Roma, 19 aprile 2015 – L’ACEA Virtus Roma porta a casa pane e companatico in questa prima gara del mini-Playoff che dovrà disputare per accedere, appunto, alla Post Season della Lega A asfaltando una Brindisi comunque a dir poco abulica. Domenica si va a Trento, poi Bologna e dopo in casa la Cantù di Metta World Peace a chiudere i giochi definitivamente, intanto il primo passo è stato fatto ed ora si potrà affrontare la trasferta in terra trentina con maggiore serenità, insomma quello che tutto l’ambiente voleva. Ottavo posto al momento conquistato, al momento però…
Comunque sia, non pensando al domani, per certi versi la solita tostissima ACEA che ha costruito in difesa un successo mai messo in discussione se non sul 4-2 del 2° minuto di gioco, dopo quel +2 d’inizio gara la Virtus è volata in alto anche sul +22 raggiunto più volte e senza mai abbassarsi sotto i 13 punti di scarto del terzo periodo, ma è stato un attimo, il terzo suono della sirena consegnava alla storia un netto 60-39 e la gara in soldoni ai padroni di casa.
Una difesa arcigna e molto bene organizzata anche senza Bobby Jones, Dalmonte partiva infatti con un quintetto che puntava sia a dare molta più qualità al suo attacco scegliendo Ramel Curry (e che scelta, alla fine l’ex-Pana dirà 17 p.ti, 7 rimbalzi e 2 assist, totale 25 di valutazione, fate un pò voi!), al posto del Bobby malandato, scalando un Melvin Ejim sempre più convincente nel suo ruolo da n.ro 4 (14 p.ti, 8 rimbalzi ed 1 assist per un 15 di valutazione finale), e mettendo al centro subito il redivivo Jordan Morgan per coinvolgerlo emotivamente dopo le 5 gare passate al pino, purtroppo apparso molto volenteroso in difesa ma decisamente negativo in attacco l’ex-Michigan University, valutazione finale da -5 e 0 punti all’attivo.
Ma la mossa azzeccata del coach imolese nei confronti dell’ex-titolare ha fatto capire che questa squadra emotivamente c’è, come c’è lo spirito di squadra che spinge un Austin Freeman ad entrare lo stesso in campo pur se menomato, segnale molto importante di un gruppo di questa ACEA 2.0 che fa ben sperare. La prova dell’ex-UPEA sarà insoddisfacente ma lo spirito è quello giusto. Bene anche Maxim De Zeeuw, concreto e solido come Lollo D’Ercole, poco appariscenti stasera ma funzionale al sistema di Dalmonte che ha anche ricevuto, quasi a fine gara, un coro tutto per se dalla parte più calda della tifoseria…Notiziona!!
In fin dei conti dunque questa prova così forte di carattere, l’aver cioè letteralmente oscurato la vallata ad una delle squadre con uno maggiori potenziali offensivi della Lega tenendola a soli 58 punti significa qualcosa, come anche la solita, ottima prestazione di quel Rok Stipcevic che dice 18 p.ti, 3/5 dall’arco, 5 rimbalzi e ben 8 assist, totale 28 di valutazione! E cosa dire di Ndudi Ebi? Altra superba prova del centro nigeriano, 20 p.ti partendo dalla panca anche se solo 4 rimbalzi per un positivo 18 di valutazione. In molti da lui si aspettavano solo legna, adesso con la legna che fa si mette anche a fare i mobili…Rivelazione autentica di questa Virtus 2.0 2015.
Un match mai in discussione, con Roma a comandare sempre ed a farne le spese è stata una ENEL Brindisi più molle di un budino andato a male, priva di nerbo nel senso più assoluto sui due lati del campo, il primo periodo chiusosi sul 23-7 e con la Virtus anche un pò sprecona in almeno due circostanze ne decreta l’andamento e l’incedere nonostante poi un secondo periodo meno brutto del primo.
Di base comunque una prestazione per i ragazzi di Piero Bucchi, applaudito ex come l’altro ex accorso a salutare il suo pubblico dopo anni di assenza, Dejan Bodiroga, troppo brutta ed opaca per sembrare vera. Basti solo pensare che il duo temutissimo Denmon–Pullen chiude il match rispettivamente con 9 p.ti all’attivo il primo (con soli due canestri dal campo), ed a malappena 2 p.ti per l’ex-Varese, senza contare che Marcus Denmon mette i suoi primi punti dalla lunetta e nella parte finale del terzo periodo: in parole povere, solo 5 di valutazione per Denmon, pessimo -2 per Pullen!
