Roma, 7 gennaio 2015 – Primo turno del girone I delle Last 32 di Eurocup e l’ACEA Virtus Roma vince nettamente, ancora più di quanto non dica il punteggio, contro i russi del Krasny Oktyabr Volgograd generando come gli capita dall’inizio della manifestazione continentale un match ai limiti della perfezione tecnico-tattica, impedendo letteralmente dapprima agli ospiti di poter effettuare il proprio gioco ed eseguendo in maniera impeccabile un playbook agonistico fatto di difesa e contropiede, controllando poi agevolmente il possibile (ed anche logico), rientro dei biancorossi non consentendo loro di avvicinarsi mai sotto il margine del +9.
Un’altra gara magistrale in Eurocup quindi di questa Virtus Roma, condotta con un’autorevolezza quasi disarmante dalla stessa compagine romana che stenta invece così tanto in Lega A, esibendo quasi esattamente il contrario di quanto riesce a sciorinare invece in Europa.
Eppure anche questa sera i Dalmonte’s Boys non avevano dinanzi una sparuta pattuglia di boyscouts alla prima uscita fuori dalle mura amiche, in campo c’era una squadra con un roster composto da giocatori navigati a queste latitudini più un mezzo fuoriclasse dal nome Travis Romeo (MVP della gara con 23 p.ti, 8 rimbalzi, 3 assist e ben 28 di valutazione finale). Gente come Lamont Hamilton, Randy Culpepper o Deandre Liggins (miracolato dopo l’infortunio muscolare che aveva subito domenica a Kuban nella Lega Baltica), assieme al neo-arrivato Donnie McGrath non sono certamente dei fenomeni ma di certo è che i loro curricula parla chiaro, non soffrono la timidezza e sanno bene come gestire gare come queste.
Bene, vederli oggi nel primo tempo al cospetto della falange romana in assetto da combattimento difensivo è stato per chi vi scrive un vero spettacolo al punto tale che il povero coach tedesco alla guida del team russo Dirk Bauermann, non sapendo letteralmente che pesci prendere per trovare un minimo di ritmo in attacco contro un quintetto assettato di sangue, ha mischiato e rimischiato le carte dei suoi quintetti vorticosamente, alla ricerca disperata di quel quid che tirasse il Krasny dalle sabbie mobili del Pala Tiziano ma ovviamente senza riuscirci.
Primo quarto da 22-8 e secondo parziale da 17-14 in favore dell’ACEA, inerzia del match bella che andata e di fatto gara nel congelatore per la Virtus Roma che, udite udite, si era anche concessa il lusso nel primo tempo di registrare con il Top Scorer di squadra Kyle Gibson (19 p.ti, 2 assist e 17 di valutazione), un incredibile 0/5 dalla lunga piedi a terra che, assieme allo 0/3 di un altro tipetto che di solito dalla lunga la mette e cioè Rok Stipcevic (11 p.ti alla fine più 4 assist per un buon 11 di valutazione), avrebbe permesso ai padroni di casa uno scarto ben più ampio del +17 con cui si andava al riposo lungo sul 39-22.
Nel terzo e quarto periodo il Krasny dava sicuramente un’impressione migliore di se, la Virtus mollava anche un po’ la presa logicamente ma mai, come citato prima, senza scendere sotto il +9 di vantaggio e comunque dando sempre la sensazione di poter riaccendersi come e quando avrebbe voluto. La prova è stata nel quarto periodo allorquando Bobby Jones (sempre più idolo di Roma in questa stagione, stasera ben 18 p.ti, 5 rimbalzi e 17 di valutazione), metteva di fila tre triple consecutive su tre possessi mancati nella realizzazione dal Krasny, facendo esplodere di gioia il Pala Tiziano ma soprattutto confermando che questa sera, con questa Virtus Roma, ben pochi avrebbero portato la pelle a casa.
