Pesaro – Nonostante la sconfitta si può dire un esame di maturità superato per la Consultinvest; come si usa dire non sono queste le partite che bisogna a tutti costi vincere per arrivare alla salvezza ma, per una sera, al pubblico di casa è sembrato di potere ancora tifare per una squadra da primi posti, visto come i biancorossi di casa se la sono giocata fino all’ultimo secondo con una grinta insospettabile fino a qualche settimana fa.
Il Banco di Sardegna visto questa sera all’Adriatic Arena coglie la sua sesta vittoria consecutiva ma è stata senza dubbio la più brutta versione di questi ultimi tempi; la squadra di Sacchetti ha pensato a lungo di poter portare a casa la vittoria con l’esperienza ma poi si è infilata in una bagarre in cui ha rischiato di lasciarci le penne contro la Consultinvest leonina versione 2015.
I biancoblu di Sardegna alla fine strappano la vittoria ritrovando negli ultimi minuti le armi che non li avevano assistiti per il tutto il resto del match, ovvero con quelle triple che fino a lì non erano praticamente andate a segno e, in particolare, con un siluro di Logan, fino a lì evanescente, che taglia le gambe dei padroni di casa a 1:19 dalla fine.
A quel punto la Consultinvest era ancora sotto di soli 2 punti ma che il trend fosse cambiato si era capito da qualche minuto, con il Banco a ricucire un pericoloso strappo di 5 punti (59-54) creatosi a sei minuti dalla fine con una grande rimonta dei padroni di casa.
Onore quindi ai ragazzi di Paolini che, per quello che si è visto in campo, hanno meritato la vittoria almeno quanto il Banco ma che poi lasciano i due punti agli avversari per un po’ di inesperienza ma più probabilmente per la stanchezza di avere praticamente affrontato il match con i soliti 5 del quintetto base più Musso.
La Consultinvest parte con il consueto starting five, mentre il Banco di Sardegna ha Mbodj nei dodici al posto di un Kadji rientrato troppo tardi dagli Stati Uniti; sono della partita, come ci si attendeva, anche gli acciaccati Sosa e Dyson.
Primo quarto frenetico, come d’altra parte era preventivabile sulla carta, fra ritmi altissimi, tanti tiri ed un tourbillon di cambi su entrambi i lati.
Il Banco patisce una mira assai storta dall’arco e subisce molto sotto i tabelloni l’esuberanza di Judge, bravo sia in fase realizzativa che a rimbalzo; dall’altra parte c’è però un Lawal scatenato a punire gli aiuti difensivi sulle guardie del Banco e così, grazie anche ai tanti recuperi dati da una difesa forte sul perimetro, i sassaresi si mantengono in partita.
L’avvio della Consultinvest è in effetti ottimale, con i ragazzi di casa sospinti sicuramente anche da un pubblico caldo e galvanizzato dalle ultime due vittorie consecutive.
Wright e Judge sono sugli scudi e così, in un paio di occasioni, Pesaro arriva anche sul +3, ma poi si svegliano per un attimo Logan e Dyson a dare il primo vantaggio esterno (9-10) poco dopo la metà del tempo; di lì in poi la partita viaggia sui binari dell’equilibrio e ad ogni canestro di Wright è lo scatenato Lawal a replicare fino al 19-18 della prima sirena.
Al ritorno in campo la pressione difensiva sugli esterni pesarese diventa a tratti insostenibile e così, mentre la Consultinvest segna con il contagocce, il Banco di Sardegna, pur non brillando in tanti aspetti del suo gioco, prende un primo concreto margine di vantaggio
Quando mancano poco più di tre minuti alla fine il parziale della seconda frazione è di 13-5 per gli ospiti (24-31 in totale), con i sardi a trovare tanti punti nel pitturato ed i pesaresi a perdere palloni su palloni in maniera talvolta anche comica.
Viaggiando a piccoli strappi il Banco continua a mantenere il vantaggio, trovando punti da Sanders e dal solito Lawal; il 30-36 dell’intervallo lungo e suggellato da un canestro piuttosto casuale di Judge che però suggella una prova fino a quel momento eccezionale da 9 punti ed 11 rimbalzi.
Il terzo quarto è quello del risveglio di Anthony Myles; la guardia di Paolini segna 12 punti in dieci minuti e, di fatto, da solo tiene in corsa la Consultinvest contro un Banco che si mantiene davanti con tanta esperienza e forse anche qualche aiuto arbitrale.
Il Banco di Sardegna continua infatti a non segnare dall’arco ma riesce a mantenere il vantaggio trovando tanti liberi da un arbitraggio forse troppo fiscale con i padroni di casa ma che, ad onor del vero, non ha influito più di tanto sul risultato finale.
Ad ogni modo è ancora il solito Judge (già in doppia doppia) e riportare i suoi a distanza di tiro quando si è poco prima della metà del tempo (43-45).
Tuttavia il Banco reagisce ancora e con la sua prima tripla del match, firmata Sosa, trova un nuovo mini allungo sul 42-48; la Consultinvest non è più però quella del 2014 e così è ancora uno scatenato Myles a riportare sotto i suoi all’ultimo intervallo (49-52).
La sensazione è quella che gli ospiti possano mantenere un minimo margine di sicurezza sul match e invece i ragazzi di casa, spinti da un pubblico “riscaldato” da qualche decisione arbitrale dubbia, in apertura di ultimo quarto mettono addirittura la freccia.
Una fiammata di Ross ed il solito Judge propiziano il massimo vantaggio interno (59-54) prima che Sacchetti non chiami il doveroso time out; al rientro in campo arriva l’attesa reazione degli isolani che, improvvisamente ritrovano il tiro da fuori.
Lawal non è quindi più solo e, con tre triple consecutive firmate Dyson e Sanders, il Banco arriva nuovamente sul +5 (62-67); la partita però non è assolutamente finita perchè acora Myles esalta il pubblico di casa con una tripla e poi due tiri liberi di Ross riportano in vantaggio i biancorossi.
Si è quindi sul 69-68 a circa 1:20 minuti dalla fine quando all’improvviso lascia la sua impronta sul match anche Logan che, con una tripla “impiccata” delle sue riporta definitivamente in vantaggio i sardi.
Il colpo si fa sentire su una Pesaro già in ginocchio per la stanchezza e così il Banco di Sardegna ne secondi finali può ulteriormente allungare fino al risultato finale che vede i giocatori di casa soccombere per 71-75 ma uscire dal campo fra gli applausi scoscianti e convinti dei propri tifosi.
Consultinvest Pesaro – Banco di Sardegna Sassari 71-75
Parziali (19-18; 11-18; 19-16; 22-23)
Progressione 19-18; 30-36; 49-52
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/66/66232.html
Mvp: in una serata con la mira decisamente storta nel tiro da fuori, la vittoria di Sassari passa necessariamente attraverso la prova mostruosa del suo pivot Shane Lawal, autore di una doppia doppia da 23 punti e 16 rimbalzi (per un 41 complessivo di valutazione) e capace di segnare in ogni modo contro i lunghi avversari; una prova capace di oscurare l’altrettanto valida doppia doppia del suo dirimpettaio Wally Judge
Wvp: tra i protagonisti attesi della Consultinvest è mancato solo Laquinton Ross, ormai in fase di involuzione da più di una partita ed anche oggi a lungo fuori dal match se si esclude una breve fiammata nell’ultimo quarto; probabilmente con una prova più concreta dell’ala di paolini la vittoria avrebbe potuto prendere un’altra strada
Spogliatoi
Paolini: nel finale ci è mancato forse un pizzico di aggressività in più sia in difesa che in attacco ma non posso muovere assolutamente nessun rimprovero ai miei ragazzi; in campo hanno dato veramente tutto quello che avevano, sicuramente hanno fatto degli errori ma non gli si può addossare in alcun modo alcuna colpa se alla fine è arrivata una sconfitta. Noi a questo punto dobbiamo per forzdopo un primo tempo in cui noi, come anche loroa di cose proseguire su questa strada, perché ci aspetta una partita fondamentale a capo d’Orlando fra sei giorni; in settimana dovremo continuare a lavorare con questa intensità e questa concentrazione, perché quella sarà una partita che dovremo in tutti i modi cercare di portare dalla nostra parte e che forse abbiamo qualche possibilità in più di vincere.
Sacchetti: dopo un primo tempo in cui noi, come anche loro d’altra parte, abbiamo fatto tanta fatica a trovare il canestro, solo nel finale della gara siamo riusciti a trovare quei tiri e quella difesa che ci hanno permesso di portare a casa la vittoria. Non dico certamente sotto l’aspetto del gioco messo in mostra ma, per come si era messa, direi che è stata una bella vittoria, anche perché la partita mi ha ricordato sotto molti aspetti quella che abbiamo perso a Capo d’Orlando, quando noi non facevamo mai canestro. In ogni caso Pesaro è una squadra che veniva certamente da un buon periodo di forma, come dimostrano le sue ultime due vittorie contro Reggio Emilia ed a Roma; se oggi abbiamo faticato tanto è stato anche perché questa, rispetto a quella che abbiamo incontrato nel girone d’andata, è una squadra di tutt’altro livello.
Giulio Pasolini