Roma, 11 marzo 2015 – Alla fine tanti, tanti applausi per questa Virtus Roma europea 2014-15, solo applausi però ad un passo dalla storia e dalla gloria, quella con la “G” maiuscola. Già, niente passaggio del turno perchè sarebbe stato un sogno eliminare una squadra così tosta, così determinata come il Banvit nel doppio scontro e dopo il -16 dell’andata, una squadra che da anni è al vertice del campionato turco (torneo emergente in Europa), con un talento offensivo così straripante senza Gibson, Triche, Freeman ed anche un Bobby Jones pasticcione come non mai visto all’opera questa sera come a Bandirma nel match d’andata.
Se questa sera, in un Pala Tiziano non certamente colmo come si sarebbe sperato (nota molto stonata su cui si dovere dovrebbe seriamente riflettere), la Virtus Roma avesse vinto di 17 punti di scarto sarebbe stata scritta una pagina di storia sportiva di questa squadra che sarebbe andata oltre che il semplice superamento del turno di Eurocup. Sarebbe stata scritta una bella pagina anche per il basket italiano, ultimamente mortificato e relegato a ruolo di comprimario allorquando si cimenta contro le squadre di tutto il continente nelle competizioni appunto come l’Eurocup.
Invece così non è stato, una Virtus Roma decimata nel roster, a tratti commovente ma poco lucida specie sul +13 nell’ultimo periodo, con un Lollo D’Ercole ad esempio nei secondi conclusivi del match piegato in due dalla fatica, non è riuscita a portare a casa il bersaglio grosso e si è dovuta suo malgrado accontentare di aver battuto il Banvit concedendogli appena 55 miseri punti in attacco, come nessun’altra squadra quest’anno era riuscita.
Peccato perchè se la prova nella sua complessità è stata encomiabile da un lato, quello difensivo, dall’altro lato e cioè quello offensivo, non ha reso merito alla grinta, al cuore, al sudore gettato sul parquet dai Dalmonte’s Boys durante tutta la sfida, comprendendo cioè anche la gara d’andata di Bandirma. Le cifre, perchè il basket nella sua infinita poesia è anche e crudelmente gioco di numeri, non mentono: 7/27 dalla lunga per Roma a fine gara per un totale che dice 26%, una percentuale più simile alle insufficenti prove che questa squadra ad oggi ha disputato nel campionato italiano, contro il 5/16 dei turchi che, solo nel primo tempo, avevano addirittura il 42% dalla lunga con un ottimo 3/7. Rimbalzi 41 a 33 sempre per i turchi e computo totale dei tiri in maggioranza per i padroni di casa, 58 per la Virtus (31 da due, 27 da tre), contro i 46 degli avversari (anche per loro 31 da due e 16 da tre), a testimoniare che comunque l’ACEA ha disputato una gara gagliarda, maschia e selvaggia ma carente, troppo carente in attacco.
Fa rabbia, e non è purtroppo la prima volta in questa stagione, che la Virtus Roma prenda più tiri della squadra avversaria, in questo caso addirittura 12 in più del Banvit, ma che non raggiunga lo scopo prefissato: amarezza alla fine, veramente tanta. E che dire dei 13 assist a 7 sempre per Roma?
Certo, il match di questa sera non rimarrà nelle videoteche degli appassionati e per i cultori del bel gioco, molta tensione con tantissimi errori da ambo le parti senza contare le topiche di una terna arbitrale a dir poco in grado di creare non pochi disastri in campo, ma i ragazzi in maglia Virtus ed i loro avversari han dato vita ad una match feroce per aggressività, cattivo agonisticamente al punto giusto senza mai, mai andare oltre, in fin dei conti la posta in palio era alta ed era facile perdere il controllo.
