Serbia – Repubblica Ceca 89 – 75
La Serbia per puntare dritto al cielo d’Europa, la Repubblica Ceca per continuare a sognare con uno dei giochi più fluidi e piacevoli di Eurobasket! E’ la Serbia a conquistare l’accesso alle semifinali, alla fine di una dura battaglia, dalla quale i cechi escono, però, niente affatto ridimensionati.
Dopo un inizio interlocutorio si comincia a fare sul serio: i cechi difendono benissimo sui mismatch e sulle linee di passaggio, correndo in transizione e trovando le mani calde di Shilb e Vesely, mentre Teodosic forza qualcosa (5-12 al 5′). Djorgevic, allora, allunga la difesa pressando, e Teodosic mostra tutta la sua classe e versatilità, dando il via ad una partita che sarà magistrale, con tagli, penetrazioni e pick and roll con Raduljica: la Serbia ricuce nel finale di quarto (21-21 al 10′). Il secondo parziale è il momento di Erceg: le sue iniziative dall’arco e dal post basso fanno ammattire la difesa avversaria. I cechi soffrono anche il trattamento speciale riservato a Satoransky soprattutto da Markovic, ma sanno trattare la palla e farla girare, trovando con pazienza spazi e protagonisti inattesi: Hruban impatta a 36 al 17′. E’ ancora Erceg ad uscire dal pino e, con l’assistenza del geniale Teodosic, a piazzarne 6 di fila, garantendo ai suoi il minimo margine all’intervallo lungo (45-42).
Ancora Teodosic, con il pick and roll (con Raduljca) ed il pick and pop (con Erceg, quando il centrone serbo esce con tre falli personali), detta lo spartito per il primo, vero allungo balcanico in apertura di ripresa (62-53 al 25′). Fioccano le palle perse, ma Satoransky, dopo un primo tempo in ombra, accende la sua classe inanellando una tripla, una schiacciata in penetrazione dal fondo ed un assist al bacio per Vesely sulla sirena, tenendo praticamente da solo i suoi in partita (67-63 al 30′). La classe di Teodosic, prima, e di Bjelica, poi, disegna il massimo vantaggio serbo (75-64 al 33′). Gli uomini di Djorgevic chiudono magistralmente l’area con puntuali raddoppi sotto canestro; quando Teodosic va a respirare in panchina e Raduljica esce per il quarto fallo personale, l’asse Satoransky (ormai in trance agonistica)- Vesely tenta l’ultima, disperata rimonta, ma la difesa serba ormai morde senza pietà ed i balcanici trovano risorse infinite e sempre nuove dalla panchina, ancora con Bjelica e, finalmente, con due iniziative consecutive di Bogdanovic, mentre i cechi davvero non ne hanno più e, a due minuti dal termine, avanti di 15, la Serbia può amministrare e festeggiare.