Sassari, 25 giugno 2015 – Dopo una partita pazzesca, che ha avuto bisogno di tre tempi supplementari, Sassari riesce a portare la serie sul 3-3. Lo scudetto si assegnerà in gara 7, venerdì al PalaBigi di Reggio Emilia. Sassari ha avuto il grande merito di non mollare mai, mentre Reggio ha il grande rammarico di aver pregustato lo scudetto, quando sul +5 a meno di un minuti dalla sirena dell’ultimo quarto, non ha avuto la lucidità per realizzare il canestro decisivo. Si è giocato in un PalaSerradimigni che non ha mai smesso di credere nella vittoria, trascinando i ragazzi di Meo Sacchetti verso gara 7
LA PARTITA
Nessuna sorpresa nei quintetti iniziali, con Meo Sacchetti che presenta ancora Kenny Kadji al posto di Jeff Brooks. Le due squadre partono molto contratte, consapevoli dell’importanza della posta in palio. Dopo i primi due punti, realizzati da Dyson dalla lunetta, è Sanders che scalda il PalaSerradimigni con una schiacciata d’autore (4-0). Reggio non si scompone e inizia a tessere le sue trame offensive con Cinciarini e Kaukenas. Il canestro da sotto di quest’ultimo sigla il 10-11 di metà quarto, con Sassari ancora una volta alle prese con l’attacco alla zona 3-2 ordinata da Max Menetti. Lawal inizia il dominio sotto le plance e Sassari trova nuova linfa dalle prime rotazioni,. Il primo quarto si chiude con i padroni di casa avanti sul 24-20 con Max Menetti che inizia la sua personale partita con la terna arbitrale.
Sassari spinge ancora e con Jeff Brooks trova il 27-20. Come già accaduto nelle altre partite di questa serie di finale, Reggio non si scompone e riesce a ricucire lo strappo, alzando l’intensità difensiva e facendo girare molto bene il pallone in fase offensiva. La tripla di Amedeo Della Valle segna la parità a quota 29. Reggio trova punti importanti da Giovanni Pini e a metà quarto conduce sul 33-36, dopo un’altra tripla di Della Valle. Pini trova il +5 (33-38) e Sassari inizia ad intravedere gli spettri. Della Valle ancora con una tripla per il 35-41, ma Sassari ha un motto di orgoglio e alla sirena ritrova la parità sul 43-43.
Al rientro dall’intervallo lungo, le due squadre paiono molto stanche. Sassari piazza subito il parziale di 5-0 (48-43), ma Reggio ancora una volta reagisce e a metà periodo mette il naso avanti sul 53-54. Fino alla sirena del terzo quarto la partita viaggia sui binari dell’estremo equilibrio. Reggio trova punti importantissimi dalla sua panchina, mentre Sassari si affida a Shane Lawal e Logan. La schiacciata di Silins porta le due squadre allo sprint dell’ultimo quarto sul punteggio di 63-64.
Il pubblico del PalaSerradimigni cerca di trascinare i suoi beniamini verso l’ultimi sforzo, ma i ragazzi di Max Menetti vedono lo striscione dell’ultimo chilometro e alzano ancora l’intensità difensiva. A metà quarto Cinciarini si erge a protagonista assoluto, prima con una tripla e poi con un canestro in penetrazione che inchiodano il tabellone sul 72-74. Si arriva all’ultimo minuto sul 76-76. Dyson fa esplodere il PalaSerradimigni con una schiacciata imperiosa per il 78-76. Time out di Menetti che disegna lo schema per il canestro di Polonara (78-78). Sassari ha la palla della vittoria, ma gli arbitri vedono uno sfondamento di Dyson e consegnano la possibilità per lo scudetto a Reggio Emilia. Cinciarini in entrata non trova la sensibilità per il canestro tricolore e si va ai supplementari sul 78-78.
Della Valle trova due triple pazzesche e Reggio trova il vantaggio (83-84). Sassari si aggrappa ai rimbalzi di Shane Lawal ma, prima una tripla di Polonara, e poi un canestro in penetrazione di Kaukenas gelano il PalaSerradimigni. Tutti con gli occhi sul tabellone che ruggisce il 85-90 a meno di un giro di lancette dal termine del supplementare, I tifosi biancorossi iniziano a festeggiare il primo scudetto quando Logan trova una incredibile tripla di tabella per il 88-90. Sassari trova una difesa solida e intensa che favorisce un attacco in penetrazione di Dyson che piazza un’altra pazzesca schiacciata per il 90-90. Time out Reggio per il tiro della vittoria, ancora affidato a Cinciarini che trova solo il ferro.