La Virtus ha dato tutto, onorando la manifestazione in maniera esemplare come ha fatto del resto per tutti e cinque i mesi che è durata per lei questa Eurocup. Tutti a referto gli 8 uomini scesi in campo, dimostrando carattere e forza di volontà ma quando purtroppo costruisci fior di tiri piedi a terra, oggettivamente un pò meno nel quarto periodo (perchè come a Bandirma la benzina iniziava a scarseggiare dopo 30 minuti di gioco), non frustando la retina, hai poco da rammaricarTi ma solo riconoscere sportivamente che gli avversari son stati superiori.
Quando infatti tra le fila della squadra avversaria ci sarebbe un ex come Jimmy Baron, l’anno scorso sesto uomo spesso decisivo per le sorti delle gare dell’ACEA edizione 2013-14, che vede il campo solo per 8 minuti senza fare nemmeno stasera un punto, significa che hai davanti una squadra di tutto rispetto palla in mano: Rowland, gara lucidissima quella dell’ex Cremona questa sera con 6 p.ti ma con ben 7 rimbalzi; Chuck Davis, qualche errore in handlin’ ma 10 punti pesanti come il granito; Vladi Dragicevic, in campo per molto tempo a causa di un malanno muscolare per il veterano Veremeenko (uscito a metà secondo periodo), 8 punti come 8 rimbalzi ed infine hai Sammy Mejia, 21 p.ti con due triple nell’ultimo periodo e nel momento topico del match e che dice anche 9 rimbalzi con 27 di valutazione…
Il piano gara di Dalmonte era comunque molto logico: mi copro sul perimetro dove all’andata mi han punito oltre i miei meriti, “cancello” Simmons che così mi fa molto meno male del solito (infatti solo 2 punticini per l’ala del Banvit), e chiudo l’area intasandola e sfidando i loro lunghi a farmi vedere quanto son forti nel pitturato. Sarebbe stato il delitto perfetto perchè, al rientro in campo dall’intervallo lungo, il Banvit mollava un pò mentalmente, squadra poco abituata a difendere con quella intensità usata nei primi 20 minuti di gioco e la Virtus, andata a riposo solo con 2 punti di scarto, provava l’allungo sempre tirando male e non leggendo a dovere le crepe della difesa avversaria. Gli arancioverdi andavano piano piano nel panico, Stipcevic faceva sognare con la tripla del +14 (50-36), e sembrava che il miracolo si compisse.
Ma alla fine, prima Rowland eppoi Mejia, stroncavano il sogno di rimonta romano, Ebi dava il +13 al 37° ma anche per la Virtus Roma, come all’andata, l’ossigeno iniziava a scarseggiare, non per Sammy Mejia e la gara si chiudeva così, con un laconico 66-56 per i padroni di casa che almeno mantenevano imbattuto il proprio terreno di gioco in Europa.
Cosa resta adesso? Solo elogi, ripeto, a questi ragazzi ed allo staff tecnico tutto, solo elogi per come hanno onorato la maglia dando a volte sprazzi di vero spettacolo sui campi europei e, non si dimentichi, con un roster di gente semi-sconosciuta a questi livelli. Si pensi ad i roster del Nancy, o dell’Oldenburg o del Krasny, e cosa dire del Cedevita e di questo Banvit, capace tre settimane fa di superare in casa Sassari in modo quasi irriverente?
Riporre dunque in libreria questa bella esperienza ed ora pensare al campionato. Sì ma almeno per stasera, ancora per qualche giorno, fatemi pensare a questa Eurocup dalla quale così poco si poteva chiedere e che invece molto ha regalato.
