Venezia vince e convince tutti gli addetti al lavoro, battendo Cantù 77-72, in una partita dove non è mai stata messa in dubbio la supremazia della squadra veneta, tranne in un ultimo quarto disgraziato perso dai veneti 14-34. Charlie Recalcati può raggiungere così Ettore Messina nella personale classifica di coach più vincente nei Playoff.
Ecco un breve riassunto del match:
Recalcati mette subito in quintetto Tomas Ress per sopperire alle difficoltà avute nella scorsa partita a marcare Shermadini. Il risultato si vede e nei primi 3 minuti Venezia conduce già 10-1. Pino Sacripanti capisce la difficoltà iniziale dei suoi giocatori e chiama Timeout. Ai due di Stone (oggi particolarmente positivo) risponde Metta World Peace, il quale commette una leggerezza facendosi fischiare tecnico; Phil Goss segna di conseguenza il libero e porta i padroni di casa sul 13-9. Quando mancano 2 minuti al termine Venezia è avanti di 5 punti, i quali vengono solo ridotti di una lunghezza al termine del primo quarto (18-12).
Il secondo quarto recita un bel 24-9 per i veneti. Feldeine e Johnson-Odom danno una scossa ai brianzoli, i quali poco o nulla possono contro una Reyer così. Ottime le rotazioni di Recalcati che fa girare tutti i suoi uomini di spicco lasciando davvero le briciole agli avversari. L’intensità perdurata nella difesa lagunare è ormai una costante. Goss e Stone mettono il loro marchio in attacco, anche quando Hrvoje Peric non è così incisivo come durante la stagione regolare. Si va all’intervallo 42-23.
Il terzo quarto è ancora griffato orogranata. Dopo tre minuti siamo sul 49-28 grazie alla tripla di Tomas Ress che fa dimenticare la schiacciata di Shermadini subita poco prima. Cantù cerca di alzare il ritmo per recuperare il divario tra le due formazioni, ma Stone oggi è immarcabile e, dopo aver segnato due punti con fallo, fa imbestialire Pino Sacripanti che chiama subito TO. Si fa dura recuperare per Cantù, sul 56-28. Continuano le difficoltà nell’impostare l’azione di Gentile e Johnson-Odom, anche se è l’unico che cerca in tutti i modi di uscire dalla contesa a testa alta. Venezia sfiora il trentello di distacco da Cantù a meno di un minuto dall’ultima frazione di gioco; inerme invece la formazione brianzola di fronte alla potenza orogranata. Si conclude il 3° quarto 63-38.
Durante l’ultima frazione di gioco, prima di andare in brianza, si rivede Peric con una tripla (2-6). Johnson-Odom realizza il suo ventesimo punto, Feldeine si scalda sperando che non sia troppo tardi. Cantù accorcia le distanze, arrivando sotto i 15 punti di distanza; poco dopo si tocca il 71-61 a 3 minuti dalla fine, la partita si riapre. Jarrius Jackson firma il cartellino con una tripla per allontanare i cattivi spiriti che aleggiano nel Taliercio, ora la partita è chiusa, anche se Venezia commette l’errore di rilassarsi troppo presto. Venezia vince 77-72 con un’ultimo quarto da brivido: 14-34. Ora si gioca in Lombardia, per Gara3 ed eventuale Gara4.
UMANA REYER VENEZIA – ACQUA VITASNELLA CANTU’ 77-72
MVP: JULYAN STONE. Sembra impossibile che un play sia il miglior rimbalzista della propria squadra, lui è la dimostrazione del giocatore tutto tondo che molto comodo fa alla Reyer, oltre a ciò abbina una costanza di rendimento degna di nota. 11 punti, 13 rimbazi, 2 stoppate e 27 di valutazione.
Giulio