Roma, 15 marzo 2015 – Dalla fantastica ed appassionante sfida dei quarti di Finale scudetto di 2 anni fa le partite tra Roma e Reggio Emilia sono sempre attese in modo speciale. La storia narra che vinse la Virtus in Gara 7 ma contro una Reggio Emilia mai doma, capace di reggere sino alla fine contro un roster romano qualitativamente migliore. Ma a distanza di due anni, anno del Signore 2015, i ruoli si sono invertiti: Roma è in un’annata di ambasce, un pò decaduta, lontana al momento dalla zona che conta pure se la stagione europea le ha fornito una dimensione positiva ed onorevole mentre Reggio, proprio da quei quarti di finale persi ma a testa alta, ha iniziato un percorso di crescita con un progetto che mira a consolidare il team emiliano nel basket italiano, e si spera non solo italiano, di vertice, fallendo però clamorosamente in Eurocup. L’anno scorso la vittoria dell’Eurochallenge ha sancito un passo in avanti del basket reggiano, quest’anno le cose sono state fatte alla grande per proseguire l’ascesa verso il vertice.
ACEA Virtus Roma
Da oggi si pensa al campionato. Basta Eurocup, svanito il sogno di superare il turno contro il Banvit e raccolti i giustissimi applausi per una stagione straordinaria dove la Virtus ha dato spettacolo, sempre al Pala Tiziano ed un pò meno in trasferta (per la cronaca, in casa Roma è stata da 10 e lode contro chiunque mentre in trasferta merita un 7,5 pieno, quindi sempre livelli di eccellenza), ora si deve risalire la china, è mandatorio.
E’ mandatorio perchè la Virtus Roma vista in campionato, tranne qualche rara occasione, è stata bruttina in media, a tratti quasi inguardabile buttando nel water diverse gare ed occasioni che oggi avrebbero consentito ai Dalmonte’s Boys ben altra prospettiva da quì a fine stagione: a Varese 7 giorni fa ad esempio l’ultima, in termini di tempo, fulgida rappresentazione di come sprecare un match ripreso contro una squadra malmessa psicologicamente con la solita partenza a rilento, la bella rimonta, l’incapacità di portarla a casa entro il 40′ (che dire del comodo appoggio fallito di Morgan sul +2 a 40″ dalla fine?), ed alla fine partita consegnata agli avversari molto più “cattivi” e determinati all’overtime, insomma un triste deja vu.
Quindi, ribadendo che deve essere metabolizzata la Coppa, bisogna ora migliorare la posizione attuale che non reca giustizia ad un roster che ha delle qualità, chi dice il contrario mente sapendo di mentire perchè lo staff tecnico è di livello ed i giocatori non son certo sulla carta inferiori a rosters come Bologna ed Avellino (i primi che mi vengono in mente).
Questa tesi è ora poco confutabile dopo gli arrivi di Ebi, Freeman (forse non disponibile nemmeno lui domani), e tra poco Curry, ma se tanto da tanto, questi son giocatori molto più navigati ed esperti di quelli che purtroppo non possono più concorrere alla causa e che nella globialità han fatto così bene in Europa. Si presuppone quindi un miglioramento medio nelle prestazioni da quì a fine stagione nel tentativo di approdare ai Playoffs, è inevitabile che se si sostituisce Triche con un Curry qualcosa in più si deve ottenere. Certo, a volte non è detto che sia scontata l’eguaglianza che implica più qualità uguale miglior risultato finale, ci vuole anima in campo ed il talento spesso da solo non basta.
Pertanto è oggettivamente difficile puntare alla Post-season, le gare sono poche per provarci, un pò troppe le squadre da superare in classifica e complesso anche ribaltare alcuni scarti nel doppio incontro. Perciò la ragione indicherebbe alla Virtus Roma di giocare con “leggerezza” queste ultime gare, a partire da quella di domani sera che tra l’altro appare abbastanza ostica.
Eppoi la tifoseria, l’ambiente in generale, è un ambiente maturo, conosce perfettamente i limiti di questa Dirigenza e ne apprezza gli sforzi, se poi arriva come ultimo Ramel Curry del quale però non si sa nulla ad oggi (arriva? Quando arriva? Settimana prossima si dice…E perchè magari non aver tirato fuori questi soldini questa estate affidandosi di meno alle scommesse all’inizio della stessa?), significa che ci si crede ancora in questi Playoffs.
Ma aldilà di tutto questo, da domani sera potremmo dire che inizia il campionato di Roma però diciamolo con tono basso, senza aspettarci chissà che cosa, le condizioni oggettive della classifica e degli scontri diretti non inducono a grandi speranze. Infine, ecco come coach Luca Dalmonte ha presentato la gara di domani:
«Risolveremo il dubbio Freeman a ridosso della palla a due, per la sua indisponibilità abbiamo mantenuto di conseguenza il trend di allenamenti con il roster con cui abbiamo giocato l’ultima partita di Eurocup. E’ chiaro che si affrontano due squadre per molti aspetti diverse, al limite dall’essere opposte. La nostra propensione per taglia, caratteristiche ed esigenze è meno votata alla pericolosità perimetrale, diversamente da Reggio che fa del perimetro, comprendendo anche l’ala forte, la propria pericolosità primaria.
