VERONA- Si riprende il primo posto la Tezenis Verona, che supera la Centrale del Latte Brescia per 84-76 nell’anticipo televisivo. Le due squadre danno vita ad uno spettacolo degno dei 5000 spettatori e della diretta nazionale, lasciando da parte gli acciacchi vari e legittimando la classifica. Verona prende la guida subito e non la molla più, Brescia non molla mai ma paga le troppe perse e le troppe seconde opportunità a rimbalzo concesse agli scaligeri trascinati da uno scatenato Monroe. Alla fine applausi per tutti, vincitori e vinti.
4932 spettatori la splendida cornice del PalaOlimpia con nutrita rappresentanza ospite. Rientra Ndoja, si accomodano in panchina Gandini e Fernandez (entreranno entrambi) e dell’assenza dell’argentino approfitta De Nicolao che prende subito il controllo delle operazioni. Monroe e Cittadini cozzano subito in post, è bravo Darryl a capire di allontanarsi colpendo da tre per il 14-9. Diana deve mettere Fernandez dopo sei minuti perché Verona minaccia la fuga, l’effetto è immediato anche perché si sveglia Brownlee con sei punti consecutivi per il -1. L’argentino rintuzza anche un nuovo +7 scaligero, Loschi sulla sirena fissa il 30-25.
Verona non trova più il canestro, Benevelli lancia il sorpasso ospite subito respinto da uno scatenato Monroe per il 39-32. Si tolgono presto dalla contesa con tre falli i play di riserva, le invenzioni di Brownlee e Nelson tengono a contatto gli ospiti, ma proprio nell’ultima azione è Boscagin a dare il massimo vantaggio su 50-41.
Umeh fa +12 ma Cittadini stoppa chiunque si avvicini al canestro ospite, Ndoja al 50% può fare poco per scuotere l’attacco scaligero e Brownlee schiaccia il 55-49. Fernandez riporta a -2 chiudendo il parziale ospite di 2-12. C’è subito una piccola reazione di squadra scaligera, Brescia paga lo sforzo della rimonta e qualche persa di troppo ma trova un’incredibile canestro con Alibegovic all’ultima sirena per il 61-57.
Non prende praticamente più buoni tiri la Tezenis, Nelson fa -1 ma Boscagin guida la riscossa con un parziale di 8-0 per il 71-62 a cinque minuti dalla fine. Verona prova l’allungo definitivo, non finisce qui perché una tripla di Mirza in acrobazia tiene in vita Brescia a 73-67. Diana quasi volutamente si fa fischiare fallo tecnico, ottiene subito il quarto di Monroe e scuote i suoi che tornano subito a -5 con un fortunoso canestro di Cittadini a due e mezzo dalla fine. La Tezenis mantiene la calma con De Nicolao ed Umeh, rimane la testa ed arriva all’ultimo giro sull’80-73. Brownlee prima sfonda poi pasticcia a rimbalzo difensivo dopo che Loschi aveva dato l’ultima speranza, finisce 84-76.
TEZENIS VERONA – CENTRALE DEL LATTE BRESCIA 84-76 (30-25;20-16;11-16;23-19)
TABELLINO
MVP: si prende la squadra sulle spalle Darryl Monroe, che non soffre la differenza di centimetri con Cittadini e domina sotto canestro con 20 punti e 12 rimbalzi, di cui 5 offensivi. Il suo incessante lavoro in attacco nel portare fuori area le torri avversarie consente a Verona di conquistare preziosi rimbalzi offensivi, e pure in difesa è sempre presente.
Il peggiore: tradisce nella sera in cui c’era maggior bisogno di lui Marco Passera, che non riesce mai ad opporsi a De Nicolao e costringe l’acciaccato Fernandez ad uno sforzo probabilmente eccessivo. 13 minuti, 3 periodico in punti-assist-perse e la sensazione che Verona respiri quando lui è in campo.
AREA STAMPA
Diana: prima di tutto un grandissimo plauso al pubblico, è stata una partita che rende orgogliosi e che dà grande soddisfazione giocare di fronte a questa splendida cornice. Bravissimi i tifosi bresciani a venire in tanti ad incitarci, grazie anche ai tifosi veronesi per gli applausi alla nostra uscita dal campo. Il pubblico ha visto un bello spettacolo, si è divertito e siamo contenti di questo.
Riguardo la partita, complimenti a Verona che ha fatto la partita che voleva fare, con grande agonismo. Ci ha punti con tante piccole situazioni, capendo dov’era il vantaggio e tenendolo. Spero che questo serva ai miei ragazzi per fare esperienza, a giocare certe partite in queste cornici. Mi ci metto io per primo, al primo anno di capoallenatore.
I tiri liberi e rimbalzi? Sì, chiaramente ci manca un po’ di esperienza, è il dato che abbiamo subito di più soprattutto quelli offensivi concessi. Tanti rimbalzi lunghi su cui abbiamo avuto poca reattività.
Cosa ci è mancato sul -1? No, al contrario, cosa ci ha fatto essere così bravi da reagire ogni volta e tornare in partita a giocarsela. Ci sarà di grande insegnamento, continuiamo a lavorare.
Ramagli: una cornice che non c’era nemmeno a Desio. Quando sposti così tante persone vuol dire che c’è una fiammella, anzi un fuoco che cresce sia a Verona che a Brescia. Una partita molto bella tra due squadre che han dimostrato di essere le degne capoliste, e per gli ultimi cinque mesi han tenuto la testa della classifica con una pallacanestro di grande qualità.
Rendo grande merito alla mia squadra e grande merito agli avversari, mai morti. Li abbiamo dovuti “pugnalare” quattro/cinque volte ed ogni volta si strappavano il coltello, hanno mostrato grandi qualità morali. Altri probabilmente avrebbero mollato e lasciato le armi, dopo aver inseguito per 37 minuti, loro no.
Siamo stati bravi quantitativamente, abbiamo controllato a rimbalzo. Nel terzo quarto abbiamo fatto l’errore di accettare il run and gun che era più nelle loro corde, ritmi più consoni ai nostri avversari. Un plauso ad Andrea che sta facendo un grande lavoro al primo anno da allenatore. Una vittoria così in una partita del genere è un grande segnale.
Mi sembra significativo come ci siamo rialzati, come ci siamo allenati martedì dopo tutti i problemi avuti, è meglio ripartire da una vittoria. Non vince chi non casca ma chi si rialza dopo essere caduto.
(foto scaligerabasket.it)