Vince una partita difficile la Tezenis Verona, che supera l’amica Pallacanestro Trieste per 80-71. Difficile per il valore dell’avversario e per le condizioni a cui i gialloblù si presentano alla sfida, privi di Ndoja e con Boscagin e Giuri allenatisi poco e male in settimana. Verona imprime una decisa accelerazione da subito, con la difesa a stritolare l’attacco avversario e De Nicolao a guidare un’equa distribuzione dei punti, scavando il solco che si rivelerà decisivo. Nella ripresa i gialloblù forse alzano le mani dal maunbrio troppo presto, ma Boscagin e altri trovano sempre la giocata che allontana gli avversari e si può così festeggiare il primato solitario riconquistato.
3541 spettatori al PalaOlimpia, Gandini sostituisce Ndoja in quintetto mentre Dalmasson parte con Grayson, Carra, Tonut, Holloway e Candussi. Verona parte carica da subito, De Nicolao ispira una partenza a razzo con il punteggio che subito 12-2. Si fa sempre più buia per Trieste che segna solo un canestro nei primi sei minuti, Verona mette le mani sulla partita ma non allunga solo perché sciupa tantissimo in attacco. Ramagli e Dalmasson ruotano vorticosamente le panchine in cerca di continuità, Trieste risale un po’ la corrente e chiude il primo quarto 20-14 con un’invenzione di Carra.
Monroe è già in doppia cifra di rimbalzi contro la fragile frontline ospite, Ramagli manda Mazzantini a francobollare Tonut e lui risponde presente con il canestro e fallo che chiude un 7-0 che vale il massimo vantaggio sul +13. La difesa scaligera è super, il vantaggio si allarga fino al 37-16 con gli ospiti che viaggiano a meno di un punto al minuto. Holloway si prende gli sportivi applausi del PalaOlimpia con una schiacciata spettacolare, non cambia l’inerzia fino al 44-22 dell’intervallo.
Rientra in campo un po’ distratta la Tezenis,ne approfittano subito gli ospiti con un parziale di 7-2 chiuso da una banale persa di De Nicolao. Nei primi cinque minuti l’unico canestro scaligero è un tiro libero di Boscagin, si sveglia anche Grayson e il vantaggi è prima dimezzato a 48-37 e torna poi sotto la doppia cifra quando Tonut segna il 50-41. Dopo otto minuti il parziale dice 6-19, Verona ha mostrato solo brutte esecuzioni e palle perse. Nemmeno un 4-0 firmato Gandini-Giuri fiacca gli ospiti, Umeh dà ossigeno con uno dei pochi lampi rispondendo a Grayson per il 57-46.
Sono cinque punti di Boscagin a rimandare Verona a +16, i gialloblù però non assestano il ko perdendo qualche pallone di troppo di cui approfitta un subito pronto Holloway e Trieste risponde subito per il 62-51. E’ sempre il capitano a togliere le castagne dal fuoco propiziando un 6-0, non hanno però la minima intenzione di mollare gli ospiti che sfruttando bene il pressing tornano a 68-57 a tre minuti dalla fine. Un immenso Carra segna due triple consecutive, lo segue Tonut e l’ultimo minuto si apre sul 73-67 con Trieste che ha ancora voglia di provare l’impresa. Decisivo Reati, prima segna poi recupera palla, finisce 80-71 tra gli applausi del pubblico ed i saluti tra le tifoserie gemellate.
TEZENIS VERONA – PALLACANESTRO TRIESTE 2004 80-71 (20-14;24-8;13-24;23-25)
Tabellino
MVP: fa tutte le giocate decisive capitan Boscagin, alla fine anche miglior realizzatore di squadra con 15 punti. Assente Ndoja, si prende lui la squadra sulle spalle pur non essendosi allenato al meglio in settimana
Il peggiore: azzecca almeno cinque minuti positivi Grayson, così la scelta non può che ricadere su un disastroso Candussi. Il lungo scuola Reyer non riesce ad opporsi in alcun modo a Gandini e Monroe, finendo poi definitivamente in panchina dopo una stoppata subita da De Nicolao.
AREA STAMPA
Ramagli: Partita non semplice, perché bisogna sempre far fronte alle energie che gli avversari mettono. Abbiamo giocato un grande primo tempo, chiudendo la nostra area ed alzando il ritmo senza però scadere nel run and gun che avrebbe favorito i nostri avversari, più sbarazzini.
Nel secondo tempo non bene l’atteggiamento, abbiamo tenuto aperto una partita che doveva essere chiusa prima ed è un aspetto del gioco in cui dobbiamo migliorare. E’ successo anche contro Agrigento, dobbiamo allenare il killer instinct, stasera era una buona occasione e non l’abbiamo fatto. Ci portiamo dietro questi due elementi, il nostro processo di crescita dovrà continuare.
Siamo una squadra sana, come dimostrato dall’ottimo inizio con cui abbiamo reagito ad una assenza importante. Nel secondo tempo però non è andata così. Non mi interessa che si sia pensato di averla già vinta, sulle partite già chiuse non devi tornare, tanto più se trovi una squadra non arrendevole come oggi. Non è una cosa che è successa cento volte, però è già successo due volte e su questo dobbiamo puntare l’attenzione e fare progressi.
Non siamo una squadra che può scherzare con l’avversario, siamo primi ma non siamo così meglio degli altri. Abbiamo messo qualità e dedizione nelle cose che facciamo, quando andiamo avanti di 20 in una partita come questa dobbiamo chiuderla per mettere a frutto il nostro lavoro.
Klaudio per recuperarlo dobbiamo farlo guarire, quando lo sarà giocherà.