Dopo la pausa per l’All Star Game che ha sancito il giro di boa della Serie A 2014/2015, si riparte con un girone di ritorno la cui prima giornata, spalmata nell’arco di tre giorni, ha già fatto capire quali e quanti motivi di interesse avremo da qui al prossimo 10 maggio, data di conclusione della regular season. Tutte le 16 squadre del campionato sono infatti in piena corsa per un obiettivo, che sia esso un piazzamento di vertice, un posto nei playoff o una sudata permanenza nella massima serie, e ciò non potrà che far bene ad un movimento sempre alla ricerca di nuovi spunti, di visibilità e di appetibilità. Conclusi i primi 40 minuti del girone di ritorno, ben poco cambia in vetta alla classifica, ma la sorpresa di giornata arriva dal PalaMaggiò, dove la Pasta Reggia Caserta rilancia una volta per tutte le proprie ambizioni di salvezza centrando il suo secondo successo consecutivo, ai danni di una Acea Roma bruciata sul filo di lana in un match (siamo onesti) brutto e dal punteggio poco più che da minibasket.
Le 13 lunghezze di vantaggio che la compagine romana aveva sul finire del terzo periodo di gioco sono state progressivamente rintuzzate da una Juve Caserta con maggior cattiveria e maggior fame di vittoria rispetto ad una Acea a tratti imbarazzante, “capace” di mettere a referto la miseria di 6 punti nell’intero ultimo quarto, sintomo di una condizione fisica e soprattutto mentale eufemisticamente da rivedere. L’innesto di Ndudi Ebi – ieri altalenante nel suo ennesimo debutto in Italia – obbligando coach Dalmonte al turnover degli stranieri non risolve uno dei problemi dei capitolini, cioè le rotazioni cortissime specialmente nel reparto lunghi. Le dichiarazioni virtussine nel post-gara hanno, come già più volte da inizio stagione, messo l’accento su questo aspetto e sulle difficoltà che Roma avrebbe nel reggere il doppio impegno campionato-Eurocup: resta da stabilire fino a che punto ciò corrisponda a piena verità, e da che punto in poi sia invece un appiglio per “giustificare” il diverso approccio, la diversa verve e la diversa applicazione che almeno una parte del roster blugiallorosso getta sul parquet in occasione delle notti europee.
La Pasta Reggia, d’altro canto, si gode un Henry Domercant già incisivo e decisivo, e con la speranza di aver trovato finalmente il giusto assetto dopo una partenza di campionato a dir poco ad handicap mette il fiato sul collo alla diretta rivale per evitare la retrocessione in A2. In classifica sono infatti diventati soltanto 2 i punti di ritardo dalla Consultinvest Pesaro, ferma a quota 6 dopo lo stop casalingo contro una Enel Brindisi ancora aggrappata con le unghie alle zone alte della graduatoria; per sbancare il parquet marchigiano, all’Enel è servita comunque una grande prova offensiva (103 punti a referto, di cui 52 sparati dalla coppia Pullen-Denmon), mentre la Vuelle del neo-coach Paolini continua ad avere sempre troppo poco contributo da una panchina non solo cortissima ma anche improduttiva. In uno sprint salvezza che – salvo eventi clamorosi – fino alla fine coinvolgerà solamente Pesaro e Caserta, la differenza potrebbero farla proprio la ritrovata grinta dei campani e le maggiori rotazioni a disposizione di Enzo Esposito.
Volando dalla coda alla testa della classifica, quasi nulla cambia nelle primissime posizioni soprattutto grazie all’anticipo del sabato, in cui la capolista EA7 Milano schianta una Vanoli Cremona già virtualmente battuta dopo il parziale di 22-6 patito nei primi 10 minuti di gioco. Serata praticamente di tutto riposo per i campioni d’Italia, col pubblico del Forum che aspettava di poter ammirare anche in campionato Daniel Hackett, dopo la conclusione anticipata della squalifica: l’azzurro – debilitato da qualche problema di salute – non ha però visto il campo e tornerà ben più utile nei prossimi e più probanti impegni. L’Olimpia e coach Banchi possono permettersi, contro questa Cremona in serata no, di lasciare a riposo anche Melli e Kleiza ma di chiudere comunque il match sul +33, mantenendo 4 rassicuranti punti di vantaggio sulle inseguitrici. Gruppetto delle seconde da cui si stacca il Banco di Sardegna Sassari, battuto alla Unipol Arena da una Granarolo Bologna più cinica nei minuti finali di una gara sempre in equilibrio.
La buona prova collettiva delle V nere – con la coppia Ray-Hazell ancora sugli scudi – e il recupero di Simone Fontecchio, rientrato dopo un mese di assenza, possono far sorridere il tecnico emiliano Giorgio Valli in vista di una bagarre per la conquista di un posto nei playoff in cui, visto l’enorme affollamento a centro classifica, ogni affermazione potrà a fine regular season risultare potenzialmente determinante. La Dinamo Sassari si sgancia così dal secondo posto in graduatoria, piazza d’onore a cui restano aggrappate non senza fatica Reggio Emilia e Venezia, entrambe uscite vincitrici da ostici match casalinghi, rispettivamente contro la Dolomiti Energia Trento e la Sidigas Avellino. I maggiori patemi d’animo li ha avuti la Grissin Bon, a cui è servito un parziale di 7-0 nell’ultimo minuto e mezzo di gioco per superare e battere Trento in una partita nervosa, in cui – statistiche alla mano – entrambe le contendenti hanno incontrato grosse difficoltà al tiro; a testimonianza di ciò, basti dire che il già citato 7-0 finale dei reggiani è frutto di 7 punti tutti arrivati dalla lunetta.
Qualche sofferenza anche per l’Umana Venezia contro una buona Sidigas, allontanata dai lagunari soltanto nei minuti conclusivi dopo tre quarti di grande equilibrio; la differenza in casa Reyer la fa soprattutto un pazzesco Hrvoje Peric da 28 punti (13/16 nei tiri dal campo), 9 rimbalzi e 36 di valutazione. Bene anche l’ultimo arrivato alla corte di Recalcati, l’ex-Vanoli Jarrius Jackson, che va ad aggiungere profondità, qualità e quantità ad un roster che sembra essere sempre più consapevole del suo ruolo da protagonista. A concludere il quadro di giornata, due sfide di centro classifica che rilanciano Pistoia e Cantù in ottica playoff. La Giorgio Tesi Group supera agevolmente Capo d’Orlando, guastando la festa per i 40 anni di Gianluca Basile, mentre l’Acqua Vitasnella supera la Openjobmetis Varese nel posticipo del lunedì. Al Pianella, il derby va con pieno merito ai padroni di casa, sempre avanti nel punteggio e trascinati da un DeQuan Jones da urlo: 26 i suoi punti, frutto di uno stratosferico 11/11 dal campo. A lui e al “veneziano” Peric va a pari merito il titolo di MVP della settimana.
Daniele Ciprari