Ancora un successo, e questa volta di grandissimo peso specifico, ai Mondiali Under 19 per gli azzurrini, che stendono anche l’Australia, dopo l’agevole vittoria di ieri contro la Tunisia. Decide il solito Diego Flaccadori (23 punti) con un canestro in penetrazione allo scadere, dopo una partita di saliscendi, dove le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi e che è stata segnata dal grande parziale italiano arrivato a 4′ dalla fine. Sul 61-54 per l’Australia, in uscita da un time out, i ragazzi di Capobianco hanno ribaltato la partita con un parziale di 13-2, prendendo il comando delle operazioni con un paio di triple di Della Rosa e Flaccadori. Ma per portare a casa i due punti, come detto, è servito uno sforzo ulteriore: a 21″ dalla fine, infatti, al termine di una azione confusa e fortunosa, è arrivata la tripla del pareggio a quota 67 di Vasiljevic (16 punti). Poi il canestro di Flaccadori, abile a guadagnarsi una corsia di penetrazione sulla propria prediletta mano sinistra. Difesa australiana troppo morbida, anche in aiuto, e 69-67 finale sul tabellone per l’Italia (13 punti Lupusor, 9+14 rimbalzi e punti pesanti nel finale per Severini; 18 per Mc Veigh). Due punti pesantissimi, dunque, perché regalano in classifica almeno il secondo posto certo nel girone e, di conseguenza, un miglior accoppiamento negli ottavi di finale, dove l’incrocio sarà con il girone D di Grecia, Serbia e Repubblica Dominicana.
Martedì, invece, dopo il giorno di riposo, scontro al vertice col Canada, che ha battuto come da pronostico senza problemi la Tunisia (93-36, 22+8 Poyser, 21 Johnson, tenuti a riposo precauzionale sia Dillon Brooks che Josh Johnson in recupero da una slogatura a una caviglia). Partita ancora più impegnativa e che metterà in palio il primo posto nel girone. Una vittoria consentirebbe un accoppiamento morbido (con la Corea) negli ottavi, mentre una sconfitta vorrebbe dire affrontare la Repubblica Dominicana, ancora senza vittorie, ma sconfitta sempre in volata e che ha mostrato ottime cose.
Nel big match di giornata, invece, grandissima dimostrazione di forza degli USA che, aiutati anche dall’assenza di Bender, hanno inflitto un pesante 103-81 alla Croazia, prendendo in mano la gara sin dall’inizio, toccando il +19 (58-39) all’intervallo e non voltandosi più indietro. Cinque uomini in doppia cifra (22 Tatum, 17 Trier e Jackson, 25 Giles, 10 e 8 assist Brunson), 58% da 2 e 25 palle perse forzate a una Croazia che ha avuto cose discrete da Zizic, Arapovic (16 punti a testa) e Slavica (15, 4 rimbalzi e 6 assist), ma non ha mai impensierito realmente gli uomini di Sean Miller.
A completare il girone A, vittoria 62-59 per l’Egitto contro l’Iran (17 Mohamed; 22+21 rimbalzi Yousuf Vand).
Vince ancora la Grecia padrona di casa (70-65) ma anche lei, come la Serbia, deve fare i conti con la terribile Repubblica Dominicana, che sta sorprendendo tutti e ha costretto anche gli ellenici a una vittoria sudata, comandando nel punteggio anche per diversi tratti di partita, ricucendo fino anche al -1 e col tiro del pareggio sbagliato da Flores Rosario a 21″ dalla fine. Protagonista ancora il solito Papagiannis con un’altra doppia doppia (19+13). 17 punti per Stamatis, 14+10 per Mitoglu. Per i Dominicani, 15 di Rodriguez, 14 di Flores e, dopo i 26 dell’esordio, solo 12 per Feliz.
Terreno preparato, così, per il big match di martedì per decidere il primo posto del girone, appunto fra la Grecia e la Serbia, che regola senza problemi (113-83, 23 Simanic, 31 Jeon) la Corea.
Nel girone B, invece, mette in cassaforte il primo posto la Turchia che batte la Spagna, dominando per tre quarti, salvo regalarsi qualche piccolo patema nel finale. 72-65 il finale 14 di Korkmaz e 13+7 rimbalzi di Arar. 14 di Alonso per gli spagnoli. Sorprende, invece, la Cina che, con un parziale finale di 9-0, supera l’Argentina (74-67 con 23 di Zhao; 16 di Vaulet per i sudamericani) e proverà a giocarsi il secondo posto (se non addirittura il primo) martedì contro la Turchia.
Ora un giorno di riposo e poi si tornerà in campo per decidere la griglia degli ottavi di finale a cui, ricordiamo, accedono tutte le 16 squadre, con il girone A a incrociare il B e il girone C a incrociare il D.
Nicolò Fiumi