Sono iniziati i Mondiali U19 di Grecia con tutte le squadre scese in campo per la prima giornata.
E subito non ha tradito l’Italia di coach Capobianco che, nel gruppo C, partiva con la partita meno complicata delle tre che la attendono, contro la Tunisia. Partita sempre in controllo degli azzurrini che, nonostante le pesanti assenze di Mussini e Donzelli, hanno disposto a piacere di una squadra decisamente inferiore. Cose messe subito in chiaro con la partenza 9-2 firmata Lupusor-Flaccadori, diventata rapidamente 16-6. Da lì in poi partita sempre più in discesa, con 8 punti di vantaggio al primo mini intervallo, dilatati a 20 all’intervallo (51-31). Secondo tempo, in sostanza, giocato solo per le statistiche, con l’Italia a dominare in lungo e in largo, soprattutto sotto i tabelloni, con un eclatante 51-33 e 19 carambole conquistate sotto il tabellone tunisino, e il 58% da due.
Alla fine sono 21 i punti per Diego Flaccadori, l’uomo che dovrà trascinare questa nazionale, con 4 rimbalzi e 8 assist, 14 per Leonardo Totè e doppia cifra anche per Ruiu e Martino Mastellari. In generale, comunque, lo staff tecnico ha potuto far ruotare tutti i propri 12 effettivi a disposizione: massimo 26 minuti per Flaccadori sino ad arrivare ai quasi 10 di Lucarelli. Per la Tunisia 17 punti di Gannouni e 14 Dhif.
Archiviata la prima pratica, ora arriva il difficile, ossia i match con Australia e poi Canada, le squadre più pericolose del girone e tra le più quotate in generale del torneo. Più simile all’Italia la squadra australiana, che gioca un basket abbastanza rapido e improntato allo small ball, mentre il Canada è decisamente più fisico, con diversi giocatori di ottima prospettiva e già nel giro delle migliori high school statunitensi.
E proprio Australia e Canada si sono sfidate nell’altro match del girone, la partita di cartello di questa prima giornata. Hanno prevalso i canadesi in volata, 74-71 (dopo che nella partite di preparazione al torneo aveva vinto l’Australia 78-69), in una partita combattuta come da previsione e che ha mostrato come queste due squadre daranno grattacapi a tutti fino alla fine. Il Canada ha quasi sempre condotto le danze, partendo con un primo quarto di grande impatto difensivo, vinto 17-8. Ma la risposta degli Emus non si è fatta attendere, raggiungendo il pareggio all’intervallo (30 pari). Secondo tempo sempre sul filo dell’equilibrio, ma con il Canada sempre avanti di 4/5 lunghezze, trascinata dai canestri dell’ala di Oregon, Dillon Brooks (22+6 rimbalzi alla fine). 52-48 per il Canada all’inizio dell’ultimo quarto e Australia capace di ricucire al massimo fino al -2, ma senza mai pareggiare, finendo sconfitta 74-71. Per i vincitori, oltre a Brooks, bene anche Justin Jackson (che sarà freshman il prossimo anno a UNLV) con 11 e 9 rimbalzi, ma uscito per un infortunio a una caviglia da valutare. Per gli Australiani prova di squadra, con 10 giocatori a segno sugli 11 schierati. 14 punti di Vasiljevic e 10 di Wilson.
Venendo agli altri gironi, ottimo esordio dei padroni di casa che si sbarazzano senza problemi (83-55) della Korea, trascinati dalla doppia doppia da 16+16 di Georgios Papagiannis. Vittoria risicata, sempre nel girone D, invece, per la Serbia, che deve sudare per avere la meglio, 82-77, della Repubblica Dominicana. Quattro in doppia cifra per i serbi, 26 punti di Feliz per i dominicani.
Vince senza neanche sudare un’altra grande protagonista di questa manifestazione, la Croazia, che annienta 111-68 l’Egitto. Ma a tenere banco non è la partita, ma la querelle che ha coinvolto la stella della squadra Dragan Bender (centro dal Maccabi Tel Aviv): il giocatore è sponsorizzato dall’Adidas e ha un accordo d’esclusiva per indossare solo calzatura da gioco del marchio tedesco. La Croazia invece, sponsorizzata dal brand Jordan, lo vuole obbligare giocare con la scarpa numero 23. Risultato? Bender ha abbandonato la squadra e non parteciperà alla competizione…
L’altra favorita del girone A, gli Stati Uniti, ha destino simili ai croati: 83-53 all’Iran con 20+10 di Josh Jackson e testa al big match della seconda giornata proprio con la Croazia.
Infine, nel girone B, vince la Spagna, ma deve lottare per superare la resistenza di una Cina positiva (84-73:19+8 assist Garcia, 22+11 Hu) e, ugualmente, la Turchia supera una volitiva Argentina, che però si spegna alla lunga (74-64: 14 Korkmaz, 15 Vaulet).
Nicolò Fiumi