Il Cska vince gara quattro ad Oaka 74-55 , chiude in quattro partite la serie contro il Panathinaikos e vola a Madrid per sua dodicesima final four degli ultimi tredici anni. Vigilia del match molto nervosa per la pesante multa comminata dall’Eurolega a Dimitris Giannakopoulos, ma pubblico di Oaka che pensa per tutta la gara soltanto ad incitare la propria squadra, ignorando le provocazioni che oramai da diversi anni a questa parte arrivano, sotto forma di sanzioni, dai bureau catalani contro il club sei volte campione d’Europa.
Il Panathinaikos parte molto male e scivola per ben due volte sotto di 12 tra la fine del primo ( 7-19 ) e l’inizio del secondo quarto ( 11-23), complice un pessimo 0/7 nel tiro pesante e la difficoltà a contenere in difesa la strapotenza fisica di Kirilenko e l’ingegno di Nando De Colo. Gli uomini di Ivanovic riescono tuttavia a rientrare in partita grazie ai canestri di Diamantidis, alle 8 palle perse del Cska ed al buon impatto dalla panchina di Mavrokefalidis, chiudendo all’intervallo lungo sotto di cinque sul 32-37 malgrado un 1/11 da 3 e le grosse difficoltà sotto canestro a fronteggiare stazza e centimetri dei lunghi russi. Teodosic, Kirilenko e Hines decidono di fare sul serio nel terzo quarto, ed un parziale micidiale di 13-0 del Cska,siglato a suon di triple e giochi da tre punti dell’ex giocatore di Veroli, manda gli uomini di Itoudis avanti di 16 all’ultima pausa sul 44-60. Il Panathinaikos non ha la forza di reagire a questo terrificante colpo da ko, e deve arrendersi ancora una volta nei quarti di finale ad una squadra decisamente più forte, uscendo però tra gli applausi ed i cori dei suoi tifosi. Il Cska chiude con i 18 punti con 4/4 da 3 di un meraviglioso De Colo, 13 con 10 rimbalzi e 3 stoppate di Kirilenko, ed i 12 di un ottimo Hines. Per il Panathinaikos 11 di Pappas con 1/8 da 3 e 10 a testa per Mavrokefalidis e Gist.
Alessio Teresi