La cronaca
Primo periodo, Dalmonte parte con Stipcevic, Morgan, Jones, Ejim e De Zeeuw mentre Ernak opta per Rowland, Davis, Mejia, Simmons e Veremeenko. Roma parte con la faccia giusta, palla sotto ad Ejim che sfrutta il mismatch sul cambio contro Rowland, risponde Simmons affondando a canestro. Stipcevic da tre, idem Mejia, 5-5 dopo due minuti ed il Banvit non sembra per niente intimorito, anzi. Le difese sono feroci, la lotta è subito intensa. Anche i turchi sono molto “densi” in difesa ma Roma sbuffa su ogni passaggio degli avversari. Jones vs Simmons è un bello scontro, al momento l’ala verdearancio vede la peggio con due falli al 4°. L’esperienza di Veremeenko ora fa la differenza, 4 punti prima dalla lunetta e dopo su rimbalzo in attacco. Ma Roma c’è anche se mostra imprecisione al tiro, già due triple aperte a vuoto, non un buon segnale per ribaltare il -16. Anche Jones fa due falli al 6°, Sandri per lui mentre Baron sostituisce Simmons. Stipcevic buca la difesa turca più fallo proprio dell’ex Baron, 10-9 per la Virtus al 7°. Poi De Zeeuw da post basso, +3 Roma ed ancora Roma, Sandri buca la prima tripla ma non la seconda, Roma +6, 15-9. Coach Ernak è nero, i suoi stanno subendo la foga di Roma, per sua fortuna Mejia fa due liberi e tampona al momento il primo tentativo di mini-fuga degli avversari. Sandri è carico, penetrazione dalla linea di fondo non a segno ma con due liberi, solo uno su due, 16-11. Ora c’è D’Ercole per Ejim che riposa però la difesa della Virtus non molla, Davis perde palla, Morgan non punisce con il gancio. Lo fa invece Dragicevic che va ma senza convertire, sul rimbalzo Morgan compie fallo su Davis, altri liberi per il Banvit ma anche Chuck Davis fa zero. Stipcevic per Morgan, stavolta sono due sicuri ma ribatte Dragicevic, poi Mejia da par suo da tre, 18-18 allo scadere con D’Ercole che buca l’ultima tripla. Roma dovrebbe tirare meglio dalla lunga, solo 1/6 dalla linea dei 6,75 ma la squadra è viva come non mai.
Secondo periodo, stessi quintetti con cui si è chiuso il primo periodo, Mutaf in campo per un Davis abulico a dir poco. Rowland da dentro l’area, Morgan replica ma poi perde possesso. Altra Tripla con spazio non realizzata da D’Ercole, difficile andare in paradiso così. Riecco Jones, serve la sua esperienza ma anche i suoi punti. Davis la mette dentro per la prima volta, 20-22 ma se Roma non realizza le triple aperte…Mutaf da una mano alla Virtus, fallo antisportivo su Jones ma l’ala di Compton fa solo uno su due e, sull’azione successiva, sempre lui fa passi, se non lui non risponde in attacco si mette male. C’è Edge in campo per il Banvit che sfrutta molto bene Dragicevic in post basso, Sandri deve uscire per il suo secondo fallo. Turchi però molto attenti anche se anche la loro difesa funziona anche se Mutaf, probabilmente messo in campo “a menare”, compie il suo terzo fallo allo scadere quasi dei 24”. Stipcevic fa una fesseria restituendo il favore sulla rimessa, non c’è un gran basket ora. No, Jones non c’è, palla dentro a Morgan stra-marcato, Davis per fortuna di Roma buca il contropiede. Bruttissimo segnale per Roma, anche Stipcevic con chilometri di spazio non segna da tre, non fallisce Edge con D’Ercole che rintuzza la mini-fuga del Banvit, 23-25. Davis ancora da post basso in fade away, Banvit ora +4. Ernak svuota un po’ la panchina, gara nell’ottica del doppio confronto in totale controllo per la squadra turca. Jones ancora uno su due dai liberi, c’è poco da dire, al 17° i turchi han solo 27 punti ma Roma appena 24…Ma soprattutto la Virtus non da mai la sensazione di avere le idee lucide in attacco, ci son diverse improvvisazioni, dalla spazzatura Ejim raccoglie un rimbalzo e segna, 26-27 ed Ernak chiama tempo. Roma pressa tutto campo al rientro, Rowland però si beve la difesa ed è sempre Jones che prima dorme sul rimbalzo, poi forza su Veremeenko perdendo la palla…Non c’è Bobby Jones, spiace veramente. De Zeeuw lo rileva. Roma difende veramente bene, al massimo come sa, il problema è l’attacco. Ebi impatta dalla lunetta, 29-29 e sul penultimo possesso Ejim affonda la bimane su errore marchiano di De Zeeuw al tiro. Ernak chiama tempo, 31-29 per Roma con 23” da giocare. Davis fa una fesserie sull’intelligente mossa di Dalmonte di mettere i suoi a zona, timeout per il coach imolese e con 9” da giocare si disegna uno schema per una tripla cher però non va..Peccato, virtualmente Roma è ancora a -15, difficile, molto difficile sperare di ribaltare il divario dell’andata, questa Virtus non può andare in paradiso con il 18% dalla lunga contro il 42% avversario.