E quando poi ti fermi a rivedere nella tua testa la gara, scopri che è veramente un peccato per l’Enel che a nulla sia valsa una prova mostruosa quanto generosissima di quell’iradiddio a rimbalzo che risponde al nome di James Mays, 14 rimbalzi catturati, 17 p.ti per lui e Top Scorer di squadra, con un eloquente quanto significativo 33 di valutazione finale. Ma quando ad esempio osservi che gli ospiti spendono il primo fallo dell’ultimo periodo, teoricamente quello della morte per tentare di rientrare dal rovinoso -22 del terzo suono della sirena, ad un minuto dal termine, comprendi che realmente questa sera la vera Enel forse è rimasta in Puglia.
Può capitare dopo una stagione dai ritmi forsennati tra campionato, EuroChallenge e Coppa Italia, può capitare senza Eric ed Harper che si possa mollare di testa, anche perchè dopo le 3 vittorie consecutive prima della sconfitta di Capo D’Orlando la Post Season era certa, lo stesso Bucchi lo dirà apertamente che la gara non c’è mai stata a fine gara mettendo comunque in risalto la grande prova di Roma. Ma questo non giustifica un atteggiamento molto arrendevole e troppo morbido, occorre perciò riprendere subito in mano il timone del comando onde impedire che questa squadra così solida e massiccia possa infrangersi sugli scogli perigliosi di un campionato che non permette soste, specie emotive. Imitare quindi lo spirito di un gladiatorio James Mays, idem per un Delroy James commovente per spirito di abnegazione e voglia di non arrendersi mai, 12 p.ti per lui ma anche molti errori, le 6 perse ne sono lo specchio fedele.
Esiti contrastanti dunque a fine gara. Ottimi per Roma, molto negativi per Brindisi ma mentre per i pugliesi i Playoffs sono certi, l’ACEA dovrà sudarsela questa qualificazione. Le premesse però ci sono tutte, questa sera si è visto molto di buono, il domani è complesso da gestire ma l’impresa si può fare!
La cronaca
Primo Periodo, Bucchi parte con il solito quintetto e cioè con Pullen, Denmon, James, Mays e Turner mentre Dalmonte, dovendo rinunciare a Jones, rivoluziona tutto con Stipcevic, Curry, Morgan, Ejim e Freeman. Roma parte bene, 4-0 con Curry e Morgan ma poi Brindisi rintuzza con James, sensazione però che resta tale, gli attacchi successivi sembrano prendersi di salsedine, non vanno fluidi come prima. Ejim schiaccia in entrata mentre Brindisi “pigra”, solo dalla lunga e con zero canestri al 4°, 6-2 per la Virtus. Morgan si muove bene contro Mays, ha voglia di fare ma spesso pasticcia, passi contro il centrone brindisino alla prima palla dentro per lui. L’Enel proprio bene non fa, altro possesso sprecato da James e Turner, le bocche da fuoco Denmon e Pullen ancora ferme. Curry si da un gran da fare, idem Stipcevic che va di tripla, 9-2 al 5°. Ejim ringhia su James, Rok su Pullen e pure troppo, fallo in entrata contro di lui, poi si fa perdonare da una tripla dall’arco, 12-2 e Bucchi ha già visto troppo, tempo ovviamente per la sua Enel svogliata e distratta, stiamo rivedendo la gara dell’andata ma al contrario? Intanto ecco Zerini ma dalla rimessa dal fondo, sul pressing ordinato da Dalmonte, altra persa dei pugliesi, imbarazzante…Curry non sfrutta a dovere, ci pensa Mays dal cuore dell’area a graziare Roma con un airball (pazzesco), Ejim non perdona e tripla 15-2. Si sveglia Turner, tripla per lui, l’anno scorso con Pesaro fu sontuoso. Ma l’ENEL non difende, Stipcevic va comodo comodo al ferro, 17-5 ed ecco il Bullo in campo per un Pullen quasi inesistente. Ejim attacca James, porta