L’Olimpia Milano si presenta ai blocchi di partenza come la prima testa di serie e assoluta favorita. La regular season ci ha detto che nessuno è stato in grado di violare il Forum di Assago, dimostratosi fortino inespugnabile. Come ben sappiamo, però, i playoffs sono ben altro argomento e non solo dovrà difendere un fattore campo verso un titolo che dovrà per forza passare da Milano, ma dovrà gestire una pesantissima pressione come nella scorsa stagione, dove ogni risultato diverso dalla vittoria sarebbe un ulteriore fallimento.
La bacheca in questa stagione è ancora vuota, Sassari ha portato via sia la supercoppa che ha storia a sé, sia una Coppa Italia sfumata per l’ennesima volta a causa di prove davvero incolori a partire dal quarto di finale con Avellino.
Sostanzialmente i biancorossi hanno giocato l’ultimo mese abbondante di regular season come non competitive senza la pressione del risultato, senza l’Eurolega e con dei carichi di lavoro molto più pesanti del normale in funzione di un arrivo brillante e tonico ai playoffs.
L’ultima partita di regular season è stata molto brutta, ancorchè vista con una coriacea Pistoia, ma ora c’è da mettere testa e gambe su una Virtus che è stata battuta 2-0 in stagione, ma che dispone di un buon quantitativo di talento per poter dare qualche grattacapo a Banchi.
Anche in questa serie, ogni cosa diversa dal 3-0 sarà considerata uno pseudo fallimento, ma se consideriamo un’altra volta la serie di primo turno della scorsa stagione, c’è d’andarci con i piedi di piombo.
In un eventuale secondo turno lo scontro potrebbe vedere come rivali ancora i ragazzi di Sacchetti ed è molto probabile, senza voler mancare di rispetto a nessuna delle squadre coinvolte nell’altra parte del tabellone, che la vincitrice della scudetto possa uscire da quella semifinale.
Di sicuro Milano è favorita, ha l’obbligo di vincere, ma ha anche dimostrato che nelle partite dove la posta in palio è alta tende a disunirsi. L’obiettivo di tutte le avversarie è creare questi presupposti e mettere alla prova la tenuta mentale e fisica di una squadra nettamente più forte, ma non esente da punti deboli.
Simone Mazzola