Prima sconfitta nelle Last 32 di Eurocup per la più brutta ACEA vista in stagione questa sera a Saragozza, al Pabellon Principe Felipe, nel secondo turno del girone I. Contro una buona squadra come il CAI ma non certamente un “ammazzasette”, i Dalmonte’s Boys evidenziano ancora di più la loro grossa difficoltà a sviluppare gioco produttivo dentro l’arco, neanche a parlarne dentro il pitturato, e compromettono il potenziale passaggio al turno successivo prendendo 14 punti di scarto, passivo assai difficile da ribaltare al Pala Tiziano tra quasi un mese.
Due periodi brutti offensivamente parlando, il primo ed il terzo, condannano una squadra troppo perimetrale e poco incisiva nella proposizione offensiva ad una sconfitta certa, mortificando comunque una prestazione in difesa di buon livello.
Il CAI Saragozza non è una squadra di fuoriclasse ma sa bene come farsi valere sul proprio terreno, e nonostante il solito tetragono Bobby Jones (il migliore dei suoi, 18 p.ti e 20 di valutazione finale), abbia mandato questa sera fuori gioco mentalmente il pericolo pubblico numero uno, l’ex-Caserta Stefan Jelovac (“solo” 9 p.ti), il resto dei compagni ha letteralmente bucato la gara palla in mano. Malissimo Kyle Gibson, dopo Cantù si sperava avesse trovato il bandolo mentale della matassa per uscire da questa fase di crisi, 0/7 da tre la dice tutta per l’ex-Pistoia; idem per un Brandon Triche in evidente crisi di fiducia e di autostima, benino in difesa ma un piccolo disastro con la sfera in mano, -2 di valutazione finale che lo indica ormai come giocatore che deve al più presto ritrovare se stesso. Ma anche Stipcevic non ha brillato come in passato, ok per i 4 assist ma 1/7 dalla lunga non è da lui…E se poi anche Jordan Morgan non riesce a ritagliarsi uno straccio di pallone giocabile che sia uno, allora sperare di vincere solo tirando da fuori è follia pura a questi livelli.
Benino Maxim De Zeeuw e Daniele Sandri con l’ala belga però troppo leggero contro i pesi massimi spagnoli come Norel o Katic.
Ironia della sorte, l’ACEA ha anche tirato meglio (o sarebbe più giusto scrivere “meno peggio”), del CAI con il suo 46% da due contro il 45% degli avversari mentre dalla lunga è stato il 21% a condannare l’Urbe alla prima sconfitta delle Last 32 mentre i rossi padroni di casa han fatto il 34%, decisamente quindi sotto l’ottimo 42% di media in Eurocup ad oggi.
Il Saragozza ha fatto il suo, all’inizio ha gestito il match cercando di più l’area con Norel e di fatto allargando il campo per colpire poi con i suoi tiratori (MVP Marcus Laudry, 20 punti ma tanta, tanta sostanza nei momenti decisivi), ma ha anche difeso molto bene impedendo quasi fisicamente l’ingresso nella propria area ai virtussini i quali se si son ben guardati di provarci con convinzione. Una squadra che non appare irresistibile ma che mette molto bene in ritmo i propri tiratori che per fortuna han ciccato molti tiri aperti e lottato molto a rimbalzo, alla fine 39 vs 36 per loro quando si pensava che il CAI avrebbe potuto pagare dazio in questo fondamentale di gioco.
Alla fine quindi una sconfitta che ci sta, poche recriminazioni e siccome domenica non si gioca meglio concentrarsi sul Cedevita Zagabria (vittoria di +18 contro il Volgograd questa sera in trasferta), se si desidera covare qualche chance di passaggio del turno con l’obiettivo però di recuperare in campionato il più possibile.