a casa due liberi, solo uno su due. Ecco Ebi per Morgan c’è anche Cournooh ma altra persa per Brindisi, però, sia chiaro, l’ACEA come al solito sputa il sangue in difesa!! Cosa che Brindisi proprio non fa, Stipcevic serve un assist al bacio per Ebi, buono e fallo by Bulleri, l’Enel sprofonda sul 21-5. James attacca allora il ferro ma becca solo una parte di esso, Curry sbaglia un rigore da tre. I ritmi sono veloci per Roma, sincopati per Brindisi, ecco Lollo D’Ercole. Ebi stoppa Bulleri in fade-away, poi realizza da dentro l’area, 23-5….Non ci sono parole su come stia giocando male l’Enel. Ultimo possesso per Roma, sprecata da Ebi che poi cerca di stoppare il coast-to-coast di James che questa volta va, 23-7. Che dire? Il punteggio è eloquente…
Secondo periodo, Bucchi è teso, deluso anche, allora è zona per lui ma punita subito da Ebi. Roma ha anche De Zeeuw ora ma la notizia è James con 4 perse…Beh, spiega tutto! Va in tilt il tabellone, deja vu..Per fortuna si riaccende. Mays vs Ebi, bel duello. Pullen cerca di mettersi in gara ma Ebi non la smette di segnare, 27-7 al 12°. Mays corregge un errore da uno vs zero di Cournooh, non sembra vero. Pochi falli, sembra quasi una gara da fine stagione con nulla in palio ed invece non è così. Sempre zona per gli ospiti, ruggine nei meccanismi romani ma Ebi è micidiale, long-two ed è 29-9. Cournooh dalla linea dei liberi prende il primo ferro, tiro pulito però, De Zeeuw in semigancio alla Jabbar, 31-9 e Bucchi deve ancora chiamare tempo al 14°, -21 ed i suoi sembrano fuori fisicamente e mentalmente, ripeto, sembra il match del Palapentassuglia del 26 dicembre ma a ruoli scambiati, Brindisi dominò dalla prima palla quella sera chiudendo sul +30. Bah…vediamo. Al rientro in campo Roma pressa, non ne vuole sapere di mollare. Mays prende un palo da post-basso, l’ACEA spreca sulla transizione banalmente. Pullen rieccolo, palla a Mays sotto che subisce il secondo fallo da un mostruoso Ebi, riecco Morgan che se ne prende carico. Turner in beata solitudine va da tre, 31-12 ma risponde Stipcevic, 34-12 al 16°, +22. Sempre Turner a tenere accesa la flebile fiammella arancio-blu, al momento, poi sulla forzatura di D’Ercole, parte Pullen che viene stoppato da De Zeeuw ma raccoglie Mays che la mette dentro con fallo, Dalmonte chiama subito tempo, i suoi si stanno rilassando troppo e con Brindisi meglio non scherzare. Riecco Curry ed Ejim per Roma mentre Mays segna, 34-17 al 17°. Ora Roma gigioneggia e James schiaccia a canestro in entrata, il popolo brindisino si rincuora, 34-19. Dalmonte, nonostante il +15, non è per niente contento di cosa sta vedendo in campo ma non era pensabile che gli ospiti continuassero a giocare così male. Mays comincia a farsi sentire, rimbalzo e fallo subito da Morgan, liberi per lui ed è 34-21, 0-9 per l’Enel il parziale aperto. Sempre zona per gli ospiti, Ejim inventa un canestro di sana pianta, 36-21, poi di Ramel Curry con una classe…38-21. Niente, Denmon non ne vuole sapere stasera, altro errore con tiro anche in ritmo e subito dopo ancora, 0/4 per il principe dei marcatori pugliesi e Dalmonte chiama tempo per gestire gli ulimi 11”. Brindisi spende i suoi falli al rientro, ne mancano solo 3”, Freeman (silente anche lui al momento), va al tiro, niente da fare, termina quindi il parziale sul 38-21. Roma è in controllo ma non deve scherzare con il fuoco, Brindisi è capace di prendere subito fiducia come visto in precedenza. Il parziale di questo secondo periodo da 15-14 per Roma lo dimostra.
