Caserta vince una gara orribile, spigolosa e farraginosa contro Avellino, sempre più a picco nonostante l’arrivo di Frates in panchina. La notizia positiva arriva da Bologna, con le Vu Nere che battono Pesaro, che ora ha solo 3 lunghezze di vantaggio sui campani, che magari potrebbero diventare due se la penalizzazione venisse rimossa. Il finale è 70-74, con la festa del pubblico numeroso e davvero assai caloroso che ha affrontato la trasferta credendo ancora alla salvezza. Peccato che le prossime due gare, seppur in casa, saranno con Sassari e Reggio Emilia, non certo clienti facili, ma col cuore la Juve potrebbe arrivare all’ultima di Pesaro magari con ancora una chances. Stasera la gara è decisa dal gioco di squadra, anche se è impossibile non sottolineare come Ivanov sia stato per rendimento il migliore dei suoi in campo. Per il bulgaro ci sono 28 punti con 11/15 da due, con 9 rimbalzi e 2 assist, per un 36 di valutazione stellare (10 falli subiti). Decisivi però sono i 12 punti di un Domercant che se per 38 minuti combina parecchi danni, nel finale si riscatta segnando una tripla e altri quattro punti che peseranno e non poco (12 punti per l’ex Galatasaray. Doppia cifra per Scott (15+11rimbalzi) e Antonutti (10). Buona e generosa la prova di Moore, col folletto che si sbatte anche a rimbalzo. Male gli altri. Per Avellino, che giova dirlo prende 12 (!) rimbalzi in meno rispetto alla banda bassotti bianconera, c’è solo Gaines a guidare la squadra. L’ex Cantù ne mette 27 con 6 rimbalzi e 5 assist. Anosike e Banks segnano ma sono discontinui, bizzosi Hanga e Green, male Harper.
Derby che inizia con percentuali basse da ambo i lati. Tra la tensione ed i contatti si segna poco su entrambe le sponde. Ivanov è il solito leone sotto i tabelloni, i suoi movimenti in post e non solo mandano in tilt il programma difensivo di coach Frates, Anosike lo soffre nonostante il tonnellaggio maggiore, Trasolini non lo tiene e la Juve, tra sofferenza e tanto cuore vola sul 2-7 con l’1/2 del bulgaro. Avellino sembra scuotersi col canestro e fallo di Trasolini, ma due liberi di Domercant e un canestro di Scott, entrambi frutto della rotazione allargata di coach Esposito, valgono addirittura il +7. Di qui in poi è solo spettacolo biancoverde: sfruttando bonus e palle perse, Gaines prima ed Anosike poi ribaltano le sorti sul tabellone, che segna 13-12 alla prima pausa.
Si alzano i ritmi. Quando può la Sidigas innesta le marce alte e con Banks e un Gaines extra lusso va a bersaglio con regolarità. Antonutti è l’unico dei suoi a vedere il canestro dalla lunga distanza, ma la differenza la fa solo Ivanov che segna la metà dei punti dei suoi, diventando un fattore. La gara di parziali continua, prima la Juve torna sul +7 sull’ennesimo pick and roll chiuso dal bulgaro, poi i due soliti noti griffano il -1, ma negli ultimi secondi del quarto due pasticci difensivi costano cari alla sidigas che si becca uno 0-4 di break targato Scott. Siamo 35-40 all’intervallo.