La Cronaca
Primo periodo, coach Ruiz mischia le carte e schiera Norel in quintetto come centro al posto di Ratic e Saragozza, dopo una prima tripla di Jones che buca la retina avversaria, gira la palla che è un piacere piazzando un primo parziale da 10-0 con proprio il centro olandese che va molto bene con due canestri partendo da post basso, 12-3 al 5°. E l’ACEA? Non pervenuta o meglio, solo ed unicamente tiri da tre non riuscendo Stipcevic a far arrivare la sfera in post basso sia per Morgan che per Ejim o Jones. I tiri sarebbero anche costruiti benino ma non si può andare in paradiso solo dalla lunga!?!? Il CAI è diligente, non impressiona ma è pulito, cerca il tiro migliore con Ruiz che in pratica utilizza tutti i suoi giocatori a referto ottenendo un surplus in chiave rimbalzo, dettaglio inaspettato sulla carta. La Virtus ribatte solo da tre con Jones ancora e con De Zeeuw ma quando anche Goulding centra dalla lunga la retina, la gara è quasi sul velluto per gli aragonesi. Ejim va da due in tutto il primo periodo, solo lui, si chiude sul 22-11 un primo quarto per l’Urbe decisamente da dimenticare: pochissimo gioco interno, difesa rivedibile anche se non pessima, molte cose da rivedere
Secondo periodo, Dalmonte avrà urlato a lungo nei due minuti d’intervallo perché al rientro Roma mette più energia, Sandri si conferma decisivo in difesa e con Jones che va sempre da tre l’ACEA si riporta sotto al 12° sul 22-17. Ruiz chiama tempo, il CAI appare lezioso, cerca la giocata ad effetto e dimentica che il match è ancora lungo da giocare. Ma davanti ha stasera una squadra che non ha molto feeling con il canestro, Roma spreca parecchio sino a quando Llompart, ottimo nei primi 6 minuti di gioco del primo quarto, segna la prima tripla del suo match, tanta fatica per l’Urbe per essere al 14° 25-17!! Dalmonte ha ordinato intanto la zona che produce palle recuperate ma è sempre Bobby Ray Jones Jr. ad ergersi a protagonista con dei liberi che ricuce un po’ lo strappo, 25-21 dalla lunetta al 17° ma manca continuità all’attacco romano. Saragozza fatica eccome adesso, Robinson colleziona un buono più fallo e si chiude con altri errori dalla lunga più un due punti di Stipcevic, 28-23 all’intervallo ed all’ACEA, a quest’ACEA di stasera sta andando benissimo. Avversari poco concentrati, bisognerebbe che anche Gibson si svegliasse assieme ad un Triche ancora poco preciso.
Terzo periodo, ci si attende che adesso Roma possa aumentare l’intensità in difesa producendo canestri in transizione ma l’ex-Caserta Jelovac mette subito una tripla ed è un segnale ben preciso, l’ACEA annaspa in attacco ancor peggio che nel primo periodo: Stipcevic ruota sempre troppo attorno all’arco, Gibson mette il suo primo canestro nel cuore dell’area dando l’illusione che qualcosa stia per cambiare ma è un fuoco di paglia nonostante l’ennesima tripla del miglior virtussini della serata, Bobby Jones che porta la Virtus sul 32-28 con Ruiz che chiama tempo. Al rientro Saragozza non brilla, Roma riesce a far peggio e per i padroni di casa è festa pura, tre triple di Laundry (MVP alla fine), ed una del canguro Goulding danno il +10 al CAI e di fatto “ammazza” la partita. Solo Ejim andrà finalmente da due in entrata, si chiude mestamente per Roma sul 44-30. Stupisce che al momento l’ACEA abbia perso solo 11 possessi contro i 13 degli avversari…
Quarto periodo, Capitan D’Ercole piazza la prima (ed unica), tripla del match, la Virtus sembra crederci ma Laundry è una furia piedi a terra, i suoi tiri sono però anche poco contestati. Il CAI scappa in avanti, 54-37 al 35° con Robinson ed a nulla vale ora che Roma faccia canestro con continuità o quasi, ormai il divario è incolmabile ed almeno i Dalmonte’s Boys cercano di colmare il gap il più possibile ma senza produrre di fatto un granchè dal -13 della fine del terzo periodo anzi, il match si chiude con Gibson che suggella la sua più brutta prestazione in stagione andando a commettere fallo su Goulding ad 1”56 decimi dal termine, liberi che sanciscono il +14 per gli aragonesi che ora vedono con maggiore serenità il prossimo turno dovendosela vedere contro i russi del Krasny.
CAI Saragozza – ACEA Virtus Roma 67-53
Parziali: 22-11; 6-12; 16-7; 23-23
Progressione: 22-11; 28-23; 44-30; 67-53
MVP: Marcus Laundry ne mette 20 uccidendo il match nel momento più importante. Encomio per Bobby Jones, l’unico a non mollare veramente
WVP: purtropo in casa Roma c’è l’imbarazzo della scelta. Kyle Gibson però si becca un -9 di valutazione che la dice lunga sulla sua gara. Velo pietoso Brandon Triche
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto