Una battaglia fisica, fatta di fughe e rimonte di Malaga ma di grande tenuta mentale, di grande difesa nel finale di gara e di giocate chiave quando servivano di più. Quelle fondamentali in attacco le firmano Linas Kleiza e poi Joe Ragland (ottimo anche come suggeritore), in difesa c’è una palla rubata importantissima di Alessandro Gentile che si era preso la squadra sulle spalle all’inizio (20 punti, top stagionale), c’è l’energia di Moss e c’è il motore di Daniel Hackett. All’inizio della ripresa invece c’è stato tanto Melli. Una prova forte quella dell’Olimpia che condanna Malaga alla settima sconfitta consecutiva in Eurolega, la terza in queste Top 16 in cui è l’Olimpia a rompere il ghiaccio e restare viva. 84-77 il finale.
IL PRIMO TEMPO – Alessandro Gentile parte come un trattore contro la difesa dell’Unicaja, la brucia a ripetizione, due volte prendendo fallo, e dopo cinque minuti ha già nove punti. L’Olimpia accumula anche cinque punti di vantaggio sul 9-4, anche se Ragland ha due falli. Un paio di palle perse permettono a Malaga di rientrare a meno uno sul 13-12 prima di un’entrata di Hackett. Il sorpasso lo firma Vazquez con un lungo jump da due, ma l’Olimpia recupera subito il controllo: Samuels segna un difficile fade-away frontale, Melli lancia un assist tutto campo per il canestro di Moss, poi dopo un libero di Stefansson, Gentile brucia la sirena con una tripla dall’angolo sinistro che gli vale 12 punti nel primo periodo e il nuovo 22-17 Olimpia. All’inizio del secondo, Moss mette grande pressione su Stefansson: dalla difesa sgorga un paio di canestri in transizione, il primo di Kleiza, poi di Hackett attaccando il mismatch di Vasquez. L’Olimpia va avanti 28-19 e forza coach Plaza al time-out. Al rientro arriva un 5-0 Malaga, tripla di Toolson e schiacciata di Vazquez. Il secondo quarto si complica quando tre tiri aperti dagli angoli, Moss, Kleiza e Melli, non fruttano punti. Malaga ne approfitta per correre e inoltre controlla i rimbalzi e va avanti 36-32 (due liberi di Golubovic) e poi 39-35 con un’altra bomba di Toolson. In ambedue i casi la risposta arriva con due triple, dai due angoli opposti, di MarShon Brooks. Alla fine del primo tempo Malaga è avanti 39-38 con 13 rimbalzi d’attacco contro uno e quattro falli totali (mai in bonus) contro 11.
IL SECONDO TEMPO – Nicolò Melli è il protagonista delle prime battute del secondo tempo: prima segna la tripla del pareggio a quota 41, poi strappa un rimbalzo d’attacco su tiro libero sbagliato da Gentile, che aveva messo i primi due, generando poi un canestro acrobatico di Brooks. E’ un appoggio volante di Brooks, su alley-oop di Gentile (4/5 ai liberi nel frangente) a portare l’Olimpia avanti di sei. Poi Gentile ruba palla e schiaccia il pallone dle più otto, ma l’Unicaja è dura e risponde con un 9-0 nel quale ci sono cinque punti di Toolson e va avanti a tre minuti dalla fine del periodo. Il break di 11-0 con due liberi di Will Thomas è fermato dalla seconda tripla dall’angolo di Melli. Malaga allunga due volte a più tre, la prima volta viene riacciuffata appunto da Melli, la seconda da Ragland. Poi dopo il quarto fallo di Melli, Kleiza segna due volte consecutive da tre, bruciando il buzzer e riportando l’EA7 avanti 65-61 alla fine del terzo. L’Olimpia si aggrappa alla difesa all’inizio del quarto. Segnano Hackett e Brooks di rapina scavando nove punti di vantaggio. Ma qui Malaga trova ancora una reazione, l’Olimpia si ferma in attacco, e l’Unicaja erode il vantaggio e ritorna a meno uno con 3’34″ da giocare, 70-69. La difesa però tiene, Kleiza con una tripla dà respiro. Vazquez dalla linea ritorna a meno due. Kleiza segna nuovamente da tre. Poi lo fa anche Ragland. La difesa diventa impenetrabile nel finale e quando Samuels schiaccia dopo una partita difficile contro la fisicità dell’Unicaja, l’Olimpia può festeggiare una grande vittoria.
Ufficio Stampa Olimpia Milano