Sarà una sorta di braccio di ferro tra due squadre che cercheranno di costruire la partita sulle
proprie qualità, disinnescando quelle dell’avversaria».
Grissin Bon Reggio Emilia
La novelle vauge del nostro basket. Un progetto ambizioso che forse dovrebbe essere seguito e perseguito da molte più società italiane, puntare cioè su giovani italiani e su stranieri importanti ma maturi, “anziani” cestisticamente per aiutare i primi a crescere portando le prime vittorie di peso infondendo coraggio ed esperienza.
A volte però l’usato sicuro porta con se delle scorie, troppi gli infortuni in stagione ai vari Drake Diener, Darjus Lavrinovic (rientrato da pochissimo a disposizione e surrogato letteralmente dal più conosciuto fratelo gemello ex-Siena Ksistof), per citarne alcuni senza tralasciare quelli accorsi ad i giovani leoni come Ojars Silins, malanni che hanno sicuramente frenato la crescita complessiva del gruppo gestisto anche quest’anno da Max Menetti che, esattamente in modo opposto alla Virtus Roma, ha faticato e non poco in Eurocup viaggiando invece meglio in campionato. L’attuale terza piazza in co-abitazione con l’Onda Sarda (di fatto quindi quarta perchè all’andata Reggio perse a Sassari), è infatti frutto di questa situazione, la caduta in casa contro Cremona alla 2^ di andata fu segnata da quel roster menomato ma questa Grissin Bon ha fatto anche cose egregie, alla 10^ del girone di andata espugnare il Talercio risalendo da un -16 è stata una prova di grande carattere e voglia di vincere come pure aver battuto Milano al Pala Bigi alla 5^ di andata.
Già, Milano. Due settimana fa una legnata da ricordare al Forum ed in semi-diretta televisiva per giunta, un -50 che brucia ancora sulla pelle di un ambiente che però ha capito che se si desidera crescere in modo definitivo, bisogna anche accettare qualche pesante inciampo. Eppoi, se si punta tutta su giovani italiani beh…Qualcosa va anche “perdonato” prima o poi, chiamiamoli errori di crescita.
Sulla carta il match non dovrebbe avere gran storia, molta la differenza in campo ma all’andata fu gara bella, avvincente e soprattutto equilbrata con Reggio che ebbe la meglio grazie al talento dei suoi giovani leoni Polonara e Della Valle e con l’aiuto dei “sostituti” Donnell Taylor e Ksistof Lavrinovic, ben sei uomini in doppia cifra con anche Il Cincia e Diener a comprova che il bilanciamento offensivo degli emiliani è un dato reale.
In un quadro perciò molto incoraggiante di base s’incastra anche l’ottima stagione di Achille Polonara: quinto miglior rimbalzista della Lega con 8,3/rimb. gara; quinto miglior realizzatore da tre con 45,3% (quasi sempre tirando dalla sua mattonella, cioè dalla punta dell’arco), e Top Scorer di squadra con 12 p.ti/gara oltre alla terza piazza come miglior rendimento medio, dietro solo cioè a gente come Shane Lawal di Sassari e Luca Vitali. Sommiamo infine anche la crescita tecnica di Riccardo Cervi (8 p.ti/gara, miglior stoppatore della Lega con 2,1/gara), ed il consolidamento del Cincia come miglior assist-man con 6,1/gara ed il gioco è fatto. Ciliegina sulla torta, la convocazione di Federico Mussini al Nike Hoop Summit di Portland nell’immediato dopo Pasqua (chi se lo ricorda in maglia Stellazzurra?), unico italiano e terzo di soli tre europei come U19, che dire di altro? Ah sì, c’è anche un certo Kaukenas…
Però Reggio non è imbattibile, le recenti cadute di Milano ma soprattutto quella di Pesaro in volata, farebbe pensare ad una squadra che in questa fase della stagione difetti in concentrazione, per questo Roma deve provarci ma “senza pensieri”, con leggerezza e chissà che alla fine non si possa battere una squadra oggi fuori portata.
Precedenti: sono 48 le sfide tra capitolini e reggiani, 28 le vittorie romane e 20 quella degli emiliani. A Roma le vittorie della Virtus salgono esponenzialmente, su 24 gare sono ben 18 le vittorie dei padroni di casa.
Arbitri: Lamonica – Di Francesco – Filippini
Si gioca: lunedì 16 marzo, ore 20:00 con diretta su RAISPORT
Fabrizio Noto/FRED