Vincendo a Salonicco gara quattro 79-62, l’Olympiacos elimina l’Aris e raggiunge il Panathinaikos in una finale del campionato greco che si preannuncia interessante ed accesa come sempre, con gli uomini di Sfairopoulos che avranno il vantaggio del fattore campo.
Dopo l’inaspettata debacle di gara tre, l’Olympiacos ripresenta Spanoulis ma è costretto ancora a fare a meno dell’infortunato Petway. Inizio scoppiettante dell’Aris che va subito avanti 18-13, prima di subire il rientro dei biancorossi ed essere raggiunto e sorpassato, con due liberi di Sloukas, sul 27-29 dopo tre minuti di gioco del secondo quarto. Con Vezenkov poco centrato al tiro ( 1/8 per lui nei primi venti minuti ), l’attacco dell’Aris si regge soprattutto su Reed e Mourtos, mentre dall’altra parte i canestri di Lojeski e di Agravanis mandano l’Olympiacos avanti di 4 sul 39-43 alla pausa lunga. Un parziale di 16-3 stordisce l’Aris nei primi sette minuti e mezzo del terzo quarto, ed i gialloneri padroni di casa scivolano a -17 per chiudere sul 51-65 i primi trenta minuti sulla tripla di Spanoulis che frena il tentativo di rimonta dei padroni di casa. Il +20 siglato da due liberi di Katsivelis a cinque minuti dalla fine ( 54-74 ), manda in archivio una gara giocata, al contrario della sfida di due giorni fa, con grande attenzione dall’Olympiacos, che chiude con i 14 punti e 7 assist di Spanoulis in 24 minuti, i 13 di Lojeski e gli 8 messi a segno da Printezis, Agravanis e Mantzaris. Per l’Aris un Vezenkov da 11 rimbalzi ma soli 5 punti con 1/10 dal campo, i 15 di Tsiaras ed i 10 di Reed tutti messi a segno nel primo tempo.
Alessio Teresi
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