Caserta riparte male e incappa in una serie di palle perse e brutti tiri. Gaines segna una tripla dal parcheggio che vale il -1 e solo due liberi di Scott riescono a spezzare l’inerzia. Avellino sembra lì pronta ad aggredire la gara con energia a rimbalzo e grande intensità, ma con la discesa di nuovo delle percentuali, gli ospiti ne beneficiano, e dalla panchina i punti di Domercant e il rocambolesco lay up di Moore, valgono addirittura il +7 al 25′ su cui Frates chiama il timeout. Ivanov torna a far correre il suo tassametro, Harper dopo tanti errori, anche su palloni per lui facili, si sblocca e quando Banks inizia a correre in transizione la sfida può riaprirsi. Anche perchè Esposito (in coppia con Domercant) eccedono nelle proteste e si beccano un tecnico stupido che viene concretizzato da Gaines prima (3/3 dalla lunetta) e da Banks poi con la tripla. Il break è 6-0 e siamo 47-48. La Juve va nel pallone e arriva l’ennesima palla persa, da parte di uno spento Domercant, che lancia il contropiede chiuso dalla schiacciata di Trasolini per il sorpasso Sidigas. Nel momento del bisogno, o forse anche per riscattarsi dopo qualche brutta giocata, Domercant si prende responsabilità e un prezioso fallo, ma dalla lunetta è solo 1/2 per lui. Parità ed Esposito lo panchina immediatamente. Nell’ultimo minuto si va molto e bene dai lunghi. Trasolini e Anosike da un lato, lo stoico Ivanov dall’altro, battagliano e si rispondono con centimetri e kili da vendere: è ancora parità all’ultimo stop and go: 53-53.
Moore apre le danze con una penetrazione a tutta velocità, Antonutti lo imita in precario equilibrio appoggiando al vetro il +4. Servono punti pesanti per i lupi e Marques Green si prende e mette una tripla delle sue importante per il morale e non solo. Il ventiseiesimo punto di Ivanov e una tripla di Scott regalano 6 punti di vantaggio ai bianconeri a poco più di 6 dalla fine, un vantaggio importante ma non rassicurante. Infatti Hanga con 2 liberi e Gaines col fallo e canestro rimettono le cose a posto sul tabellone. La gara diventa spigolosa ed un’autentica bagarre, con i bianconeri già in bonus e bravi a lottare su ogni pallone. Avellino si affida al tonnellaggio maggiore delle sue torri e prova a sfruttare questo vantaggio. Un jumper di Scott scrive il 61-64 a 3’40” dalla fine, poco dopo Ivanov, ben pescato sul post basso, realizza il facile lay up, e sotto di 5 lunghezze Frates chiama la sospensione per provare a riprendersi in mano il match mentre nel palazzo si sentono solo o quasi i tifosi bianconeri. Brutta persa in uscita dal timeout di Anoisike, ma Mordente lo imita e Banks griffa il -3. Nel momento del bisogno, dopo tante triple sbagliate, arriva il canestro che non ti aspetti, da parte anche di chi non ti aspetti, ovvero Domercant, che prima piazza un confetto dei suoi, poi un giro e tiro per il +9. Ultimi 90″. Gaines spara la tripla che lascia aperte le speranze irpine, brutta penetrazione di Moore che getta via la palla. Gli arbitri, incerti, si affidano al replay delle telecamere e palla alla Sidigas, che con Hanga si riporta a -4. Scott, molto stupidamente prova una schiacciata di potenza che si incarta su ferro, ma sulla palla più importante del match Gaines prova a cercare il fallo subito ma si becca solo un’infrazione di passi. Esposito non si fida e a 47″ chiama timeout. Problemi al tabellone segnapunti, si perde tempo e nel frattempo arriva la notizia della sconfitta di Pesaro a Bologna.
Caserta attacca malissimo e non concretizza nulla, Hanga parte a mille all’ora e subisce il fallo di Moore. L’ungherese dalla lunetta fa 1/2, bagarre a rimbalzo, Banks spara la tripla del pareggio, sbagliandola, rimbalzo di Anosike che apre una palla complicata per Green, che finisce fuori. Gli irpini chiedono un tocco di Mordente e gli arbitri, nel dubbio si riaffidano all’istant replay, che assegna la palla a Caserta, che chiama timeout con 6″ da giocare. Si perde qualche secondo, Domercant subisce fallo e imbuca i due liberi. Banks segna ancora, Mordente la chiude la sfida dalla lunetta. E’ 70-74, la caccia alla salvezza di Caserta può continuare.
SIDIGAS AVELLINO – PASTA REGGIA JUVECASERTA 70-74
Parziali: 13-12; 22-28; 18-13; 17-21
Progressione: 13-12; 35-40; 53-53; 70-74
Mvp: Ivanov in generale, Domercant perchè la decide nel finale. Per Avellino si salvano Gaines e Trasolini
Wvp: Harper su tutti. Per la Juve male Vitali.
Domenico Landolfo