con un Callahan poi che cerca di modificare il proprio gioco dopo un anno a Varese passato spesso e volentieri faccia a canestro dalla linea dei sogni che fa -14 di valutazione (8 palle perse), allora vincere questa sera avrebbe avuto dell’epico.
Concentriamoci allora sulla buona presenza al palazzo, concentriamoci anche sulla legittima protesta volantinata del Gruppo Davide Ancilotto contro gli accadimenti di questa estate, concentriamoci su come questa squadra sputa sangue in campo ed allora si apprezzeranno gli attacchi al ferro di Jamal Olasawere che sembra spaccare il mondo per poi più di qualche morire sul ferro. Ed applaudiamo il debuttante assoluto Gabriele Benetti che fa vedere gran belle cose, cercando di non arrabbiarsi troppo per le perse di Giuliano Maresca che forse pecca di grande generosità ed osserviamo la voglia matta di Guido Meini di ritrovare spazio e minutaggio ottimale dopo stagioni a fare da terzo play in Lega A: oggi la Virtus Roma è anche questo, un cantiere che sta cercando di tirar su un edificio antisismico ed antipanico, tutto il resto conta relativamente. E non importa se poi ci saranno altre sconfitte in questa fase iniziale del torneo, in questo momento la calma e la pazienza sono doverose per chi cerca di fare il proprio dovere.
La cronaca
Primo quarto, quintetti dichiarati con Cavina che schiera Brooks, Spissu, Reati, Marks ed Ammannato mentre Saibene risponde con Voskuil, Olasewere, Meini, Callahan e Casagrande. Roma parte bene in difesa, i bianconeri faticano in attacco grazie ad una buona presenza sia sul perimetro che collassando in area mentre, dall’altro lato del campo, Olasewere e Callahan creano non pochi problemi da post boss alla difesa avversaria. Al 5′ 12-10 per l’ACEA con già in campo Zambon e Maresca per Meini e Callahan, Cavina risponde con Luca Garri (ex non molto amato), ma è Spissu da tre a dare il nuovo vantaggio per gli ospiti. Entra anche Benetti per la Virtus con tentativo di zone-press dei bianconeri che recuperano effettivamente la sfera, convertendo con Reati in transizione, parità sul 15-15 al 7′. Il ritmo è piacevole, il livello tecnico apprezzabile, per essere un primo periodo almeno ci si diverte. Ecco Bonfiglio, Bianchi per la Orsi ma Maresca punisce in contropiede, 19-15 all’8′. Reati sullo scarico di un Garri ben chiuso in area, 19-18. Siamo al 9′ e comunque Saibene ha fatto entrare tutti in campo tranne Leonzio, evidente l’intenzione di coinvolgere tutti sin da subito e non affaticare troppo nessuno. Si chiude il periodo però con la Orsi che rimette il naso avanti (Bonfiglio si perde Reati sul taglio centrale), 19-21. Da segnalare il 3/4 di Voskuil dalla lunga, ottimo come ci si aspettava l’ex-Biella.