E cosa dire del resto della truppa? Melvin Ejim ha confermato i progressi visti contro Bologna domenica scorsa non solo raccattando 5 rimbalzi ma difendendo da matti sempre contro chiunque gli capitasse a tiro, da Victor ad Hamilton, da Romeo a Zamanskiy ed anche un giocatore che in difesa non esprime il suo massimo agonistico, al secolo il Diavolo Rosso Maxime De Zeeuw, ha portato a casa qualche palla sporcata e 4 rimbalzi, oltre ad un ottimo ¾ dalla lunga con 11 p.ti finali e 10 di valutazione. Bene anche Brandon Triche, non superlativo come nella fase a gironi autunnale ma pulito, lucido in difesa con forse qualche forzatura in attacco di troppo ma presente comunque, esattamente come Daniele Sandri che ha dato come Lollo D’Ercole il suo contributo nell’enorme sforzo profuso spalle a canestro, nel tentativo ben riuscito di togliere fin da subito fiducia al Krasny, fiducia mai quasi più ritrovata nel match. Ancora un po’ in difficoltà Morgan Jordan ma meglio rispetto a domenica contro Bologna, 5 p.ti e 5 rimbalzi, deve solo riprendere fiducia nei suoi mezzi e certamente le parole che sente intorno al suo nome non gli fan certo bene..
Il Krasny torna a Volgograd in modo quasi inusitato. Si sapeva fosse la squadra forse più abbordabile del girone ma che subisse in questo modo i posseduti ragazzi dell’Urbe…Beh, non era nei piani. Anche un po’ penoso il vedere il team russo aggrapparsi al troppo tempo impiegato dagli addetti ai lavori nel riparare il tabellone del Pala Tiziano (più di 20 minuti, uno spettacolo poco dignitoso per chi dovrebbe organizzare queste sfide a questi livelli, ndr), inscenando a fine gara un ricorso a dir poco risibile per vincere la gara sul tavolo di qualche giurato in sede preposta, il regolamento infatti dice che in questi casi la discrezione del tempo impiegato alla riparazione del tabellone è completamente a carico della terna arbitrale la quale ha concluso la gara senza alcun richiamo ufficiale.
Grande Roma quindi aldilà della pochezza russa ma a questo punto però la domanda sorge quasi spontanea riferendomi alla Virtus: perché questa squadra maramaldeggia quasi contro teams di un certo livello in Europa soffrendo così tanto in campionato? Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, coniò la famosa frase che tre indizi fanno una prova. A questo punto gli indizi sono più di tre e se si osserva il modo con cui quest’ACEA approccia le gare in Eurocup qualche logica domanda viene naturale. Forse sarà l’aria dell’Italia che intenerisce questi ragazzi in maglia Virtus, forse si urla troppo nei palazzetti italiani e di meno in Europa, causando quindi degli scompensi neuro-vegetativi ai giovani virgulti?
Scherzi a parte, a fine gara Luca Dalmonte da profondo conoscitore di situazioni come queste glisserà sulla domanda del sottoscritto non eludendola bensì posticipandola di qualche gara per poter dare un senso più compiuto a questa sensazione che, sia chiaro, a questo alberga non solo e soltanto nella mente di chi vi scrive.
Comunque sia bene così al momento, ora sotto con Cantù domenica con la speranza che i brianzoli non abbiano affilato proprio questa sera le armi contro il Khimki travolto 99-88 sempre in Eurocup per poi chiudere la pratica con la Virtus Roma. Una sconfitta per Roma equivarrebbe ad uno storico record negativo in campionato come non accadeva da anni, la speranza dei Playoffs non deve morire !
La cronaca
Primo periodo, quintetto classico con per Dalmonte che parte ancora con Stipcevic play, Gibson, Morgan, Jones, Ejim e mentre Bauermann sceglie McGrath, Travis, Victor, Culpepper ed opta per Korshakov a sorpresa da ala piccola. Inizio arrugginito da ambo le parti, errori al tiro nei primi possessi, sblocca Gibson al quinto tentativo al tiro per Roma al 3°, bissando dopo, 4-0. Gol per il Krasny, lo mette a segno Romeo, ovviamente che supera Morgan come un birillo…Prima tripla di Bobby Jones, 7-2 per la Virtus al 5°. Ancora Gibson con la seconda lacrima consecutiva ma Hamilton va da tre, con la mano di Ejim addosso. Culpepper al ferro in acrobazia eludendo la difesa romana intera, idem fa Bobby Jones con un coast-to-coast con buono e fallo, applausi al Pala Tiziano, 12-7 al 7°. Ecco Triche per Stipcevic e De Zeeuw per Morgan, Culpepper buca una tripla con spazio e Bauermann ha visto anche troppo, chiama tempo subito, la miseria di 7 punti in sette minuti…Ejim ci ha preso gusto da tre contro Bologna, replica anche stasera, 15-7 mentre Roma sta effettivamente mettendo in mostra la solita, tostissima difesa di sempre. De Zeeuw su assist di Triche, 17-7 e lo stesso ex-Trento buca una tripla, Roma ha al momento il controllo totale del match. Liggins, miracolato dopo l’infortunio di domenica scorsa contro Kuban che non gli avrebbe dovuto consetire di giocare, si procura due liberi, 17-8 ma è un fuoco di paglia, Gibson non va da tre più (al momento un mortificante 0/3 dalla lunga), ma recupera un buon pallone su McGrath e subisce fallo quando segna, 20-8. Una sola squadra in campo, Travis Romeo perde una palla in post passo alla Fantozzi..Ma la difesa di Roma è veramente qualcosa di ottimo, De Zeeuw sporca l’ennesima palla, poi McGrath spara sul secondo ferro, si chiude con l’ultimo possesso per Roma e sul filo della sirena Triche fa +14, 22-8 e Roma dominante. Imbarazzante in negativo il Krasny, sperduto e sparuto in questo primo quarto ma la Virtus è mo-struo-sa in difesa!!!