Terzo periodo, stessi quintetti con il solo Veremeenko (apparso molto provato a fine secondo periodo da un colpo), out, al suo posto un buonissimo Dragicevic. Rowland compie una mezza sciocchezza, contrasta Stipcevic al tiro da tre commettendo fallo, tre liberi per il croato e terzo fallo del forte play ex-Cremona, 34-29 e di nuovo massimo vantaggio di Roma in gara al 21°. Davis fa un’altra fesseria…Segnali? Edge fa flopping e gli viene sanzionato un antisportivo e subito dopo anche Dragicevic protesta, antisportivo anche per lui e Stipcevic in lunetta, con Banvit in bonus…Beh, se non son segnali questi. Roma a +6 ma la compensazione, quella vigliacca, Jones sanzionato di un presunto fallo su Simmons. Gli arbitri stanno rovinando il match, terzo fallo anche di Ejim che deve contrastare Dragicevic. Lunetta per il centro croato che fa addirittura 0/3 (perché gli viene consentito di tirare un’altra volta per invasione). Ora c’è Mejia in lunetta con il quarto fallo di Ebi, l’ala dominicana fa solo uno su due, 35-30 al 23°. Jones si schianta contro la difesa avversaria, niente da fare, Dragicevic ringrazia ed è 35-32. Ora però gli arbitri fischiano di tutt, Jones va in lunetta e fa 0/2…Poi viene fischiato un presunto fallo a Morgan, Dragicevic ringrazia e stavolta fa 2/2, 35-34 al 24°. Tripla siderale di Stipcevic, 38-34 ma generata dal nulla, ok, al momento può andare. Mejia prende il primo ferro dal palleggio, non è da lui, i turchi sembrano in difficoltà. Liberi anche per De Zeeuw, 2/2 e Roma di nuovo a +6, 40-34. Edge porta palla, De Zeeuw recupera palla ma poi Roma scipua ancora in attacco. Dragicevic ricambia il favore, sfondo su Sandri, sembra il “Ciapa no”. Ancora Mejia dalla lunetta dopo che Morgan ha sbagliato un canestro, uno su due per l’ala del Banvit, 40-35 al 26°. Roma spreca, spreca, spreca, altra tripla con spazio di De Zeeuw a vuoto da tre, poi è la volta di Sandri che ne buca addirittura ben due con spazio. Peccato, gli avversari sembrano tutto che irresistibili questa sera. Sempre Stipcevic ma dalla lunetta, 42-35, +7 per Roma al 28°. Jones è di nuovo in campo ed è tripla, Roma a +10, finalmente un guizzo del campione. Dragicevic in lunetta, Sandri è il reo…0/2 però!! Assist al bacio di Stipcevic a Morgan, tabella del centro ex-Michigan ed è +12, cosa sta accadendo? Ernak è livido, i suoi sembrano poco reattivi, lenti, con le gambe molli. Certo, l’assenza di Veremeenko pesa ma vogliamo mettere con le assenze di Roma? Il Banvit ha paura, Davis perde palla sul raddoppio, Jones purtroppo non la mette adesso la tripla. In compenso Davis, in lunetta per il terzo fallo di Morgan, fa solo uno su due, 47-36 e rivede Mejia per Dragicevic, abbassa il quintetto Ernak ed è zona per Banvit ma Stipcevic punisce da tre, 50-36. Ma Rowland, anzi la classe di Rowland, fa un canestro magico, ultimo possesso e Simmons fa fallo (è il 4° per lui), su Jones, purtroppo sempre uno su due, 51-38. Mejia ai liberi con 3” da giocare, l’ala portoricana fa il suo dovere e termina 51-40. Che dire? Il match adesso Roma se lo gioca tutto, +11 e mancano due possessi al miracolo..