Terzo periodo, stessi startin’ five, Bucchi vuole una reazione dalle sue stelle. Pullen sbaglia un’altra tripla con spazio mentre Curry no, tripla ed è 41-21. Ora Mays riceve qualche palla di più in post basso ma il centro brindisino pasticcia troppo, persa. Adesso sale in cattedra Curry, buca la difesa un po’ molle di Pullen che si giustifica con Bucchi a bordo campo mentre l’ex-Limoges fa solo uno su due, 42-21 e di nuovo Roma a +21. James penetra di forza, sbaglia ma ribadisce, segnali di vita per lui. Poi Morgan prova a segnare da fermo e da fuori, niente da fare. Poi errori su errori, Morgan ne fa due, Mays pure, insomma niente di bello per lo spettacolo ma almeno per Roma si viaggia sul +19 al 24°. Turner non la mette più da fuori, altra tripla aperta che non va. Poi scivola in difesa su Freeman, persa per l’ex-UPEA ma sulla transizione altro errore di Denmon, Brindisi si consola almeno con la palla che rimane in possesso, sul rimbalzo la tocca Morgan e va fuori. Mays s’arrampica letteralmente sul ferro per correggere una penetrazione mal andata di James, 42-25 al 25° e l’ACEA sembra riessersi messa a ritmo blando in attacco. Mays-James è la’sse che sostiene l’Enel adesso ma Curry la punisce dalla lunga, 45-27. Intanto Pullen+Denmon zero punti, sembra un sogno per Roma, un incubo per Brindisi. Dalmonte rimette De Zeeuw ed Ebi. James fa il coast-to-coast, il secondo, 45-29 al 26°, la Virtus permette troppe di queste cavalcate al fratello del centro di Milano. Stipcevic intanto si procura i lberi, 47-29 mentre dall’altro lato del campo Cournooh spreca un’altro tiro a campo apertissimo, cosa che non fa Ramel Curry, 50-29 al 27° e Bucchi, mani sui fianchi, deve chiamare sospensione. La gara proprio non c’è, Brindisi è dormiente. D’Ercole in campo per Freeman (altro zero della serata al momento), ma la notizia è che Denmon mette a referto i primi punti della sua brutta gara, sono due liberi ed è 50-31. Però Roma non molla affatto, schiacciata di Ebi su assist di Curry, Mays risponde al ferro, 52-33. Stavolta Ebi forza, persa e vola Cournooh, poi però si rifà in fade-away, 54-35. Bucchi ordina di nuovo la zona, intanto l’ex-Siena Cournooh buca la difesa romana, 54-37 al 29°. Possessi finali, zona 2-3 per l’Enel bucata dal solito Curry, 57-37. E la frustazione di Brindisi è tutta nella protesta, sanzionata con un tecnico, a Delroy James il quale, urtando contro un fermo De Zeeuw, perde il possesso nella sua solita azione di penetrazione. Lunetta per Stipcevic, buono e possesso per Roma con 24” dal termine, ci pensa Ebi con una tripla…siderale!1 Termina con i due liberi di Denmon, 61-39 con Roma che veleggia sul +22…Beh, non occorrono altre parole.
Quarto periodo, Bucchi le tenta tuute, Zerini e Bulleri ma il body language dei suoi ragazzi è emblematico. Ma De Zeeuw da post basso si beve letteralmente Pullen, 63-39. Match quasi chiuso, Zerini non demorde da dentro l’area mentre Brindisi è di nuovo ad uomo. Anche Freeman stasera non la mette, Denmon mette invece il primo canestro dal campo allo scadere, 63-43. Altro assist per De Zeeuw che schiaccia, si vede la mancanza di Eric. Invece Ebi non si ferma, 67-43 e Pullen mette il primo canestro della sua serata no! Denmon fa vedere di cosa sia in grado di fare, parte in entrata e schiaccia quasi in faccia ad Ebi, buono e fallo con 67-48 al 34°. Pullen ne sbaglia un altro da tre con spazio, finalmente Freeman cancella lo zero anche, 69-48. Quarto fallo di Ebi su Mays, sportellata tra i due, liberi per il centro ospite, 69-50 al 35°. Si abbassano i ritmi, Ejim sale in cielo per un tape-out, rifinisce Stipcevic con una lacrima in entrata, 71-50. James non ne vuol sapere di mollare ma perde la palla, idem per Ejim su assist di Rok, il Bullo mette la sua tripla a suo modo, bravo!! Comunque la gara è segnata, ad esempio l’Enel al momento ha zero nei falli contro, indicativo… Mays fa un bellissimo numero, danza quasi come in un movimento di tip-tap, 71-55 al 37°. Virtus un po’ molle ora, c’è anche un discreto caldo mentre Rok forza tropo, Ejim non copre bene poi su Mays che fa buono e tiro, 71-57 ma non converte il libero. Errore di Ebi, idem per James ed è 38°, Stipcevic fa nel burro della difesa avversaria, 73-57. Quinto fallo di Ebi, applausi per il centro di passaporto inglese, il Bullo in lunetta ma va solo il secondo, 73-58 ad 1’39” dal termine. Cioccolatino per Ejim by Stipcevic, 75-58. Termina con il pubblico romano in visibilio per una prestazione molto convincente del team romano in ottica Playoffs, c’è anche spazio per Reale, Ciambrone e Kushchev con il giovane play romano che la mette da tre, 80-58 quindi. Ottima Roma, Brindisi da rivedere eccome.
Sala Stampa
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ACEA Virtus Roma – ENEL Brindisi 80-58
Parziali: 23-7; 15-14; 23-18; 19-9
Progressione: 23-7; 38-21; 61-39; 80-58
MVP: Rok, solo Rok ed un grande Ebi più Curry. Ah, Mays, mostruoso!!
WVP: Pullen e Denmon non pervenuti…
Fabrizio Noto/FRED