Si va al secondo supplementare con le due squadra che giocano ormai solo con la forza nervosa. Ogni possesso può risultare determinante. Sassari scatta con un parziale di 5-0 e trova il 95-90, dopo una schiacciata di David Logan. Reggio sembra alle corde ma non demorde. Kaukenas e Cinciarini indicano sempre la soluzione giusta. Della Valle e Cervi dalla lunetta trovano ancora il vantaggio (97-98). Dyson gestisce ancora magistralmente l’ultimo pallone e trova il fallo in penetrazione. Il suo 1/2 porta ancora alla parità (98-98) e si va al terzo supplementare.
La Dinamo trova tre triple consecutive di Dyson e Logan e Reggio barcolla ancora (107-102). Menetti chiama il minuto ma i suoi ragazzi non hanno le facce giuste. Ancora Dyson per il 109-102 e Logan dalla Lunetta per il 111-102. Reggio crolla, e Menetti concede l’ultimo minuto a Pechacek, Stefanini e Rovatti. Sacchetti invita sul parquet Vanuzzo e Chessa. La sirena finale decreta la vittoria dei padroni di casa per 115-108.
Lo scudetto verrà deciso in gara 7, in programma venerdì al PalaBigi di Reggio Emilia.
SALA STAMPA
Massimiliano Menetti
Si va a Gara 7, è giusto così, loro meritavano di vincerne una qui. Sinceramente per tutto il corso della partita non ho pensato allo scudetto. Certamente l’unica cosa su cui ho da recriminare è il tiro da 3 di Logan di tabella, ma è l’unica cosa che mi ricorderò di questa gara. Ormai sono partite giocate sui nervi, non so la gente a casa quanto si sia divertita, forse più di noi, ma sicuramente noi e Sassari abbiamo portato una ventata di freschezza al campionato. La buona notizia è che dopo gara 7 finirà tutto. Siamo preoccupati per le condizioni di Silins ma lo valuteremo solo domani.
Meo Sacchetti
Sembrava che non finisse mai, in un certo momento la partita sembrava avesse preso la strada di Reggio. E’ stato bravo David a mettere quella tripla che ci ha dato fiducia con una buona difesa. Abbiamo avuto sia noi che loro la palla per chiuderla ma siamo andati ai supplementari. Abbiamo sicuramente fatto divertire gli spettatori che hanno visto la partita da casa, un po’ meno i nostri tifosi. Venerdì finirà, sarà pesante per entrambi perché oggi abbiamo giocato 15 minuti in più che peseranno su entrambe le squadre. Vediamo chi tra noi e loro avrà più energie. Noi andiamo a giocarci la terza finale di quest’anno, dopo Supercoppa e Coppa Italia. Bisognerà giocare ancora meglio di Gara 5, dove abbiamo fatto vedere cose importanti. Ho scelto di ridurre le rotazioni perché questa è la gara che non ha domani, è normale che sia così, bisogna giocarsela tutta. Siamo partiti aggressivi, loro hanno spaziato molto il campo e noi permettevamo dei passaggi di uscita facili. Ora pensiamo a Gara 7.
Jerome Dyson
E’ stata una partita molto lunga, una partita grandiosa. Tutte e due le squadre hanno giocato fino all’ultimo. Noi abbiamo dimostrato che volevamo portarla a casa e arrivare a Gara 7 e abbiamo fatto di tutto per raggiungere la meta, nonostante la loro grande prestazione, offensiva e difensiva. Ora andiamo a giocarcela in Gara 7. Credo che tutti noi volessimo vincerla, ma arriva un punto in cui devi cogliere l’opportunità, giocarti il momento e oggi siamo riusciti a coglierlo. Anche io ho colto al volo il mio momento ottimale, dando tutto ciò che avevo. Non credo ci sia mai stato un momento in cui abbiamo pensato che fosse finita, abbiamo dovuto fare i conti con i falli. Andiamo a giocarci la terza finale della stagione, venerdì si deciderà tutto. Dobbiamo scendere in campo con la stessa mentalità di oggi, lottando su ogni pallone. Sappiamo che sarà l’ultima partita, comunque vada finirà tutto. Giocheremo sfruttando ogni attimo in attacco e in difesa. Sappiamo cosa c’è in palio. Lo faremo purtroppo lontani dal nostro grande pubblico ma faremo tutto il possibile per regalare loro un sogno.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Grissin Bon Pallacanestro Reggiana 118-108 d.t.s.
Parziali: 24-20; 19-23; 20-21; 15-14; 12-12; 8-8; 17-10.
Progressione: 24-20; 43-43; 63-64; 78-78; 90-90; 98-98; 115-108.
MVP: Jerome Dyson. Il pistolero, come in gara 4, decide di vincere la partita. Porta tutti all’overtime con una schiacciata pazzesca quando Reggio già pregustava la festa scudetto. Nei supplementari ha più birra di tutti nelle gambe. Chiude con 26 punti in 46 minuti di utilizzo, 10 falli subiti e 9 assist.
MARCO PORTAS