Secondo quarto, Saibene rimette Meini e Casagrande più Voskuil mentre Cavina insiste su Garri, Bianchi, i due colored e Reati. La Virtus perde qualche palla di troppo adesso ma se Atene piange, Sparta in versione bianconera non ride, passi di Garri, lo spettacolo adesso è calato. Spissu in campo, resta Bianchi che sta tenendo bene Casagrande che appare un po’ spento, riecco Maresca per la Virtus ma l’ACEA spreca tanto adesso, troppo forse. Per fortuna di Saibene anche gli avversari non riescono a far meglio, anzi, palla “maltrattata” da ambo le squadre tanto che al 15′ si è sul 21-23, cioè parziale da 2-4…Ammannato spezza l’incantesimo da fuori, idem Callahan, poi Garri “fulmina” al ferro, partendo dal perimetro dei tre punti, un Callahan distratto, Saibene deve chiamare tempo sul 23-27 al 16′. Roma ha smarrito il filo in attacco, se nel primo periodo le perse erano già 7, nel secondo siamo già a quota 13. Voskuil dal parcheggio, 26-27 ma Roma ha costruito poco uscendo dal time-out, non un buon segnale. E Reati “aiuta” la Virtus, persa pure per lui, peccato che la palla di Voskuil per Zambon in area non venga intercettata adeguatamente dal centro romano. Errore di Spissu al tiro, Maresca perde il successivo possesso, male da ambo le parti…Anche i grigi s’adeguano, palla per Tortona girata alla Virtus!! Sempre Voskuil, tripla…Che agonista. Stupisce che la Orsi non coinvolga più di tanto i suoi stranieri, Marks e Brooks sembrano quasi fuori dai giochi, anche la difesa virtussina gioca il suo ruolo ma da 0 a 10 al momento il loro apporto in attacco è di solo 5 punti su 29. Benetti da fuori, ecco Brooks su assist di Reati, 31-31 al 19′. Ultimi possesso per Tortona che va a segno con l’ex-dormiente Brooks che siglia il 31-33 mentre Olasewere lancia un’Ave Maria senza risultato. Parziale da 12-12, gara decisamente in equilibrio ma bruttina in questo quarto, piano di gioco opposto tra le due squadre con Roma che cerca di coinvolgere tutta la panchina, Cavina al momento 7 giocatori impiegati, potrebbe pagarla alla fine il team piemontese in termini di fiato?
Terzo quarto, stessi quintetti dell’inizio e Tortona riprende con il refrain del secondo periodo, palla persa in attacco. Ci si aspetta un aumento di ritmo ma anche di qualità. Come non detto, prima Olasewere e dopo Casagrande attaccano il ferro ma sbagliano grossolanamente. Ma la Orsi è allineata, Spissu addirittura recupera su un altro (marchiano), errore di Voskuil con Meini e poi si porta la palla sul fondo palleggiando. Meini ne perde un’altra, arriva in transizione un buon canestro di Reati che attacca il ferro, 31-35 e dopo Brooks deposita nel cotone su assist di Spissu in contropiede, Saibene deve arginare la falla, 31-37 al 23′. La Virtus sembra essersi progressivamente spenta, Tortona ha decisamente aumentato la qualità della propria difesa ma le perse sono già a 16 e mancano ancora 13 minuti alla fine. Olasewere si carica l’onere della conclusione ma senza aver costruito nulla, almeno ci sono i due punti. Callahan ne perde un’altra ma Tortona non ne approfitta. Maresca e Benetti in campo per Roma, e proprio il romano dè Roma compie fallo in attacco. Poi ancora errori al ferro stucchevoli, prima Olasewere che spreca un assist al bacio di Voskuil, sul tape-in di Benetti comodo comodo errore…Troppi errori da sotto, Roma viaggiava con il 47% all’intervallo. Il nigeriano però si riscatta, recuperata e canestro, 35-37 e strappo parzialmente ricucito al 26′. Però l’ACEA lotta, poco ma sicuro, Tortona sembra in crisi adesso, Marks non sembra spavaldo come all’inizio e Spissu fa fatica ad innescare Garri e Bianchi da fuori. Riecco Callahan per la Virtus che però commette il terzo fallo in attacco dopo aver spinto a rimbalzo su errore di Voskuil in entrata. Intanto Cavina prosegue con il suo gruppo di 7-giocatori-7, zone-press di Roma, fallo su Garri e lunetta per lui (bonus raggiunto dalla Virtus), paga perché il centrone fa 0/2. Maresca si procura due liberi a sua volta, 2/2 ed è di nuovo pareggio. Benetti ringhia su Garri anche se c’è cambio sistematico, altro possesso recuperato per la Virtus che è decisamente più viva adesso. Garri però la punisce in reverse, 37-39 al 19′, distrazione difensiva. Però subito Benetti raccoglie un bel rimbalzo su tiro di Meini allo scadere, fallo e buono ma non converte l’ex-V Nere. Commette poi il terzo fallo pure lui sempre su Garri, questa volta è 2/2, 39-41 a 50” dal termine. Maresca attacca, e bene, il ferro aiutandosi di tabella ma Marks fa lo stesso, ultimo tiro per Roma ma il long-two di Benetti è fuori, sempre avanti i leoni piemontesi di due punti sul 41-43.
