Lotta, si dimena, coriacea e combattiva. Ma è bella e incompiuta questa Juve Caserta, che fa sudare le proverbiali sette camicie all’EA7 Milano che alla fine ringrazia un Gentile leader e trascinatore quando serve per poter avere la meglio dell’ultima in classifica. Alla fine sul piatto pesano uno sciagurato 0-10 in apertura di terzo quarto tutto di marca meneghina e specie di Brooks, in cui si sente e molto l’assenza di un Domercant in condizione, dato che in questo break ci sono tanti, troppi 1vs1 sull’ex Siena che vanno a finire male. Nonchè una scelta, o meglio un non fallo nei secondi finali, dopo il canestro del -2 a 25″ con il cronometro che si fermerà solo a 8″ col fallo di Moore su Moss. Il finale recita 78-82, con Gentile top scorer a 17 punti nel palazzo che consacrò suo padre, anche se l’accoglienza del caloroso pubblico sugli spalti passa dal freddo all’aperta contestazione al ragazzo di Maddaloni. Per lui 6/13 dal campo con 7 rimbalzi. Importanti nella vittoria dell’Olimpia anche i 16 di Ragland e i 15 uscendo dalla panca di Brooks.Milano domina inoltre a rimbalzo (37-29) nonostante a metà terzo periodo perda Samuels che dopo la quarta penalità protesta e si becca il tecnico. Pesano in quanto a fattore specifico, inoltre, gli 8 di Moss, chirurgico in difesa, i 4 di Hackett tutti nel finale dopo una gara non certo da ricordare e i 6 di Kleiza, con tanto di “dedica” alla panchina bianconera, cui Esposito risponde picche. Caserta non ha nulla da recriminarsi. Gioca la sua gara e difende alla morte, costringendo i meneghini a brutte percentuali specie dall’arco. Senza la zona, che viene bucata troppe volte, e nonostante che nella uomo ogni missmatch sia davvero pesante, i bianconeri tengono botta, esprimendosi poi benissimo in attacco, dove la palla circola e i giocatori si fanno trovare pronti. E dire che, se delle precarie condizioni di Domercant abbiamo fatto un accenno, va sottolineato che Scott era reduce da una settimana di totale riposo per problemi al ginocchio, e dicasi altrettanto per Tommasini e Michelori, ko dall’influenza. A fine gara ci sono 19 punti per Antonutti, leader sul campo, così come Ivanov, che nel quarto periodo trascina la squadra, scrivendo a referto un 18 punti. Stoica la partita di Mordente (14), generosa la partita di Michele Vitali, forse il più dispiaciuto a fine gara nel parcheggio del palazzo, ma forse l’unico senza nulla da recriminare, uno di quelli che han dato tutto, che sono il simbolo di una squadra che non vuole mollare e che nonostante il -5 da Pesaro (che potrebbe diventare -4 se la penalizzazione dovesse essere rimossa post ricorso) si vuole approcciare coriacea alle due prossime trasferte, Varese e Avellino in cui si decide davvero il destino.
Pronti via e Milano scappa con le triple di Ragland e Gentile. Samuels in vernice fa quel che vuole, ma la run and gun e le perfette spaziature ordite da Esposito regalano punti e spettacolo. Mordente e Antonutti sparano dalla lunga il sorpasso, Moore li imita ma in difesa si perde Ragland che gigioneggia al ferro più di una volta. Il furto con scasso di Antonutti però regala alla Juve il vantaggio al primo stop and go (21-17).
Milano inizia meglio, Caserta perde inerzia e Ragland e Melli griffano uno 0-8 pesante. Antonutti scuote i suoi con la sua arma dalla lunga distanza e i bianconeri esplodono ancora una volta col proprio talento offensivo, finalizzato dall’ex Reggio Emilia nonchè da un Ivanov bravo a farsi trovare pronto in uscita dal pick and roll. L’alley op di Elegar e il fade away di Gentile stabiliscono la parità, ma da qui in poi il capitano delle scarpette rosse ingaggia un duello a distanza con Michele Vitali. I due si rispondono colpo sul colpo, con belle penetrazioni, falli subiti e liberi. Il facile lay up di Ivanov, in chiusura di quarto, su assist di uno spento Domercant, vale il 36-33 casalingo alla pausa lunga.
