Kobe è cresciuto in Italia e ha un forte legame con la Cina. Per questo ha deciso di realizzare una versione della Kobe X che leghi i due Paesi. E’ nata così l’idea della Via della Seta, la rotta del commercio che collegava l’impero cinese all’impero romano, dando alla scarpa il colore tipico dei tessuti seta in quell’epoca: arancio con inserti geometrici in bordeaux.
Vlade Divac ha avuto parole bellissime nei confronti di Kobe Bryant. Divac ha giocato assieme ai Lakers nel 2004-2005, suo ultimo anno nella NBA. “E’ stato mio compagno per una breve parte della mia carriera. O meglio, io sono stato suo compagno di squadra. E’ stato divertente. E’ stata una storia davvero bella aver finito la mia carriera NBA al fianco di Kobe. Un giocatore per il quale fui ceduto dai Lakers a Charlotte nel 1996. Ho grandissimo rispetto per lui. Penso che sia stato di gran lunga il più forte talento con cui io abbia mai giocato. E’ stata una esperienza incredibile averlo come compagno di squadra” ha detto Divac.
Secondo quanto riportato da Darren Rovell di ESPN, Mikhail Prokhorov, owner di maggioranza dei Brooklyn Nets, avrebbe terminato il rapporto con la banca di investimenti Evercore Partners, che aveva ingaggiato per esplorare la possibilità di cedere la franchigia. Prokhorov, che detiene l’80% dei Nets e il 45% della Barclays Center, aveva assunto la Evercore Partners lo scorso Gennaio per esplorare le offerte per la franchigia, sulla scia della cessione dei Clippers arrivata a quota 2 miliardi di dollari. Ma nelle ultime settimane è maturata la sensazione che i Nets rimarranno nelle mani di Prokhorov ancora per diverso tempo.
Gigi Datome ha parlato alla Gazzetta dello Sport, Tuttosport e Il Corriere dello Sport dopo le due ottime partite da 10 e 13 punti segnati. Datome ha parlato anche del suo futuro. Non vuole sentire parlare al momento di ritorno in Europa ma solo di NBA e dare il massimo nelle 20 uscite che restano, con la speranza di raggiungere un posto ai playoff con i Celtics. “Ora penso solo a dare il meglio in queste 20 partite, per i playoff. E’ la cosa giusta. A fine stagione valuterò le offerte, sperando siano tante. Sperando soprattutto che arrivino dalla NBA, significherebbe che ho fatto bene. E deciderò cosa è meglio per me, a 28 anni. L’obiettivo è giocare e con responsabilità. La responsabilità è la cosa che mi è mancata di più” ha detto Datome che ha aggiunto “Non ho firmato alcun precontratto: non avrebbe avuto senso”. Il capitano della nazionale ha poi parlato di come sia comunque migliorato anche fisicamente in questo anno e mezzo nella NBA. “Come giocatore sono di sicuro più forte. Fisicamente ho messo 7-8 chili, soprattutto ho più forza, non mi faccio spostare come prima. E capisco molto meglio il gioco NBA, che è diverso. Come persona penso di essermi fortificato in questi lunghi mesi a non giocare”.