Alla Virtus si chiude un’era. Le strade della società di Piazzetta Don Perucatti e di coach Umberto Vezzosi si dividono dopo 16 anni di incredibili successi. La notizia è stata ufficializzata questa mattina in una conferenza stampa tenutasi presso i locali della “Birreria” di Piazza del Campo, da 2 anni partner ufficiale della società rossoblù. Il presidente Bruttini, visibilmente commosso, ed il responsabile organizzativo del settore giovanile Massimo Pagano hanno ringraziato Vezzosi per il lungo periodo di proficua collaborazione, ricordando anche tutti i successi arrivati sotto la sua gestione. Il coach nato a Poggibonsi nel 1961 è arrivato in Piazzetta Don Perucatti nel 1999 assumendo il ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile. 32 finali nazionali, 3 scudetti (Juniores 2003, Under 15 2009, Under 17 2011), di cui 2 da capo allenatore e 6 titoli regionali, raccontano tutta la bontà del lavoro di Vezzosi che ha permesso alla Virtus di ritagliarsi un ruolo fondamentale nel panorama cestistico nazionale, sia per quanto riguarda i risultati sportivi, sia per la formazione di giovani talenti. Davide Bruttini, Roberto Rullo, Matteo Imbrò, Amedeo Tessitori, Pierfrancesco Oliva sono solo alcuni degli esempi di giocatori nati e cresciuti alla Virtus che adesso militano nelle prime due categorie italiane o addirittura, come Oliva, oltreoceano. Per la Virtus si apre adesso un’altra epoca, certamente con meno risorse della precedente, ma con tante idee da sviluppare e portare avanti. Entro una settimana verrà ufficializzato il nome del nuovo responsabile tecnico del settore giovanile che prenderà il posto di Vezzosi e proseguirà il progetto tecnico rossoblù.
Queste le dichiarazioni dei protagonisti:
Presidente Fabio Bruttini:
”Con grande dispiacere oggi dobbiamo comunicare che le strade della Virtus e di Umberto Vezzosi si separano. E’ un percorso nato nel 1999 e sono stati 16 anni pazzeschi. Quando Umberto arrivò, ci dettero per pazzi perché aprivamo una foresteria dopo che tante società dopo la legge Bosman stavano smettendo di investire sul giovanile. La nostra pazzia è stata ripagata perché quello che ha fatto la Virtus in 16 anni nel giovanile con a capo Umberto Vezzosi ha dell’incredibile e ci è stato riconosciuto a tutti i livelli, tanto che la Federazione negli anni successivi esortò le società più importanti ad investire sul settore giovanile come poi è successo. Il rapporto con Umberto, oltre alle finali, gli scudetti, il premio Reverberi, i giocatori lanciati in serie A e i rapporti con il settore squadre nazionali, va aldilà del semplice rapporto di lavoro e si interrompe non per volontà della Virtus o di Umberto, ma per le carenti risorse da investire su questo settore. Non possiamo più fare l’attività degli ultimi anni sul settore giovanile e purtroppo dobbiamo rinunciare a Umberto Vezzosi, al quale auguriamo tutte le migliori fortune e le soddisfazioni che merita un professionista di questa portata.
Responsabile organizzativo settore giovanile Massimo Pagano:
“Voglio soffermarmi sui numeri di questi 16 anni. Parliamo di 3 scudetti giovanili, 32 finali nazionali con innumerevoli piazzamenti tra i primi 4, 6 titoli regionali, un numero incredibile di giocatori passati da Piazzetta Don Perucatti che giocano o giocheranno in serie A o addirittura in America. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tecnica con Umberto Vezzosi. Come diceva il presidente, a Umberto ci legano stima e amicizia reciproca. Quello che vorrei sottolineare è che grazie all’attività fatta da Umberto, che ha portato a formare giocatori, allenatori e una mentalità vincente, da quest’anno comincia un nuovo ciclo, sicuramente con minori risorse economiche ma per quanto ci riguarda ai massimi livelli possibili. Ripartiremo dagli allenatori che in questi anni hanno imparato da Umberto e cercheremo di proseguire nel miglior modo possibile l’attività giovanile, sia nell’ambito cittadino, regionale e speriamo anche nazionale come fatto negli ultimi anni”.
Coach Umberto Vezzosi:
“Non ci devono essere facce tristi perché non mi sono mai piaciuti gli addii e questo non è un addio. Tutti sono utili e nessuno indispensabile. Chi arriverà farà sicuramente bene, anzi forse farà anche meglio se seguirà la strada già intrapresa. Sono stati anni bellissimi. Probabilmente il momento giusto per separarsi era un anno fa, ma a causa di un grave problema famigliare, la Virtus decise di rinnovarmi ancora di un anno il contratto dimostrando grandissima sensibilità. Voglio ringraziare la società anche per avermi permesso di stare tutti questi anni vicino alla mia famiglia, che rappresenta la cosa più importante per me. Anche le mie scelte future saranno fatte e condivise con loro. Voglio ringraziare il presidente Bruttini, il vice presidente Fabio Neri, tutto il consiglio direttivo e tutti quelli che hanno collaborato con me, tutti i vari responsabili del settore giovanile, i general manager che si sono succeduti negli anni, tutte persone con una grandissima sensibilità che hanno permesso alla Virtus, e non a Umberto Vezzosi, di ottenere questi straordinari risultati. Ringrazio tutti gli staff che mi hanno accompagnato, i preparatori atletici, i fisioterapisti, gli allenatori di Siena e di fuori Siena, i responsabili della foresteria, lo staff medico ed in particolar modo un pensiero per Luca Finetti e per l’attuale medico Carlo Cervelli, un amico e una gran persona. Infine ringrazio tutti i giocatori che ho allenato ed in particolar modo quelli di questa stagione, che nonostante le difficoltà mi hanno seguito durante tutta l’annata. A loro va il mio augurio per le migliori fortune nei prossimi anni”.
Ufficio Stampa Virtus Siena