Secondo periodo, si apre con De Zeeuw che s’incarta da solo su assist di Lollo, Romeo invece si desta dal torpore, 22-10 ma Triche va di tripla anche con un po’ di fortuna. Jones al tabellone da post basso, Roma incanta questa sera…27-10 al 12° mentre Bauermann fa entrare ed uscire i suoi come fosse una squadra di hockey nel tenativo di trovare il quintetto che possa arginare la marea Virtus. Sempre Romeo da sotto adesso e dopo un fallo non fischiato a Triche in entrata, sempre lui in transizione, 27-14 ma l’ala belga di Roma va di tripla, 30-14 al 14°. Va anche Sandri di tripla dopo una ottima ball-passin’. L’ACEA sembrano gli Spurs: passaggi a rotazione nel tentativo di trovare il miglior tiro, difesa spietata che non concede nulla agli avversari, altro time-out di Bauermann che non sa che pesci prendere e siamo 33-16 al 15°. E’ leggermente accigliato il coach tedesco, al rientro Roma decellera un po’ ma i russi non ne approfittano più di tanto, qualche timido segnale di risveglio c’è ma poca cosa. Si gioca quasi in pantofole, al 16° Roma ha solo due falli contro ed il Krasny zero. Sandri morde su Liggins, poi c’è un buonissimo tiro per Culpepper ma non va nemmeno questo, va invece De Zeeuw da tre, 36-16 e siamo a +20 quando esce l’ex MVP del campionato belga, applauditissimo, per Morgan al 18. E proprio l’ex Michigan Univesity che sigla un bel canestro in appoggio al vetro su assist di Sandri, 38-16. Non c’è gara, Gisbon buca l’ennesima tripla con spazio, Sandri raccoglie il rimbalzo e da a Morgan, subisce un fallo al tiro che lo manda in lunetta, uno su due ed è 39-16…Imbarazzante. Culpepper ha un regalino da Sandri che si fa ingolosire dalla palla, liberi ed è 39-18…Solo 10 punti in questo secondo periodo per la squadra russa, chi l’avrebbe mai detto? Stipcevic gestisce gli ultimi possessi, l’ACEA rallenta adesso, Hamilton riceve un altro cadeaux e va ai liberi, by Morgan che fa il terzo fallo, 39-20. Si chiude il periodo con l’ennesima tripla di Gibson sul ferro, altri due liberi per il Krasny (6/6 in questi ultimi possessi), tripla bucata di Rok con spazio siderale e punteggio che si ancora sul 39-22. L’ACEA va sul velluto e se avesse messo anche qualche tripla Gibson e Rok che hanno un pessimo 0/8 complessivo dalla linea dei sogni…
Terzo periodo, ci si aspetta un Krasny più deciso, quintetti come alla partenza e zona dei russi con Roma che perde subito possesso. Romeo schiaccia su assist, Gibson oggi da due non sbaglia mai, 5/5 al tiro dentro l’arco, 41-24. Liggins buca la tripla, non De Zeeuw, 44-24. Per il Krasny Romeo fa pentole e coperchi, tape-in su tiro sul ferro di Hamilton ma la musica non sembra possa cambiare. Gibson buca un’altra tripla con spazio, è una maledizione adesso per l’ex-Pistoia che ha 0/6…Hamilton si procura due liberi, mini-break per il Krasny, 44-28. Poi c’è un’altra lettura offensiva mirabile di Kyle Gibson, buono e fallo, non ci sono parole. Bobby Jones è ormai l’idolo del Pala Tiziano, chiude Hamilton e si guadagna un fallo in attacco mentre Ejim affonda la bimane in entrata, Krasny restato a Volgograd!! 