Quarto periodo, riuscirà il miracolo? Ernak scommette sulla scarsa vena (eufemismo), di Roma da tre, intanto c’è il giovane Candan in campo che commette il suo secondo fallo. Poi ancora un monumentale Stipcevic serve un assist a Jones, liberi per lui ed è 53-40 al 32°. Quarto fallo per lui, Roma è spia rossa con i falli. Mutaf s’inventa un tiro alla Navarro, sempre zona poi per il Banvit. Davis, fallo in attacco su Ejim, si rivede Ebi perché Dalmonte non rischia Jones con 4 falli in campo. Tripla bucata del play croato di Roma, Mejia fa lo stesso ed ora turchi di nuovo a uomo ma la Virtus spreca troppo, Davis la punisce con un buono e fallo, 53-45 e Banvit sotto la doppia cifra di scarto, mentalmente importante. La Virtus adesso deve forzare dalla lunga, è il turno di Ejim al 35° forzare ma senza fortuna. La lotta sotto canestro è ora qualcosa di pazzesco, i contatti si sprecano, D’Ercole intanto va da tre, potrebbe essere importante per lui, poi Ebi corregge una rubata di Stipcevic, 58-45. La difesa di Roma è ancora pià furiosa adesso, turchi costretti a 2,8” dal possesso a rimettere palla in difesa propria…Rowland forza ma il possesso è di nuovo del Banvit, Mejia stavolta da tre non perdona. Sanzionato poi un quinto fallo molto ma molto dubbio a Jones, è il 5° fallo per lui che esce tra le proteste (stavolta giustificate), del pubblico, Banvit però in crisi, persa banale come perde la sfera banalmente anche De Zeeuw, quanti rimpianti avarà Roma se non riuscirà a ribaltare il punteggio. Quinto fallo anche per Mutaf, 38° e Roma +10. Stipcevic forza, ma i turchi sono in bambola, Rowland passeggia oltre la line adi fondo e Dalmonte chiama tempo per l’ultimo assalto, a 2’29” con +10 e 7 punti da dover ancora mettere a segno. Ma Roma al rientro non capitalizza, Mejia la rimette da par suo dalla lunga. E’ finita? Stipcevic attacca il ferro, 60-51 ma poi il Banvit recupera palla a rimbalzo e Mejia, l’assassino dell’andata ma anche di questa sera, mette i chiodi nella bara. Roma vince la gara e mantiene inviolato il campo ma è il Banvit a passare. Peccato, chissà se la Virtus avesse avuto la sua squadra al completo…Termina 66-56.
Sala Stampa
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Virtus Roma – Banvit Bandirma 66-56
Parziali: 18-18; 13-11; 20-11; 15-16
Progressione: 18-18; 31-29; 51-40: 66-56
MVP: Sammy Mejia all’andata, Sammy Mejia fortissimamente al ritorno. Tiene a galla i suoi se è vero che ne mette 21 sui 55 globali della squadra ma soprattutto mette quelle due bombe nell’ultimo periodo che spengono le velleità romane. Benissimo anche Rok Stipcevic, top scorer del match con 23 punti. Questa volta non prova solo a far giocare la squadra ma è la principale bocca da fuoco di una Roma piena di cuore ma dalle polveri troppo bagnate.
WVP: duole dirlo ma Bobby Ray Jones non sembra più lui dalla pausa delle F8. In difesa fa sempre il suo ma in attacco commette spesso disastri. Tra Bandirma e questa sera fare a meno di Gibson, Triche ok ma anche di lui è stato troppo alla fine.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto