Rimini capitale del basket in Italia in questo fine settimana di fine inverno. Un’occasione per vivere la pallacanestro in Italia nel modo corretto con la Final Six di Coppa Italia di LNP e successo per tutto: sorrisi, entusiasmo, partite-mozzafiato e tanta, tanta sportività sul campo e fuori.
Ma il dato più bello ed incoraggiante è stato il clima che chi ha avuto la possibilità di vivere ha testimoniato: una struttura moderna, futuristica ed efficiente, in cui si è saputa ben integrare una manifestazione sportiva di grande interesse sia per adulti che per bambini.
Già, i bambini, i giocatori o gli appassionati di domani. Ottima l’idea del Jam Camp che ha offerto una lezione di ball handling e freestyle condotta dai Dunk Italy, il tutto poi condito da Cheerleaders agilissime che hanno rallegrato anche i genitori più “seri”, sgranando gli occhi per le grazie delle fanciulle!
Ma, scherzi a parte, un prodotto molto ben studiato e costruito con sagacia e competenza, del resto è da diverso tempo che la LNP sta dando il meglio di se nel tentativo di rinnovare innovando un mondo del basket tricolore forse troppo, troppo ingessato eche necessita di un naturale svecchiamento, ad iniziare dai piani alti.
Sì, forse un clima troppo da “Fiera” ma la risposta del pubblico è stata positiva, allora come si suol dire “A caval donato non si guarda in bocca!”. Tra gli stand degli sponsor anche dei club di Lega A si aggiravano dirigenti, giocatori, addetti ai lavori e famiglie di appassionati, tutti egualmente coinvolti dall’energia e dal calore che si sprigionava grazie ai diversi eventi organizzati: dai clinic per istruttori ed arbitri, alla “scuola di tifo” per bambini, che si proponeva di insegnare un tifo sano ai più piccoli (ed anche a qualche “grande”), sostenendo i propri beniamini senza andare contro l’avversario.
Le partite poi si sono svolte con molta partecipazione e tifo colorato da parte di tutte le tifoserie, con una perfetta organizzazione da parte degli addetti ai lavori che ha permesso al pubblico sano divertimento e grande coinvolgimento! All’insegna del basket italiano!
Questo Rhythm’n’basket insomma un bell’esperimento da promuovere e da rimettere in piedi senza puzza sotto il naso, please, perchè il nostro sport va spinto ed aiutato nel trovare una sua nuova dimensione dimenticando i fasti del passato e proiettandosi nel futuro, partendo dal presupposto che ieri l’Italia era la numero uno in Europa e che oggi è forse al quarto o quinto posto. L’importante è risalire la china con la consapevolezza di chi desidera farlo, evitando possibilmente di scavare giunti sul fondo.
Fabrizio Noto/FRED – Cristiana Castano