Francia – Serbia 81 – 68
La Francia regala al suo immenso pubblico l’ennesima medaglia europea, la Serbia, eterna incompiuta, paga le tossine della delusione in semifinale ed un Teodosic in formato “Chi l’ha visto?” e resta ai piedi del podio.
E’ stata una “finalina” molto dura e tattica, ma tutto sommato sotto tono, in cui la difesa francese, in particolare sul temuto asse Teodosic-Raduljica, e la straordinaria forma di Gobert, Diaw e De Colo, hanno improntato la partita fin dall’avvio (5 punti consecutivi proprio di De Colo, miglior marcatore dell’incontro). Inizialmente sono le difese a prevalere, ma a prezzo di una messe di falli ( Fournier, Markovic e Simonovic già a quota 3 nel primo tempo). La Serbia prova a presidiare il pitturato con la stazza, ma la Francia fa tesoro dei suoi viaggi in lunetta, in un primo quarto interlocutorio ed equilibrato (16-16).
Bogdanovic, in buona vena realizzativa, regala ai suoi il primo vantaggio, ma dura niente: Fournier replica dall’arco, Gobert e Kahudi regalano ai compagni numerose seconde chances, fuori Raduljica per uno spento Erceg il pick and roll serbo sbatte contro l’attenta difesa dei “blues” e, conseguentemente, Teodosic accumula palle perse ed inizia una lunga querelle con il ferro francese. Così, senza strafare, la Francia piazza il primo allungo (37-28 al 18′), smorzato dal rientro di Raduljica e dal tiro di Bjelica (37-32 all’intervallo lungo).
Il terzo parziale sarà quello della svolta: la Francia stringe le maglie difensive e non concede più nulla, Gobert esplode su ambo i lati del campo e per la Serbia si fa notte! Djorgevic prova con il playmaking di Bogdanovic (il più positivo dei suoi) e la squadra ha un sussulto (42-36 al 23′), finché uno spettacolare alley-oop alzato da Parker per Batum dal backdoor non infiamma il palazzo e dà il la al crescendo transalpino: la spettacolare difesa di Gobert e Batum ed il contropiede di De Colo firmano il primo, vero strappo francese (+13 al 27′). L’attacco della Serbia, “vedova bianca” di Teodosic, non ha ritmo e continua a perdere palloni, mentre la Francia vola ed appare padrona del match (58-44 al 30′).
Fuori Teodosic per Markovic, fuori Gobert per respirare, Raduljica tiene vive le residue speranze ospiti, ma una micidiale stoppata di Pietrus su Nedovic frustra il possibile -7 e, in un amen, il rientro di Gobert fattura il +11 francese ed il quarto personale dello stesso Raduljica! I giochi sono fatti: Diaw, con 6 assist (splendido playmaker aggiunto!), e Fournier, dall’arco, chiudono la partita (67-55 al 35′) e Gobert, le cui mani paiono davvero spuntare ovunque, getta via la chiave…
Marco Calvarese