Finalmente.
E’lo Strasbourg di coach Collet a vincere la Leaders Cup 2015. Dopo aver fallito l’assalto al trofeo sia nel 2013 sia nel 2014, quest’anno il pronostico della vigilia è stato rispettato.
Cammino lineare quello dello Strasbourg, che ha regolato ai quarti di finale Le Havre (73-57) e in semifinale Dijon (79-72), per fronteggiare in finale Le Mans, detentrice del torneo. Si diceva cammino lineare, perché la squadra attualmente prima in classifica in Pro A, ha non solo, sconfitto l’ottava e la quarta, come da pronostico, ma ha offerto finalmente prova di solidità mentale, che in passato le era spesso mancata.
Se al roster, qualitativamente più dotato rispetto alle altre contender, si aggiunge anche la solidità mentale, la squadra di Collet può essere considerata la più seria candidata al titolo finale.
Anche perché JSF Nanterre e Limoges escono particolarmente ridimensionate dalla competizione: i limiti strutturali delle due squadre, sono emersi in tutta la loro importanza. La JSF ha un disperato bisogno di aggiungere qualcosa al proprio roster nello spot di 4/5, mentre Limoges ha necessità di aggiungere un giocatore dal canestro facile al proprio roster, al fine di ottimizzare la distribuzione dei punti.
Di livello la Leaders Cup di Le Mans, che dopo aver fatto fuori Nanterre (96-98), ha ottenuto la finale sconfiggendo Nancy (62-64).
La finale finisce 60-58 per Diot e compagni; non inganni il punteggio finale: la gara è durata circa i primi 10 minuti. Per Strasbourg, le solite chiavi: difesa, rimbalzi e set offense a metà campo. La difesa preparata da Collet ha portato Le Mans a realizzare solo 17 punti nei due quarti centrali, costringendola anche a 12 palle perse. Dominio a rimbalzo, non tanto quantitativo (+6) quanto qualitativo, grazie alla conquista di 11 rimbalzi offensivi su un totale di 32 palloni controllabili sotto il ferro di Le Mans. Poi infine, 15 assist, per affermare ancora una volta, che la ricerca dell’uomo libero è più di un credo cestistico.
Insomma, cala il sipario su Disneyland Paris. Stasera a Strasbourg si festeggia. Nelle altre città con squadre in Pro A probabilmente NO: è impressione diffusa che la Pro A abbia trovato un padrone.
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