49-30 grazie a Romeo che sta veramente tenendo a galla i suoi, letteralmente al 26°. Niente, i russi non ci sono proprio e Roma amministra in scioltezza, Bobby fa 0/2 dalla lunetta mentre Romeo no, se non ci fosse lui…Triche adesso a dirigere il gioco con Rok ma attacca al ferro poco deciso, Culpepper sul capovolgimento di fronte penetra e Gibson lo ferma ma secondo gli arbitri è antisportivo, tra lo stupore generale. Victor perfeziona l’azione, quindi altro mini-break russo che prosegue sempre con Romeo, 49-38 e Dalmonte deve chiamare tempo, l’ACEA sembra abbia mollato, la zona degli avversari non c’è più ed ora sta tracheggiando in attacco, siamo ancora al 28° e tempo ne avanza. Bauermann butta nella mischia anche Zamanskiy che fa fallo su Rok, bonus e liberi per la Virtus che servivano come il pane ora e Rok mitraglia non trema, 51-38. Leggins spara la palla in tribuna sul previsto scarico per Culpepper e Gibson manca l’ennesima tripla con spazio, vabbeh va…Guasto al tabellone, ci si ferma diversi minuti, almeno 20 minuti..Ci mancava solo questo visto l’orario in cui si sceglie di far giocare queste gare…Si riprende con il tabellone dei 24” dove attacca Roma che non va, se ne colloca uno più piccolo all’angolo del campo. Si riprende, Roma riparte benissimo con Ejim da sotto, 53-40 ma dietro si dorme, Victor prende due rimbalzi prima di metterla dentro, 53-42. Culpepper si guadagna due liberi ed il Krasny rivede la singola cifra di svantaggio da tempo immemore, 53-44 al 29°. Si chiude con due liberi di Morgan, 55-44 e l’ultimo possesso dei russi che va da due ma Triche punisce allo scadere dalla lunga, 58-46. E’ cambiato poco, Roma controlla però il Krasny da cenni di vita, vedremo.
Quarto periodo, i russi appaiono più determinati, dopo due attacchi a vuoto a testa è sempre Romeo che si procura un gioco da tre punti, 58-49, di nuovo a -9 i russi dopo aver visto anche il -22. Ma ci pensa Rok dalla lunga a rimettere tutto a posto, 61-49 al 32°. Ma Liggins lo imita, adesso c’è una partita con il Volgograd che mette qualche tiro in più di prima, 61-52. Gibson si procura due liberi, 63-52 ed ancora +11 per Roma. C’è McGrath per i russi ma Roma riprendere a fucilare dalla lunga, tocca a Bobby Jones, 66-52 e sul capovolgimento d’azione Hamilton perde il controllo, legnata all’ala di Compton e liberi (uno su due per lui, stasera al momento ¼), ed azione dopo goal di Gibson dalla lunga, 70-52 e gara terminata al 35° sul +18 per Roma. McGrath cerca una timida reazione, Jones la ricaccia indietro e siamo 73-54. Travis Romeo non demorde, 73-56 ma Jones è posseduto dal demonio, altra tripla 76-56 e la gara è chiusa di fatto con questi 3 gioielli dell’ala di Roma al 37°. Bauermann cerca di limitare il passivo nell’ottica della classifica del girone, il solito Romeo e McGrath spingono ancora ma sul 76-62 Culpepper, decisamente opaco questa sera, spedisce Rok in lunetta (capirai…), 78-62 al 38°. Si chiude con la Virtus che attacca ormai d’inerzia ma senza convinzione, Triche compie un paio di ingenuità e Dalmonte lo spedisce in panca, si chiude quindi sull’82-66 con Stipcevic che chiude dalla lunetta una gara magistralmente condotta dalla solita ACEA in verisione Europe.
Sala Stampa
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ACEA Virtus Roma – Krasny Oktyabr Volgograd 82-66
Parziali: 22-8; 17-14; 19-24; 24-20
Progressione: 22-8; 39-22; 58-46; 82-66
MVP: Travis Romeo tiene a galla la barca russa che sembra quasi una scialuppa per quanto imbarchi acqua dalle furie difensive romane. Bene per Gibson ed il solito BJ!
WVP: Donnie McGrath gioca decisamente malino, solo 1 di valutazione, qualche guizzo per i suoi solo a gara ormai finita.
Fabrziio Noto/FRED
@FaberNoto