Dopo i canestri di Moss e Vitali, Milano innesta le marce alte. Ragland brucia Moore e segna, Samuels fa a sportellate e si batte senza avversari, Brooks si libera con troppa facilità di Domercant che non regge il primo passo dell’ex Lakers e lo 0-10 è servito, con Milano che tocca le 7 lunghezze di vantaggio. Esposito si rifugia nel timeout trovando il solito Antonutti bravo ad uscire dai blocchi, ma Kleiza prima e Brooks poi portano a 10 le lunghezze di vantaggio. Di qui in poi è nervosismo sul campo. Ne fa le spese Samuels, che esce dopo quarto fallo e tecnico. Vitali, Tommasini e tessitori sono chirurgici dalla lunetta, e neanche un tecnico a Esposito riesce ad aiutare Milano. Scott, oggi anche lui poco presente, limitato dai problemi fisici, manda a bersaglio la tripla del -1, ma proprio quando l’inerzia sembra girata Brooks piazza una schiacciata fenomenale e Moss, sulla sirena, una tripla spezzagambe. E’ 52-58 all’ultimo stop and go.
Ivanov prende per mano i suoi, aiutato anche da un maldestro tentativo di Elegar di spazzare il ferro sul libero supplementare, segnando ben 4 punti in un solo possesso. Caserta ricuce sempre fino al -2, ma le giocate di Brooks di puro istinto tengono sempre più di un possesso. Mordente spezza l’oscillare della gara con una tripla dal parcheggio, cui risponde Gentile con una schiacciata di potenza. Scott non impatta col gioco da tre punti e Milano, anche sfruttando il bonus piazza il mini break decisivo. Ragland e poi anche Hackett griffano il +5 negli ultimi 3′. Moore bravo a smarcarsi in solitudine segna ancora, ma Kleiza gela il palamaggiò con la sua seconda tripla di serata. Vitali dalla lunetta fa solo 2/3 e Hackett con jumper dei suoi scrive ancora +6, ma con un minuto in meno da giocare. Banchi si gioca Melli da 5 per contenere un Ivanov devastante che da solo porta i suoi a -2 a 25″ dalla fine. Ci si aspetta un fallo che arriverà solo 8″ con Moss che dalla lunetta segna solo il secondo libero. Sul +3 Banchi fa fallo su Vitali, che segna il primo e sbaglia il secondo volontariamente, ma non c’è rimbalzo, Melli chiude con un 2/2 scrivendo il 78-82 finale.
PASTA REGGIA CASERTA – EA7 MILANO 78-82
Parziali: 21-17; 15-16; 16-25; 26-24
Progressione: 21-17; 36-33; 52-58; 78-82
Tabellini
Sala Stampa
Banchi: Partita dura, combattuta, ma ce lo aspettavamo. Nel terzo periodo abbiamo provato a dare la spinta necessaria per vincerla senza troppe difficoltà, ma nel finale la sfida non era ancora definita. I nostri livelli di attenzione sono calati specie in difesa, proprio per questo siamo stati bravi e abbiamo ottenuto una vittoria non scontata e non banale, importante anche per imparare a gestirci mentalmente per il prossimo futuro. Dobbiamo imparare a controllare le gare senza innervosirci, perchè se anche uno come Samuels viene buttato fuori non lo perdiamo dal punto di vista squisitamente tecnico, ma perdiamo energie e risorse di squadra. Protestare non serve a nulla, e le esigenze di squadra sono la nostra priorità. Caserta buona squadra, può giocarsela con chiunque, stasera ci ha messo in difficoltà.
Esposito: Giocato una gran partita con atteggiamento giusto per tutti i 40′ fatta eccezione forse per quel passaggio a vuoto nel terzo periodo che però ci è costato la gara. Abbiamo avuto problemi in settimana con Scott, Tommasini e Michelori, ma queste non sono giustificazioni. Stasera peccato non aver ripagato un pubblico così straordinario con una vittoria, ma ci abbiamo provato e tutti lo hanno visto. Purtroppo allenarsi a ranghi ridotti incide e non poco sulla nostra preparazione. Domercant dall’infortunio muscolare ha perso molta condizione ma ho la sua piena collaborazione ed è uno che non si tira mai indietro. In settimana proveremo a concentrarci maggiormente sui dettagli, su quelle situazioni che dobbiamo imparare a gestire con tutti i nostri giocatori, per far sì che situazioni come quella nell’ultimo minuto di stasera possano essere affrontate al meglio. Ora testa a Varese, non vogliamo smettere di lottare.
MVP: Gentile domina la gara, Brooks determinante. Per Caserta Antonutti, Ivanov e Vitali su tutti
WVP: Male pr 35′ Hackett, usato poco dal suo coach, voto negativo per Samuels per come ha finito la gara, nonchè per i suoi sostituti Elegar e James che in 15′ non riescono a fare granchè, costringendo Banchi a mettere Melli da 5. Per Caserta Domercant Tommasini e Scott, condizionati evidentemente dalle problematiche fisiche.