Quarto periodo, Olasewere da sotto non trova la conclusione (come spesso stasera), Garri punisce da tre come sa fare, 41-46 con nuovo tentativo di allungo degli ospiti, rintuzzato sempre dal nigeriano, 43-46. Garri non si ripete dalla lunga bensì, dopo un altro errore al ferro di Olasewere, da due, 43-48 al 32′, Tortona appare aver ripreso con maggiore foga, la tripla di Brooks (forse non voluta), lo certifica, Saibene deve chiamare tempo sul 43-51, massimo vantaggio ospite nel match. Maresca la mette dentro al rientro in campo, l’ACEA è aggrappata con le unghie e con i denti al match, poi Benetti ribadisce al ferro, 47-51 al 34′. Ammannato fa un mezzo miracolo (con infrazione di passi?), in area, ossigeno puro per i leoni mentre Callahan, dall’altro lato del campo, fa il suo quarto fallo e si siede in panca. La fortuna però non arride all’ACEA, Maresca ruba palla su Spissu ed invece di volare a canestro uno vs zero, scivola miseramente sul parquet bagnato!?!?! Meini cerca di mettere pressione su Spissu ma eccede in foga, liberi per il mini-play Nazionale U20 come Benetti, nuovamente Tortona a +8 sul 47-55. Roma di nuovo in ambasce, Maresca buca la tripla, 35′ e possesso bianconero che non sfrutta però l’occasione per allungare ulteriormente. Tripla bucata anche di Benetti, possesso ancora per i padroni di casa, stavolta è Olasewere la mette da tre “sfidato” dalla mezza zona che Cavina ha messo in piedi e subito dopo è sempre il ragazzo di colore che decolla e deposita a canestro obbligando il coach piemontese al suo primo time-out della serata sul 53-55 al 37′. Tortona che spreca al rientro al tiro con Ammannato da tre, idem per Meini sul ribaltamento favorevole all’ACEA, adesso si lotta (come prevedibile), su ogni possesso. Marks viene beffato dal ferro ma Maresca non riesce a castigare gli avversari in penetrazione. Poi si “mangia” letteralmente un canestro facile, per mollezza non si porta a casa il ferro in entrata e Marks lo inchioda al tabellone!! Cento secondi al termine, dopo una fase a dir poco convulsa in area romana, Spissu la mette da fuori, 53-58 ad 1’23 dalla fine. Esplode la buona rappresentanza ospite giunta a Roma per seguire i propri beniamini, che esualtano ancor di più dopo un grossolano errore di Maresca che perde la maniglia dopo un rimbalzo su errore da tre di Olasewere, ringrazia Reati ed è 53-60 a 52”. Liberi sempre per Maresca, quinto di Brooks ed è 55-60. Ci va anche Reati in lunetta, uno su due ed a 37” dal termine Saibene chiama tempo sul 55-62, tre possessi di vantaggio, serve un miracolo all’ACEA per vincere la sua prima gara. Al rientro in campo, Maresca ad Olasewere che sale in cielo, raccoglie la sfera e fa buono più fallo da parte di un ingenuo Bianchi, errore al libero però con fallo dello stesso ragazzo di colore, liberi per Marks che non sbaglia, 57-64. Voskuil è il “ricercato” numero uno dalla difesa bianconera, francobollato non riesce ad esplodere le sue triple (in verità fermo da tempo il suo score in attacco..), Tortona vince con merito al debutto in campionato, Roma combatte ma deve arrendersi ad una squadra più “squadra”, più cinica e meno cicala dell’ACEA.
Sala Stampa
https://soundcloud.com/fabrizio-noto-2/acea-virtus-roma-orsi-tortona-coach-demis-cavina
https://soundcloud.com/fabrizio-noto-2/acea-virtus-roma-orsi-tortona-coach-guido-saibene
ACEA Virtus Roma – Orsi Tortona 57-64
Parziali: 19-21; 12-12; 10-10; 16-19
Progressione: 19-21- 31-33; 41-43; 57-64
MVP: storica impresa dell’Orsi, tutti i ragazzi danno il fritto, bravi!
WVP: Callahan delude, prestazione deludente per uno dei punti di forza
Fabrizio Noto/FRED
Foto by @Paolo Pizzi